lunedì, maggio 29, 2006

Grazie silvio


Vorrei ringraziare la cdl e silvio per questa"spallata finale",datecene altre!

sabato, maggio 27, 2006

Le nostre canzoni:Stalingrado


Gli Stormy Six nascono nel 1966 in piena epoca della musica beat.Nel 1975, quanco esce il loro Lp " Un Biglietto del Tram ", gli Stormy Six, conquistano definitivamente la simpatia di tutto il movimento, con canzoni che passeranno alla storia come " Stalingrado " , " Dante di Nanni ", " La Fabbrica " . Con questo disco il gruppo prende definitivamente le distanze dal " business musicale ", inaugurando una struttura discografica autogestita, sostenuta dalla Cooperativa " L'Orchestra", che diventerà un punto di riferimento per le realtà dell' altra musica italiana. Da: http://www.recsando.it/mm_forum/musica/gruppi%20italiani/stormysix/mussto03.aspLa canzone sicuramente più amata nel movimento fù certamente Stalingrado, facile da ricordare, costruita da un linguaggio epico ed eroico/emotivo e da una musica in crescendo.Le parole evocano immagini da realismo sovietico e i colori vivaci della resistenza.Se volete ascoltarla scaricatela da qui':http://rapidshare.de/files/21560740/Stormy_six_-_Stalingrado.zip.html

Stalingrado
Fame e macerie sotto i mortai Come l'acciaio resiste la città Strade di Stalingrado di sangue siete lastricate Ride una donna di granito su mille barricate
Sulla sua strada gelata la croce uncinata lo sa D'ora in poi troverà Stalingrado in ogni città
L'orchestra fa ballare gli ufficiali nei caffè l'inverno mette il gelo nelle ossama dentro le prigioni l'aria brucia come secantasse il coro dell'armata rossa
La radio al buio e sette operai sette bicchieri che brindano a Lenin e Stalingrado arriva nella cascina e nel fienile vola un berretto un uomo ride e prepara il suo fucile
Sulla sua strada gelata la croce uncinata lo sa D'ora in poi troverà Stalingrado in ogni città

giovedì, maggio 25, 2006

Le nostre canzoni:10 anni dopo Contessa


Dopo 10 anni dalla canzone Contessa di Paolo Pietrangeli il cantautore Pino Masi di Messina ma cresciuto artisticamente politicamente a Pisa scrive questa canzone struggente di rabbia dove il riflusso delle lotte del movimento ed il senso di sconfitta sembra descrivere un mondo lontano anni luce da quello di Contessa.Notizie biografiche su Pino Masi qui:http://it.wikipedia.org/wiki/Pino_Masi
Per chi volesse ascoltare la canzone può scaricarla da:
http://rapidshare.de/files/21365461/compagno_sembra_ieri.zip.html

Compagno sembra ieri 1976 di Pino Masi
Compagno sembra ieri eppure ne è passato di tempo da quando si stava insieme a rider e cantare bere ed era bello vivere insieme in piazza e all’osteria avere un cuore solo una sola allegria un unico ideale piazzato lì davanti giorno e notte convinti di far cose importanti amici da star male l’un verso l’altro attenti forti, comprensivi fiduciosi e contenti
Cos’è successo poi della nostra allegria forse il grigio del tempo ce l’ha portata via o forse è la ragione che ha preso il sopravvento schiantandoci la testa col senso di sgomento che vien dall’affrontare le beghe quotidiane e la lotta personale per un pezzo di pane lasciandoci sperduti in questo mare di merda aggrappati a un’ideale che non vuoi che si perda
Sì, compagno ne è passato di tempo e sembra ieri eravamo uno solo persino nei pensieri la riunione a sera la notte al ciclostile il volantino all’alba tutti a distribuire e insieme nella piazza contro la polizia portavamo la nostra rabbia, sì ma anche la nostra allegria e lavolontà di vivere diversi dai borghesi e passavano i giorni e passavano i mesi
E son passati gli anni e quella nostra rabbia siamo riusciti quasi a rimetterla in gabbia ci son riuscito quasi anch’io e non so il perchè spiegatemelo voi, voi più bravi di me che avete letto Marx tra i libri di famiglia mentre io non so—non so cosa mi piglia quando vedo mia madre che si trascina appena fare i conti con niente per preparar la cena
"Non è più il ‘68, Masi, c’è l’organizzazione bisogna che ti entri dentro a questo testone".Ma dico io se non tieni conto del cuore della gente partito o non partito non me ne frega niente.Compagni tutti e subito e guai a chi lo nega io del processo storico forse non capisco una sega ma sento il ‘68 che ritorna attuale compagni tutti e subito se no finisce male
Qui finisce che siccome la strada è tortuosa c'è chi si perde subito e c’è anche chi riposa dicendo compagni, il socialismo si farà dopo il potere e ci nasconde una rinunzia che non vuol far sapere
Non è più il ‘68, lo so, ma a maggior ragione vivere da compagni almeno a noi si imponeo quando arriveremo forse un giorno al potere io non so se il socialismo lo sapremo vedere.

