domenica, aprile 30, 2006

Primo Maggio




Per non dimenticare:
1886: I "martiri di Chicago"
Il 1 Maggio 1886 cadeva di sabato, allora giornata lavorativa, ma in dodicimila fabbriche degli Stati Uniti 400 mila lavoratori incrociarono le braccia. Nella sola Chicago scioperarono e parteciparono al grande corteo in 80 mila. Tutto si svolse pacificamente, ma nei giorni successivi scioperi e manifestazioni proseguirono e nelle principali città industriali americane la tensione si fece sempre più acuta. Il lunedì la polizia fece fuoco contro i dimostranti radunati davanti ad una fabbrica per protestare contro i licenziamenti, provocando quattro morti. Per protesta fu indetta una manifestazione per il giorno dopo, durante la quale, mentre la polizia si avvicinava al palco degli oratori per interrompere il comizio, fu lanciata una bomba. I poliziotti aprirono il fuoco sulla folla. Alla fine si contarono otto morti e numerosi feriti. Il giorno dopo a Milwaukee la polizia sparò contro i manifestanti (operai polacchi) provocando nove vittime. Una feroce ondata repressiva si abbatté contro le organizzazioni sindacali e politiche dei lavoratori, le cui sedi furono devastate e chiuse e i cui dirigenti vennero arrestati. Per i fatti di Chicago furono condannati a morte otto noti esponenti anarchici malgrado non ci fossero prove della loro partecipazione all'attentato. Due di loro ebbero la pena commutata in ergastolo, uno venne trovato morto in cella, gli altri quattro furono impiccati in carcere l'11 novembre 1887. Il ricordo dei "martiri di Chicago" era diventato simbolo di lotta per le otto ore e riviveva nella giornata ad essa dedicata: il 1 Maggio. da:http://www.lomb.cgil.it/primo_maggio.htm

venerdì, aprile 28, 2006

Vergognatevi


Mentre scrivo alle mie spalle,dalla tv,vanno in onda le elezioni per la presidenza del senato,e la mia vergogna aumenta.Vergogna per la mia parte politica che vorrebbe governare un paese quando non riesce neppure a governare le proprie forze,vergogna per questi politici a cui non interessa
nulla dell'Italia e dei suoi cittadini,che pure li hanno votati,l'unica cosa importante per loro è il potere personale,partitico.di corrente.Questi piccoli uomini che si fanno forza delle loro piccole pecentuali pechè sanno che fanno la differenza tra maggioranza ed opposizione e quindi o ci date quella poltrona, quel ministero tutto quello che chiediamo o muoia sansone con tutti i filistei.
Mi fate schifo cari signori politicanti dei miei coglioni,avete avuto il mio voto ma non avrete mai la mia stima.

giovedì, aprile 27, 2006

Angoscia


Iraq attentato a convoglio militare morti 3 soldati italiani ed un soldato rumeno.Eppure,mi dico, ce lo stavamo aspettando,quando si va'in un teatro di guerra si rischia di morire,non ci dovevamo andare,ritiriamo subito i nostri soldati,non ci vogliono,di morti sul lavoro ce ne sono tutti i giorni,i nostri morti non sono diversi da tutti gli altri, militari e civili,che muoiono quotidianamente in Iraq...eppure, eppure dentro di me qualcosa scricchiola,le certezze si fanno più nebbiose.Quell'aggettivo,Italiani,cambia l'angolazione dei miei sentimenti,nasce anche un angosciante voglia di rivalsa,di ottusa vendetta, contro gli esecutori e contro chi ha raccontato ai nostri soldati che partivano per una missione di pace.Maledetti i guerrafondai,le multinazionali,tutti i signori delle guerre,i capi di stato felloni nascosti dietro le loro ambiguità,noi vogliamo la PACE,noi sappiamo che un mondo migliore è possibile.Ma quei morti pesano come macigni sulle coscienze di chi vuole la pace proprio perchè ci danno ragione.
"Li voglio vedere qui gli uomini che domano cavalli e parlano con la bocca piena di sassi,li voglio vedere qui,davanti alla tomba" Garcia Lorca

mercoledì, aprile 26, 2006

Non ci sto'