Le nostre canzoni


Penso che per un po'scriverò di quella che è stata ed è la mia passione maggiore:la musica.Stanco di parlare ed ascoltare di trombati e tromboni, politici e
no,di leggere e di scrivere di politica da sbornia pre&post elettorale(tipo piccoli giornalisti crescono e Narciso è in tutti noi)senza pretese, posterò sulle
canzoni che più ho amato,cantato,suonato nella mia vita di"musico fallito"(citare Guccini per un vecchio compagno bolognese è d'obbligo)raccontando la
MIA/LORO storia.Ovviamente si comincia con Contessa di Paolo Pietrangeli,cavallo di battaglia dal 68 in poi di tutte le piazze e di tutti cortei.Canzone potente ed incazzata,scritta nel 1966,si dice,dopo che Pietrangeli aveva ascoltato una discussione in un bar.Io praticamente l'ho cantata quasi
tutte le sere in Piazza Maggiore dal 68 al 77/78,in coro, da solo e con quell'adrenalina in corpo che quelle parole sono in grado di scatenare in un
compagno, anche oggi quando quella lotta di classe fa' parte del passato.Se volete scaricarla o ascoltarla la trovate;assieme ad altre,quì:http://www.circolorebagliati.it/musica.htm

Contessa
Autore: Paolo Pietrangeli 1966
Mi Do Si7 Mi"Che roba contessa, all'industria di Aldohan fatto uno sciopero quei quattro ignoranti;volevano avere i salari aumentati,gridavano, pensi, di esser sfruttati.
E quando è arrivata la poliziaquei pazzi straccioni han gridato più forte,di sangue han sporcato il cortile e le porte,chissa quanto tempo ci vorrà per pulire...".
Do#- MiCompagni, dai campi e dalle officine Do#- Miprendete la falce, portate il martello, Fa#- Si7 Mi scendete giù in piazza, picchiate con quello, Fa#- Si7 Mi scendete giù in piazza, affossate il sistema.
Voi gente per bene che pace cercate,la pace per far quello che voi volete,ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra,vogliamo vedervi finir sotto terra,ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato,nessuno piu al mondo dev'essere sfruttato.
"Sapesse, mia cara che cosa mi ha dettoun caro parente, dell'occupazioneche quella gentaglia rinchiusa lì dentrodi libero amore facea professione...Del resto, mia cara, di che si stupisce?anche l'operaio vuole il figlio dottoree pensi che ambiente che può venir fuori:non c'è più morale, contessa..."
Se il vento fischiava ora fischia più forte le idee di rivolta non sono mai morte; se c'è chi lo afferma non state a sentire, è uno che vuole soltanto tradire; se c'è chi lo afferma sputategli addosso, la bandiera rossa ha gettato in un fosso.
Voi gente per bene che pace cercate...

lunedì, maggio 22, 2006

Cuori neri


Un mio post sul sito:http://www.cuorineri.it/diario/?p=60#postcomment
Parliamone.
Sono già intervenuto,a caldo appena letto quasi tutto il libro,con un parere abbastanza negativo,oggi,più a freddo e dopo aver interiorizzato e digerito tutta la durezza di quelle pagine,debbo dire che il tuo libro mi ha colpito profondamente e proprio nei punti che più fanno male a chi,come me,quegli anni li ha vissuti nella sinistra extraparlamentare.Mi è piaciuta molto la parte del libro che riporta documenti,scritti,tesi ecc dell'epoca,le interviste odierne e passate ai vari giornalisti,giudici,politici ed ai militanti di DX e di SX.Molto interessante quello che riguarda le modalità delle azioni e delle reazioni a catena che ne conseguivano,sangue chiama sangue:i ragazzi della via pal con pistole e chiavi inglesi.Non mi sono piaciute le interviste ai parenti,non per cinismo,ma per l'ovvietà e prevedibilità delle risposte,se ti ammazzano un figlio cosa devi dire,cosa ti resta da vivere di peggiore.Non eravamo tutti assassini,come non lo erano tutti i fascisti,ma in quegli anni le colpe dei padri ricaddero sui figli e fu davvero una guerra civile strisciante e come in tutte le guerre ci furono morti.Io ero e resto di sinistra,come tanti di allora oggi porto il peso morale per le violenze di quei tempi,ma senza rinnegarli ne'demonizzarli cerco ancora di capire.

venerdì, maggio 19, 2006

Ora e Sempre Resistenza


Grazie alle campagne di odio scatenate dal governo berlusconi i fascisti sono riapparsi scatenando su tutto il territorio nazionale la loro violenza contro le forze democratiche e della sinistra.La vigilanza contro il fascismo deve rimanere uno dei punti fondamentali di tutte le forze della sinistra,anche se c'è chi vorrebbe riscrivere la storia parificando vittime e carnefici l'Antifascismo e la Resistenza debbonno restare i capisaldo della nostra storia. Riporto qui di seguito le aggressioni da parte dei fascisti nel 2006.I seguenti dati sono stati raccolti dai compagni di: http://www.ecn.org/antifa/.

Gennaio 2006
2 Gennaio: Bari (Repubblica/ANSA)Sei naziskin che gravitano nell’area che fa capo a Forza nuova, armati di spranghe, bastoni e catene e con il volto coperto da passamontagna, tentano un’irruzione all’interno del locale “La taverna del maltese”, nel centro di Bari. I gestori del locale, munito di telecamere a circuito chiuso, riescono a bloccare le porte prima dell’irruzione e i fascisti dipingono svastiche e scritte sulle saracinesche. La polizia arresta 5 cinque componenti della banda.
8 Gennaio: Roma (Indymedia)Compagno aggredito da 3 naziskin alle 4 del pomeriggio vicino S.Giovanni in Laterano. Davanti alla fermata della metropolitana viene notato e uno di loro gli tira una testata in pieno volto che gli rompe il setto nasale, poi lo prende a calci.
9 Gennaio: Roma (Liberazione/Indymedia)A mezzanotte un gruppo di fascisti, evidentemente reduci dalla commemorazione di Alberto Giaquinto, tenta di assaltare nuovamente il csoa Forte Prenestino. L’assalto non ha conseguenze grazie al fatto che in quel momento il portone del Forte è chiuso e al tempestivo intervento dei presenti.
13 Gennaio: Roma (Indymedia)Intorno alle 3.30, dopo aver partecipato ad una iniziativa, tre ragazzi ed una ragazza usciti dal centro sociale La Torre vengono aggrediti da parte di una decina di fascisti armati di bastoni e a volto coperto. Le ferite riportate dai quattro ragazzi hanno richiesto cure ospedaliere.
21 Gennaio: Roma (Lazio.net)Dopo palesi intimidazioni, in un’imboscata viene aggredito e picchiato sotto casa da quattro fascisti con i caschi sul volto un redattore di Lazio.net, voce antirazzista e antifascista del tifo laziale.
21 Gennaio: Bologna (Indymedia)2 ragazzi con simboli antifascisti sulla giacca vengono aggrediti da 4 fascisti che si staccano da un banchetto di Forza Nuova in via Indipendenza: strattoni, insulti e pugni in faccia. Il banchetto, nonostante la polizia presente, va avanti indisturbato per un’altra ora e il ragazzo solo dopo circa 30 minuti viene soccorso da ambulanza e polizia.
21 Gennaio; Milano (Corriere della Sera)Alla sezione Carminelli dei Ds, in via Archimede, svastiche, minacce di morte, slogan contro il consigliere comunale che si è opposto al corteo della Fiamma tricolore in concomitanza con la settimana dedicata alla Shoah: i fascisti prendono di mira il capogruppo della Quercia Emanuele Fiano, ex presidente della Comunità ebraica.
21 Gennaio: Milano (Corriere della Sera/Indymedia)Dopo il divieto al corteo della fiamma tricolore 5 fascisti salgono sulla metropolitana alla fermata duomo e dopo aver provocato un gruppo di donne rom aggrediscono un ragazzo che ha “Il Manifesto” in tasca. Ricoverato al Fatebenefratelli viene giudicato guaribile in 8 giorni. La digos, giunta sul posto, commenta che si tratta della terza aggressione di questo genere in due giorni.
21 Gennaio: Varese (VareseNews)Rubata la targa di Calogero Marrone, morto nei campi di sterminio, posta quindici giorni prima dai militanti di Rifondazione Comunista nella piazzetta di Biumo Inferiore.
21 Gennaio: Torino (Indymedia)Attentato al circolo Prc “Antonio Gramsci” di Torino: intorno alla mezzanotte viene lanciato un sasso di grosse dimensione contro una vetrata della sede mentre un dirigente lavora all’interno.
22 Gennaio: Roma (Indymedia)Due skin antirazzisti vengono accoltellati (alla gamba e al gluteo) alle 3.30 all’uscita dal c.s. Ricomincio dal Faro dopo un concerto. I 2 o 3 accoltellatori fanno parte di una banda di 20 fascisti che scappano all’arrivo dei compagni attirati dalle urla.
23 Gennaio: Treviso (ANSA)A Trevignano appaiono svastiche su muri della villa che ospita una mostra sull’olocausto.
28 Gennaio: Roma (Indymedia)A Casal Bertone, nella notte, un gruppo di 7-8 fascisti armati di mazze aggredisce due giovani compagni del circolo Prc. I due compagni, seriamente feriti, vengono soccorsi da alcuni cittadini. Nei giorni precedenti, sempre i fascisti avevano assaltato a sassate la Casa del Quartiere di Casal Bertone e minacciato e provocato gli studenti della residenza universitaria di via De Dominicis.
28 Gennaio: Verona (Indymedia)Viene lanciata una molotov alle 3.30 contro il csoa la Chimica: fortunatamente all’interno ci sono ancora dei compagni che spengono sul nascere l’incendio.
30 Gennaio: Verona (Indymedia)Un compagno del centro sociale la Chimica, all’uscita del concerto di Massimo Bubbola viene vigliaccamente aggredito da un gruppo di 5 fascisti a viso coperto, che infieriscono su di lui con calci e tirapugni, anche una volta caduto a terra.