Non ci sto',con i 4 deficienti che fischiano le brigate ebraiche e che confondono gli allora resitenti antifascisti con gli attuali politicanti sionisti.Non ci sto' con chi confonde una bandiera ed un popolo con una cricca di politici manigoldi e guerrafondai che non ha mai dato ascolto a quella parte della propria gente che vuole una pace giusta nel rispetto del popolo ebraico e palestinese.
Non ci sto' con gli estremismi cristiani,islamici,ebraici,dove ognuno di loro ha tutte le ragioni mentre gli altri tutti i torti.Non ci sto'con capi,capetti,presidenti,che uccidono e massacrano in nome di un qualche loro dio ottuso e violento,io quel dio non lo voglio,io in quel dio non mi ci riconosco.Non ci sto' con questi odierni fascisti che vorrebbero accomunare nel giorno della Liberazione i martiri ed i carnefici,le vittime del fascismo ed i fascisti.Questi personaggi oggi si possono permettere di sproloquiare proprio grazie a quelle forze di Liberazione che oggi insultano.Non ci sto' a condividere la memoria storica della Liberazione che è fatta da chi ha lottato per la democrazia contro chi voleva il nazifascismo:ad ognuno il suo.Io voglio continuare a ricordare quel 25 Aprile 1945 come un giorno di gioia e di ritrovata libertà, anche con la sua retorica con la sua partigianeria storica,io col fascismo non voglio spartire niente neanche un ricordo.

martedì, aprile 18, 2006

Riposo


Mi prendo un po' di MERITATO riposo dal lavoro e dai blog.Ci risentiamo il 26,ciao a tutti!

lunedì, aprile 17, 2006

Enrico Berlinguer


I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei programmi della società, della gente; idee, ideali, programmi pochi o vaghi; sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune".
"Noi vogliamo che i partiti cessino di occupare lo Stato. I partiti debbono, come dice la nostra Costituzione, concorrere alla formazione della volontà politica della nazione: e ciò possono farlo non occupando pezzi sempre più larghi dello Stato, sempre più numerosi centri di potere in ogni campo, ma interpretando le grandi correnti di opinione, organizzando le aspirazioni del popolo…"

Anti Balle da Indymedia

Penso che ogni commento sia superfluo! Diffondetelo.