31 Gennaio: Roma (Indymedia)Coppia gay viene aggredita sull’autobus da una fascista di circa 25 anni: tira un pugno in faccia a uno e li costringe a scendere senza che i presenti intervengano.
Febbraio 2006
2 Febbraio: Roma (Indymedia)Sotto la metropolitana di Termini un naziskin aggredisce un compagno di 19 anni notando sul giubbotto la scritta “antifascismo militante” e le 2 bandiere. Gli rompe il naso e il labbro inferiore a pugni, prima che la vigilanza del metrò intervenga a dividere i due.
4 Febbraio: Milano (Corriere della Sera/L’Unità)Uno studente quindicenne del magistrale Agnesi viene aggredito all’uscita da scuola da 5 skinhead di Forza Nuova perché la mattina ha strappato un volantino che invitava ad una manifestazione. I 5 fascisti lo aspettano e gli procurano una frattura scomposta al naso con una violenta testata. Il ragazzo viene portato al San Paolo dove viene operato.
4 Febbraio: Roma (Indymedia)Nella zona di San Giovanni, un compagno Guatemalteco viene aggredito di notte, all’ improvviso, da quattro fascisti fra i 20 e 23 anni. Viene colpito due volte (forse con una bottiglia) perdendo così l’equilibrio, poi viene accoltellato prima da uno di loro due volte al braccio sinistro, e con una terza coltellata al petto da un secondo. La ferita al petto richiede punti di sutura, per quelle al braccio subisce un intervento di ricostruzione di due tendini estensori.
8 Febbraio: Valsusa (Corriere della Sera/Agr)Due bombe carta esplodono contro il centro sociale Takuma di Avigliana, in provincia di Torino: danneggiati alcuni vetri dello stabile ma nessun ferito. Nel cortile viene trovato un volantino con la scritta: “Mussolini batte nel nostro cuore. Nuovo Partito Fascista”.
10 Febbraio: Marino (Roma) (Indymedia)Nella notte vengono lanciate 3 molotov contro il centro sociale I’pò di Marino. I danni fortunatamente non sono ingenti.
11 Febbraio: Imola (Il Corriere di Romagna)Danni e furti al circolo culturale autogestito Peace Maker: vandali fascisti dopo avere danneggiato immagini, foto, simboli, striscioni e l’impianto per la musica dal vivo, rubano un mixer, 2 lettori cd, strumenti musicali e 114 euro dalla cassa. Negli ultimi due anni altre incursioni: una piccola bomba carta fatta esplodere in strada davanti all’ingresso (che non ha fatto danni solo perché non c’era nessuno nelle immediate vicinanze), svastiche disegnate sui muri del circolo, qualche intimidazione a ragazzi che frequentano il Peace.
11 Febbraio: Vigevano (PV) (segnalato ad infoantifa@ecn.org)Nella notte viene appiccato il fuoco al c.s.a. La Sede a 19 mesi di distanza dal primo incendio. La matrice è politica: lo conferma la scritta “siamo tornati” lasciata all’interno della struttura.
12 Febbraio: Bergamasco (segnalato ad infoantifa@ecn.org)Imbrattata con vernice nera la sede del Prc della Val Cavallina nel comune di Borgo di Terzo(Bg). In precedenza sono imbrattati sempre con vernice nera i cartelli posti dal comune di Luzzana all’inizio del territorio comunale che lo qualificavano come “comune per la pace” e la corona d’alloro posta al monumento dei 13 partigiani fucilati dai nazifascisti in piazza tredici martiri a Lovere (BG) nell’alto Sebino è bruciata da ignoti.
13 Febbraio: Belluno (segnalato ad infoantifa@ecn.org)Un ragazzo punk di 15 anni viene minacciato di morte e provocato da un gruppo di skinhead che gli sputano in faccia e gli strappano delle spille.
13 Febbraio: Roma (Indymedia)Alle 3 di notte nei pressi del Verano, tre fascisti si avventano contro 2 studenti colpevoli di avere un look “alternativo”(orecchini, piercing, spallette, ...). Uno dei tre fascisti si è avvicina urlando “Siete compagni, Siete compagni” e lo colpisce con una bottiglia di birra sulla testa. Un altro fascista, armato di spranga, prova a colpire l’altro studente che riesce a fuggire. Allo studente ferito sono stati dati 7 punti e 10 giorni di prognosi.
17 Febbraio: Viterbo (Tusciaweb)Cinque studenti universitari (4 ragazzi e 1 ragazza) vengono aggrediti di notte, all’uscita dal cinema, da una decina di fascisti perché scambiati per compagni a causa della barba e dei capelli lunghi
20 Febbraio: Palermo (Indymedia)Intorno alle 23.45 una biglia di ferro del peso di qualche centinaio di grammi, scagliata probabilmente da una fionda, infrange il vetro di una stanza del Laboratorio Z dove si trovano diverse persone.
20 Febbraio: Riccione (Corriere Romagna/Agr)Devastata la sede dell’Arcigay: nella notte, sfondata a sassate la porta, vengono gettati all’interno sassi e immondizia in quantità. L’edificio era stato distrutto una prima volta il 14 dicembre 2005.
22 Febbraio: Roma (Indymedia)Nazifascisti imbrattano di notte i muri del liceo Aristofane al Tufello dopo l’assemblea in commemorazione di Valerio Verbano: svastiche, celtiche, minacce e scritte razziste.
22 Febbraio: Roma (Indymedia)Un commando composto 30/40 fascisti, armati di bastoni, arrivano con 10 automobili al csoa La Torre. I compagni si barricano, lanciano qualcosa. Il tam tam funziona, i fascisti non riescono ad entrare e se ne vanno dopo aver bruciato una macchina e imbrattato il murales per Valerio Verbano fatto nel pomeriggio.
Marzo 2006
1 Marzo: Arezzo (Arezzo Notizie/ToscanaTV)Imbrattata con uova e vernice nera la sede del Prc il giorno dopo il rinvio a giudizio di due fascisti di Forza Nuova, considerati responsabili per le scritte e le minacce naziste del 21 Aprile 2005, sul palazzo del Comune e su quello della Provincia di Arezzo, al capogruppo in consiglio comunale di Rifondazione.
3 Marzo: Roma (Abitarearoma.net)Scritte nazifasciste e ed escrementi umani sul circolo della Margherita San Basilio.
4 Marzo: Perugia (Indymedia)Una banda di fascisti aggredisce alcuni compagni del comitato elettorale della Lista Comunista di Abbadia S. Salvatore (SI) che stanno raccogliendo le firme per partecipare alle prossime elezioni, distruggendo il loro materiale politico.
5 Marzo: Brescia (Radio Onda D’Urto/Corriere della Sera)Poco dopo la chiusura del centro sociale Magazzino 47 vengono lanciate da un’auto tre molotov. Il principio di incendio viene prontamente spento da un compagno.
11 Marzo: Pavia (Indymedia/Liberazione)Alle otto di sera, tre noti pregiudicati neonazisti pavesi, al ritorno dalla manifestazione di Milano di Fiamma Tricolore, aggrediscono due compagni dei Giovani Comunisti di Pavia accostandosi all’auto. Tentano di accoltellare il compagno alla guida e schiaffeggiano una compagna che reagisce utilizzando uno spray urticante, permettendo la fuga. Poi li inseguono, cercando di sfondare i vetri, fin dentro ad una pizzeria, dove vengono protetti dai gestori del locale fino all’arrivo dei carabinieri.
11 Marzo: Torino (Indymedia)Nel giorno in cui le piazze di Milano vengono lasciate ai fascisti, a Torino la sera una trentina di fascisti si presenta al Barocchio Squatt armata di bastoni e catene. Appena scoperti si danno alla fuga abbandonando dietro di loro le armi.
14 Marzo: Roma (Repubblica)Alle 19.30, alla sezione Aurelio dei Democratici di Sinistra, viene trovata sullo zerbino una busta contenente cinque proiettili inesplosi e un foglio con il seguente testo: “Non fermerete le nostre idee. Adesso dovete tremare. Voi la stella a cinque punte, noi cinque proiettili. 10, 100, 1000 livornesi bruciati. Roma non e’ Milano. Fini boia, Rutelli infame, Veltroni boia”.
15 Marzo: Merano (Alto Adige)Un gruppo di 5 naziskin si presenta alle 7.45 davanti a scuola cercando uno studente per nome e cognome. Non trovandolo aggrediscono a calci e pugni due studenti quattordicenni, presi a caso da una classe, fino all’arrivo della polizia che ne ferma tre.
17 Marzo: Padova (Anarcotico)Nella notte una squadra fascista aggredisce un compagno di Ombra Rossa che sta attacchinando un manifesto per un concerto a sostegno di crocenera anarchica procurandogli un profondo taglio al sopracciglio destro, contusioni e altri tagli alla testa
21 Marzo: Modena (http://www.libera-unidea.org/)Alle 22 in piena assemblea di autogestione, da un’auto Ford Focus, scendono 3 fascisti che imbrattano le colonne del centro sociale con delle svastiche e se ne vanno.
24 Marzo: Parma (segnalato ad infoantifa@ecn.org)Scritte nazifasciste, razziste e xenofobe in giro per Parma: imbrattati i sottopassi della tangenziale di Via Montanara (No Islam con celtica), Via Baganzola (Fuori Alkaida con celtica e scritta a bomboletta “vota lega nord”) e CSOA Paguro con un paio di svastiche e celtiche a bomboletta.
25 Marzo: Milano (Agr)Imbrattata con svastiche nella notte la sezione dei Partito dei Comunisti italiani di Cerro Maggiore, in provincia di Milano
25 Marzo: Rimini (Corriere Romagna)Croci celtiche e imbrattamenti di varia natura di chiara matrice neo fascista danneggiano la sede del Pdci. Pochi giorni prima, in un episodio analogo, infranta la vetrina della sede.
27 Marzo: Trento (L’Adige)Circa 10 fascisti di Fiamma Tricolore si presentano al Parco San Marco armati di spranghe e bastoni e aggrediscono una decina di ragazzi punk tra i 16 e i 20 anni. Tra i fascisti e i giovani, diversi screzi negli ultimi due anni.