La strategia della delegittimazione
di Anti-Balle
Questo intervento, firmato "Anti-Balle", è apparso su Indymedia. Ora davvero basta, con l'abuso della credulità popolare. Le bugie hanno le gambe corte, dice un vecchio proverbio che sicuramente il capo supremo della Casa (circondariale) delle Libertà conosce bene. Mai visto in passato un simile attaccamento al cadreghino (alla poltrona) e una simile faccia tosta! Racconterebbero di tutto pur di non staccarsi dalla poltrona , ma ecco il riassunto in otto punti delle falsità e degli imbrogli di questo strisciante tentativo di golpe mediatico.
1. Per garantirsi di non perdere, hanno realizzato una Legge elettorale a loro immagine e somiglianza, votata unilateralmente e definita dal suo stesso estensore (Calderoli) "una vera porcata". Nonostante ciò hanno perso le elezioni e, paradosso dei paradossi, la loro legge elettorale si è rivelata un boomerang.2. Hanno inventato e utilizzato, unilateralmente, nelle regioni critiche (in bilico) lo scrutinio elettronico, che non brilla certo per trasparenza, sottraendo al controllo popolare le procedure di registrazione ed invio dei dati, affidate ad anonimi operatori di società private.3. Hanno scelto loro, unilateralmente, la società a cui affidare exit poll e proiezioni, ma soprattutto non risulta statisticamente comprensibile l'andamento del voto rilevato dai dati ufficiali del Viminale. Infatti con lo scorrere del tempo, invece di assistere ad un'altalena con un sali e scendi delle due coalizioni, abbiamo assistito al costante diminuire della percentuale di voti di una sola coalizione (inizialmente data abbondantemente per vincente). Sarà un caso?4. Il Capo del Governo sa bene che la regolarità delle operazioni di voto dipende dal Ministero degli Interni, oltre che da altri organi di controllo dei vari apparati dello Stato, eppure parla di brogli. Evidentemente non si rende conto che sta accusando se stesso ed il suo stesso Governo del tentativo di truccare le elezioni (e forse per la prima volta dice qualcosa di vero). Non è un caso che nel mondo e nella storia i brogli elettorali li fa chi ne ha gli strumenti, ossia chi governa ed è l'opposizione che denuncia i brogli.5. Il Presidente del consiglio e i suoi alleati parlano di 80.000 schede contestate, che secondo i dati in loro possesso ribalterebbero il risultato. Poi si scopre che alla camera le schede contestate sono 43.028 e quindi è matematicamente improbabile mutare il risultato. Infine il Ministero degli Interni è costretto a smentire se stesso e si scopre che alla Camera le schede contestate sono poco più di 2000. Ciò che prima era improbabile ora risulta impossibile. Giusto per cancellare oltre alla memoria antica (revisionismo storico) anche quella recente, se provate ad entrare nel sito del Ministero degli Interni, da almeno due giorni non è possibile accedere alle pagine dei risultati elettorali. Un altro errore casuale?6. A questo punto denunciano irregolarità nel voto all'estero, dimenticandosi che loro hanno organizzato la macchina elettorale all'estero e la consegna delle schede. Quindi, di nuovo si autoaccusano di aver imbrogliato (NO COMMENT!).7. Calderoli, rileggendo la sua legge (magari il testo è stampato sul retro della fatidica maglietta antiislamica), decide che 45.000 elettori che hanno regolarmente votato per una lista apparentata con il centro sinistra, non devono essere conteggiati. A suo dire, dato che nella Legge si parla di assegnare i voti su base nazionale sommando i voti ottenuti dalle liste nelle singole circoscrizioni, non potendo sommare i voti di una lista presente in una sola circoscrizione, questi non valgono. In matematica è come sostenere che uno più zero è uguale a zero. Al di là della matematica, conviene ricordare che la Cassazione, prima delle elezioni, ha già deciso quali liste ammettere e quali escludere e nessun rilevo era stato presentato per escludere quella lista. Inoltre, la legge prevede che se una lista apparentata non raggiunge il quorum necessario per ottenere un rappresentante, comunque il voto rimane valido per la coalizione a cui è apparentato. Ne consegue che un elettore quando vota esercita il diritto a mandare in parlamento un suo rappresentante, per cui se appone regolarmente una crocetta su una lista presente in scheda, manifesta una volontà di voto che non può essere annullata e ignorata successivamente. Eventuali rilievi e annullamenti (a mio avviso assolutamente infondati) sarebbero stati comprensibili solo prima delle elezioni, con l'assenza del simbolo dalla scheda elettorale, altrimenti si sta imbrogliando l'elettore che pensa di votare per una coalizione ed invece non viene considerato. Forse qualcuno, per abitudine, pensa di poter fare come in certi contratti, che si fanno sottoscrivere al cliente, omettendo le postille (tipo: il premio assicurativo verrà liquidato solo se nevica ad agosto), ma nelle schede elettorali non vi sono postille!8. In ultimo, affermano che nessuno ha vinto e nessuno ha perso. Dopo aver chiesto il voto per impedire che i difensori e gli alleati dei “bambini bolliti per concimare” (una favola dal sapore antico) governino il paese, ora chiedono di governare insieme. Al di là delle preoccupazioni di qualcuno, rispetto al permanere dei propri privilegi economici e giudiziari (immunità?), come al solito si afferma il contrario di quanto dichiarato in campagna elettorale. Ancor più ridicola è questa storia della legittimità a governare. Nel 2006 il “centro sinistra” ha ottenuto il 49,8 % dei voti, pari a 19.061.108 voti. Nel 2001 la Casa (circondariale) delle Libertà ha ottenuto al senato il 42,5 % dei voti ed alla camera il 45,4% dei voti, pari a 16.915.513 voti. Per cinque anni ci hanno raccontato di rappresentare la maggioranza degli italiani, omettendo che pur essendo minoranza nel paese (45,4 % dei votanti, nel migliore dei casi) possedevano una maggioranza larghissima di deputati e senatori. Oggi, per lo meno, il nuovo Governo ha raccolto 2.145.595 voti in più rispetto alla Casa (circondariale) delle Libertà nel 2001 e rappresenta la maggioranza reale e non la minoranza premiata (dal sistema maggioritario) degli italiani. In questi cinque anni, il Governo, pur essendo minoranza nel paese, ha stravolto ogni norma infischiandosene della maggioranza del paese e ora blaterano di nessuno ha vinto o perso, solo per garantirsi privilegi e poltrone? Eh, no, mi spiace, ma questa volta dovete proprio andare a casa, senza se e senza ma, voi e le vostre indigeribili balle!
Permettetemi solo due considerazioni. La prima è: ma in questo paese c’è un giornalista degno di questo nome capace di analizzare i dati e rinviare le balle al mittente, semplicemente dicendo che talune affermazioni contrastano con la realtà, oppure il servilismo della penna e della telecamera non ha più limite? La seconda: più che cercare mediazioni con i precedenti governanti, non è forse più proficuo cominciare ad ascoltare i problemi reali delle persone e dei soggetti sociali (vi assicuro che lì le balle e gli steccati, spesso, crollano)? Per esempio, invece di inseguire interessi particolari (e tutt’altro che generali) legati al progetto TAV, non è meglio tutelare la vita e l’ambiente degli abitanti della Val Susa e cercare soluzioni per la lentezza dei pendolari? Molti hanno votato per il centro sinistra perché stanchi di odiosi discorsi all’insegna del “chi vince prende tutto e per cinque anni nessuno può più dir nulla”, non per le quasi 300 pagine di programma o le infinite mediazioni interne tra partiti e coalizioni e ora si aspettano una differente relazione tra chi governerà e i propri problemi e desideri. Tener conto di tutti/e significa cominciare a porsi davvero questo problema.

domenica, aprile 16, 2006

Vincitori e vinti o vinti vincitori?