28 Marzo: Roma (Repubblica/Il Messaggero)Svastiche e minacce sui muri della sede della Rosa nel Pugno di via Appia Nuova nei confronti di Emma Bonino ed Enrico Borselli. Gli atti vandalici riconducibili a “squadracce fasciste di Forza Nuova”.
29 Marzo: Roma (Repubblica)A Guidonia una quindicina di fascisti (tra cui due esponenti di Alleanza Nazionale) aspettano sulla strada i due candidati di Rifondazione a Camera e Senato, Vladimir Luxuria e Salvatore Bonadonna, che si avviano ad un comizio elettorale. Insulti e lanci di finocchi costringono la questura a raggiungere il luogo ed intervenire.
Aprile 2006
6 Aprile: Roma (Indymedia)All’improvviso, mentre molte persone erano in fila all’esterno per entrare in discoteca alla festa del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli un vero e proprio commando di neo-nazisti armati di chiavi inglesi e catene ha violentemente aggredito 4 ragazzi, di cui tre volontari del Circolo e uno straniero, urlando insulti omofobi e creando il panico. Due dei ragazzi feriti più gravemente sono stati portati al Pronto Soccorso, e poi dimessi con prognosi di 7 e 5 giorni.
6 Aprile: Bologna (Corriere della Sera/Repubblica)Un giovane extracomunitario viene aggredito nella notte da un gruppo di «teste rasate» che, dopo averlo inseguito, armati di bastoni e bottiglie, lo colpiscono provocandogli ferite al volto e al cuoio capelluto guaribili in 8-9 giorni.
7 Aprile: Roma (L’Unità)Fascisti, con la vernice nera e con una «z» sola, imbrattano la bacheca della sezione Ds dell’Alberone: «Vi ammaziamo», firmato: «Forza Nuova». Poi attaccano i manifesti «Vota Alessandra Mussolini».
10 Aprile: Parma (Gazzetta di Parma)Svastiche sui muri della moschea al centro islamico di borgo San Giuseppe, la saracinesca che protegge l’ingresso danneggiata e una scritta incisa con la vernice su un cartello affacciato sulla strada: « via da Parma » .
10 Aprile: Roma (Indymedia)Di notte alcuni individui lanciano contro lo spazio occupato “cst deCOLLIamo”di via degli Alberini due bottiglie incendiarie, che fortunatamente non causano danni a cose e persone.
19 Aprile: Garlasco (Pv) (Indymedia)Alla in un bar una squadra di 8 neofascisti aggredisce un ragazzo reo di aver partecipato ad un’iniziativa di protesta nei confronti della campagna elettorale di Fiamma Tricolore a Mortara. Le conseguenze per il ragazzo fortunatamente sono minime
22 Aprile: Trento (Global Project)Due gay al parco vengono aggrediti da alcuni picchiatori fascisti al grido “finocchio di merda”.
23 Aprile: Roma (Indymedia) 2006Dopo la conclusione dell’iniziativa organizzata dal csa La Torre in piazzale Hegel, verso le 2 di notte, una decina di fascisti bardati al grido di “compagni di merda” hanno aggredito con sassi e bottiglie il gruppo rimasto a sistemare lo spazio. La sorte e la reazione di alcuni compagni ha evitato che ci fossero feriti. Più tardi, verso le 4, i fascisti provano a colpire con una molotov lanciata da un parco sovrastante il piazzale: la bottiglia si spegne prima di toccare il suolo
23 Aprile: Roma (Indymedia)Un compagno di 18 anni con la kefia e una maglietta del movimento antifascista viene malmenato da un individuo molto più grande di lui di età, con testa rasata e pantaloni mimetici. Il fascista lo sbatte per terra, gli tira due calci e lo schernisce: “e mo’ vai a festeggià la liberazione”.
25 Aprile: Imperia (SanremoNews)Imbrattata di notte la Lapide del Monumento ai Caduti di via Salvatore Allende: coperti con vernice nera i nomi dei partigiani che hanno perso la vita durante la lotta per la Liberazione. Gli agenti trovano nelle vicinanze un barattolo di vernice e un volantino scritto a mano, ma non firmato, contenente una sorta di dichiarazione sugli eccidi commessi dai partigiani nel dopoguerra
25 Aprile: Piacenza (segnalato ad infoantifa@ecn.org /Libertà)La notte del 24 Aprile, bande di fascisti si introducono nelle sedi del Prc e dei Ds a Piacenza, facendo a pezzi gli arredi, stracciando bandiere e manifesti. A Fiorenzuola i fascisti coprono di celtiche e inni al duce l’esterno delle sedi del Prc e dei DS, vicine tra loro, e imbrattano anche il monumento dei partigiani. Nonostante tutto, viene autorizzato il giorno del 25 aprile un presidio di Forza Nuova che ricorda i suoi caduti in Piazza Duomo.
27 Aprile: Roma (segnalato ad infoantifa@ecn.org)All’altezza del capolinea autobus al Verano, 4-5 fasci aspettano 2 compagni, identificati poiché tra loro c’era big dread (noto dj old style reggae), che giungono a piedi dalla tiburtina, e li colpiscono all’improvviso in testa ed in altre parti del corpo con spranghe e bottiglie di vetro. I compagni riportano tagli ed ematomi vari.

giovedì, maggio 18, 2006

L'orrore


Traffico di minori: uno scandalo di nome Panaf
Di Paolo Fusi - tratto dal mensile “Valori”, nr. 38 aprile 2006
Avete un bimbo un po’ fastidioso e pochi soldi per blandirlo a colpi di cioccolate e suonerie per telefonini?
Vendetelo in Nigeria e rifatevi una vita. Tutto perfettamente legale. E non crediate di essere dei mostri. Se volete eccedere c'è anche la possibilità di mandare il piccolo rompiscatole in vacanza in Mozambico, dove ve lo squartano, ne vendono i pezzi di ricambio e vi pagano la vostra percentuale su una banca di vostro piacimento. Esentasse. Già vi vedo con gli occhi increduli: ma che dice sto scemo?
Se non mi credete telefonate allo 001-770-4399809. Risponde il Panaf Nite Club di Doraville, in Georgia (Stati Uniti). L'addetto allo smistamento si chiama Ugo Onyemaobi, ed è uno che non scherza, abituato a scelte impopolari. E’ lui, novello Salomone, a decidere sulla sorte dei pargoli: chi è carino, a prescindere dal sesso, viene affidato ad intermediari per pedofili russi ed arabi. Chi è bruttino, a prescindere dal sesso, è destinato alle guerre d'Africa, alle miniere di diamanti o alla schiavitù in Arabia Saudita. Il Panaf è collegato con una potente organizzazione di nigeriani e liberiani che prospera nelle città di Doraville, Marietta, Stone Mountain e Peachtree City - bei nomi pieni di dolcezza in una terra diretta col pugno di titanio da estremisti cattolici di tutte le razze, divisi in sette apocalittiche da far rabbrividire un mujaheddin.
Le ditte che si occupano della "trasposizione della massa lavoratrice" si trovano soprattutto in Africa: in Nigeria e Liberia, ma anche in Senegal, in Guinea, in Ghana, in Sierra Leone, in Libia. A coordinarle ci sono due gentiluomini d'altri tempi: Eugene Opara (proprietario del Panaf, referente dello stato federato nigeriano di Imo per gli Stati Uniti d'America e segretario particolare dell'ex dittatore liberiano Charles G. Taylor) e Foday Saybana Sankoh, generalissimo del RUF (Revolutionary Unity Front, un'esercito mercenario che difende i comuni interessi libici, americani e russi nei campi di diamanti disseminati tra la Sierra Leone e la Liberia ), che abita in una suite all'Hotel Deux Fevrier a Lomè, la capitale del Togo. Potete vendere i vostri scavezzacolli senza preoccupazioni legali. Se volete eccedere in prudenza, dopo averli consegnati, potete denunciarne la scomparsa all'assicurazione ed alla polizia.
Dato che l'Unione Europea non ha ancora reso obbligatori i chips elettronici iniettati nel collo (ci sono, li fanno una società legata alla famiglia Bin Laden ed una società tedesca fondata dal regime nazista nel 1933), nessuno potrà mai rintracciare il minore. Se sopravvive, avrà imparato una severa lezione sulla vita, le buone maniere, molta disciplina, ed avrà un mestiere sicuro per il futuro. Se ci sono società italiane che aiutano? Capisco, certo, non siete molto familiari con le lingue straniere... Non è il caso di farne una malattia. A prescindere dal fatto che molti impiegati libici parlano fluentemente l'italiano, c'è una societuccia somala che appoggerebbe l'organizzazione di questi soggiorni di studio per bimbi che rompono. La gestisce a Mogadiscio un cugino di Said Omar Mugne - un vecchio amico di Bettino Craxi, da lui e dai suoi incaricato di portare la pace (a cannonate) e la prosperità (seppellendo materiali radioattivi nelle campagne somale) dell'ex colonia italiana. Non per altro, ma non vorremmo che Berlusconi o chi per lui ci accusino di non aver tenuto conto come si deve, nel pubblicizzare un mercato che cresce, il Made in Italy. Chiedetelo al suo amico Beretta , che secondo la procura della Repubblica di Brescia rifornirebbe (involontariamente) Al Qaeda in Iraq con le pistole dismesse dai servizi segreti italiani
Tratto da http://www.disinformazione.it/index.html

lunedì, maggio 15, 2006

Berlusconi offeso


Ascoltando il TG di La7 delle ore 20.00 dopo i complimenti e gli applausi per il discorso di insediamento del Presidente dello Stato in una noticina finale, il giornalista,fa' notare il disapputo(a me dalla faccia pareva proprio incazzato) di berlusconi perchè non ci erano stati i ringraziamenti al governo uscente!Lui voleva anche essere ringraziato,la faccia di tolla per non dir di peggio.

venerdì, maggio 12, 2006

Essere Comunisti


Romano Luperini
ESSERE COMUNISTI 1. Essere comunisti significa che esiste un'unica ontologia: quella dell'essere sociale. Non ci si salva da soli; l'essere umano o è sociale o non è. 2. Il comunismo è la risposta a un bisogno di significato che sia capace di unire e non dividere gli uomini. Il comunismo è dunque un valore, prima (assai prima) di essere un programma politico o economico. Oggi si tratta anzitutto di conoscere o di riconoscere tale valore. 3. Il comunismo è un valore; come tale, non è dimostrabile. Scegliere il comunismo non è scegliere una certezza, ma una possibilità. Si tratta di una scelta a rischio, non garantita da nulla. Basata solo un'ipotesi razionale (l'ontologia dell'essere sociale) e su una necessità etica (è meglio ciò che unisce di ciò che divide). 4. Il comunismo è consapevole dei limiti della specie umana nell'universo, dei limiti di ogni valore e dunque anche di se stesso. Ma, se non sappiamo in assoluto cosa è il Bene, sappiamo tuttavia cosa è il meglio. In ogni circostanza è dato sapere ciò che libera e ciò che opprime. 5. Il comunismo non si identifica oggi nel progetto di una organizzazione sociale ed economica. Qualsiasi definizione in tal senso appare allo stato attuale soltanto scolastica, dunque inutile. Il comunismo è un percorso, una tendenza, un movimento di liberazione. E' tutto ciò che si muove per abolire lo stato presente delle cose (Marx). La lotta per il comunismo è il comunismo. "Essere comunisti significa essere in cammino" (Fortini). 6. Essere comunisti significa credere che l'eguaglianza e la fratellanza degli uomini siano preferibili al dominio di una piccola parte sulla grande massa dell'umanità. Ciò comporta l'esigenza di rimuovere le cause materiali e politiche che sprofondano nella miseria, nella fame, nella non-libertà milioni di uomini. Essere comunisti significa assumere una prospettiva planetaria riguardante la specie umana nel suo complesso. Il pensatore o l'uomo politico che resti nella prospettiva di una nazione o dell'Occidente è solo un provinciale che collabora a un sopruso. Essere comunisti significa che non devono esserci più albanesi. Finche ci sarà un albanese (o un extracomunitario da respingere alle frontiere), ci sarà un comunista perché ci sarà bisogno di comunismo. 7. Essere comunisti in Occidente significa sapere che, anche in Occidente, anche in Italia, vi sono gruppi di individui dotati di diseguali facoltà di gestire la propria vita, e cioè di gradi diversi di libertà economica, politica e culturale, e che tale diseguaglianza è un disvalore da combattere. Ma significa anche sapere di far parte di una società che condanna al genocidio intere popolazioni e quindi di essere responsabili della fame e della morte di milioni di persone. Essere comunisti significa perciò respingere la parte di noi stessi che, attivamente o passivamente, collabora all'affondamento degli albanesi.

Gramsci


Gramsci:
"Il compagno Lenin ci ha insegnato che per vincere il nostro nemico di classe, che è potente, che ha molti mezzi e riserve a sua disposizione, noi dobbiamo sfruttare ogni incrinatura nel suo fronte e dobbiamo utilizzare ogni alleato possibile, sia pure incerto, oscillante e provvisorio."
Capisco ma è dura!

domenica, maggio 07, 2006

La M...a


Ho trovato questo testo in rete,purtroppo non ricordo il sito.L'autore è uno dei componenti del Quartetto Cetra,scritta nel 1973 non ha perso certo il suo significato.

La merda
Anton Virgilio Savona[1973]
Testo e musica di Anton Virgilio Savona proprio quello del quartetto cetra

Lei così tenera e pulita,La base della nostra vita.Lei che solleva dalle pene,Lei che ci vuole tanto bene.E tra ogni cosa, in fondo in fondo,La più pacifica del mondo.E tra ogni cosa, in fondo in fondo,La più pacifica del mondo.
Il nome suo lo appiccichiamoAl grande capo americano,E a tutti i grandi mascalzoniChe costruiscono cannoni.Ma non è giusto, francamente,Trattarla tanto indegnamente,Ma non è giusto, francamente,Trattarla tanto indegnamente.
Povera merda disgraziata,Sempre svilita e disprezzataQuando schifati ne parliamoE il nome suo vituperiamo.Mentre sappiamo che è innocenteE non ha colpa mai di niente,Mentre sappiamo che è innocenteE non ha colpa mai di niente.
Non la si deve maltrattare,Non la si deve confrontareCon quegli squallidi drappelliChe usano elmetti e manganelli.E non si faccia mai la svista,Di dire che è capitalista,E non si faccia mai la svistaDi dire che è capitalista.
Sempre pazienti la aspettiamoEd ogni giorno la creiamo,Mite, umilissima, garbata,Utile, onesta e riservata.Non la dovremmo tirar fuoriPer definir gli sfruttatori,Non la dovremmo tirar fuoriPer definir gli sfruttatori.
Se per un po’ riflettereteOnestamente converreteChe perde presto consistenzaE ha una brevissima esistenza.Mentre chi “merda” vien chiamatoMuore soltanto se ammazzato,Mentre chi “merda” vien chiamatoMuore soltanto se ammazzato.

venerdì, maggio 05, 2006

Mai più


A tutti i ragazzi che son partiti con lo zaino in spalla nella nebbia d’un mattino d’aprile vorrei fare il monumento a tutti i ragazzi che hanno pianto con lo zaino in spalla gli occhi bassi sulla tristezza vorrei fare il monumento
non di marmo, nè di cemento, nè di bronzo che si fa verde sotto il morso acuto del tempo un monumento del loro dolore un monumento del loro terrore e del loro stupore
ecco il mondo profumato, pieno di risa pieno di uccelli blu, di colpo cancellato da uno sparo un mondo nuovo dove sotto un corpo che cade s’apre una macchia di sangue.
Ma a tutti quelli che son rimasti coi piedi al caldo nei loro uffici a calcolare i profitti della guerra che hanno voluto a tutti i grossi, tutti i cornuti che trascinano la pancia nella via e contano, contano quei soldi.
A tutti quelli innalzerei il monumento adatto a loro con la spranga, con la folgore, coi calci, coi pugni con le parole che incolleranno alle loro rughe ai loro doppi menti marchio di vergogna e di fango. Boris Vian (1954)

giovedì, maggio 04, 2006

Fervente cristiano


Fervente cristiano o cafone al mare?

Sgradevole


Non mi scandalizzano di certo le risate di Alfonso Pecoraro Scanio, leader dei Verdi, e Vasco Errani, presidente diessino dell'Emiliae Romagna, mi infastidiscono le trovo sgradevoli e veramente innoportune.Io capisco che possa succedere,magari è stato un'attimo per poi tornare alla serietà dovuta all'occasione,ma da parte degli uomini di governo ci si aspetta una maggiore attenzione, anche nella gestualità,c'è sempre qualcuno pronto ad approffittarne.A tutti penso sia successo di ridere durante un funerale,magari di qualche conoscente ,forse per allentare la tensione,per allontanare quei pensieri di morte che tutti abbiamo inquelle occasioni,penso che sia umano.Comunque resta il fatto che immediatamente, i soliti corvi neri, si sono gettati sulla notizia per deprecare,stimgatizzare ecc ecc.Mi sembra che quando fu ammazzato il lagunare Matteo Vanzan a Nassirya berlusconi continuò a festeggiare lo scudetto del milan e quando fu ucciso un ostaggio italiano berl. se ne restò al mare.Forse gli scappava da ridere e non voleva essere fotografato.