Diliberto parlando del rischio di golpe ha dato voce a quello che tanti pensano e temono.Sul web,vox populi,è da un po' che se ne parla e neanche tanto tra le righe.C'è chi vuole ribaltare in qualsiasi modo la sua sconfitta e ribadisce che i vinti sono i vincitori nonstante granparte dei suoi stessi alleati gli chiedano di accettare la sconfitta.Il rischio è grande,in un paese diviso in2 dove non si sono ancora sopiti gli odi dovuti al fascismo,passando anche per gli anni 70 con lo strascico che hanno lasciato le stragi più o meno di stato e la mattanza brigatista,perchè berlusconi ed i suoi in questi anni hanno soffiato su queste braci che già tanti lutti hanno portato all'Italia.
Io non so' se questa mancanza di mobilitazione democratica da parte della sinstra sia dovuta al fatto che lo scendere in piazza vorrebbe dire fare il gioco di Berlusconi&C o ad una mentalità rinunciataria creatasi in tutti questi anni di non politica.Io spero di sbagliarmi ma temo che tutti i democratici debbano tenersi pronti per fare fronte alla eventualità di un ribaltamento antidemocratico.

sabato, aprile 15, 2006

Tu vuo' fa' l'americano?


Super size me
Il regista, sano ragazzone americano, è anche il protagonista di questo film/esperimento. Per prima cosa il nostro eroe si sottopone ad un rigoroso check-up medico. “Lei è perfettamente sano! Anzi ha il corpo e la salute di un vero atleta!” dichiarano i medici. E il regista propone il suo esperimento: nutrirsi per trenta giorni esclusivamente di Big Mac. “Che cosa succederà al mio corpo?” chiede ai dottori che lo hanno appena dichiarato in salute. “Non molto, forse si alzeranno un po’ il colesterolo e i trigliceridi”. E l’esperimento comincia: sotto un continuo controllo medico, il buon regista comincia ad ingurgitare il menù completo di Mc Donald’s, versione Supersize. I risultati saranno spaventosi: quasi 8 chili di crescita di peso, valori ematici completamente sballati, crisi di depressione, perdita di libido sessuale …. “Se continua così potrebbe morire presto” sentenziano a questo punto i medici. Questo commento tratto da:http://www.feltrinelli.it/SchedaLibro?id_volume=5000426 mi convince sempre di più che la civiltà è un'altra cosa.

Il nano


Come diceva il grande De Andrè:un nano è una carogna di sicuro perchè ha il cuore troppo vicino al buco del culo.Una lucida premonizione.

mercoledì, aprile 12, 2006

Dante Di Nanni


Perchè ricordare Dante Di Nanni?Forse Di Nanni mi è tornato in mente proprio grazie alle elezioni,forse mi è venuto naturale fare un confronto tra i compagni di oggi e quelli di 60 anni fa',perchè,bisogna sempre tenerlo ben presente,che è grazie agli uomini come lui ,nonostante berlusconi&C,oggi noi viviamo in un paese democratico.
Riporto di seguito il testo di una canzone a lui dedicata negli anni 70 dai mitici Stormy Six ed alcune note tratte dal sito dell'ANPI e dal sito:
http://freeweb.supereva.com/gcddn.freeweb/dante%20di%20nanni.html?

Dante di Nanni -Stormy Six
Nel traffico del centro pedala sopra il suo tricicloe fischia forte alla garibaldina.Il carico che piega le sue gambe e' l'ingiustizia,la vita e' dura per Dante di Nanni.L'alba prende il treno e c'e' odore di porcilesui marciapiedi della sua pazienza,e nella testa pesano volumi di bugie.La sera studiera', Dante di Nanni.Trent'anni son passati, da quel giorno che i fascistici si son messi in cento ad ammazzarloE cento volte l'hanno ucciso, ma tu lo puoi vedere:gira per la citta', Dante di Nanni.L'ho visto una mattina sulla metropolitanaE sanguinava forte, e sorrideva.Su molte facce intorno c'era il dubbioe la stanchezza.Ma non su quella di Dante di Nanni.Trent'anni son passati, da quel giorno che i fascistiCi si son messi in cento ad ammazzarloE ancora non si sentono tranquilli,perché sanno che gira per la citta', Dante di Nanni.

ANPI - Dante Di Nanni
Dante Di Nanni Nato a Torino il 27 marzo 1925, caduto nella stessa città il 18 maggio 1944, motorista, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria. Intorno a mezzogiorno la notizia era già arrivata, creando viva eccitazione, nelle grandi fabbriche di Torino: "Stanno sparando contro le brigate nere in Borgo San Paolo". In realtà erano i fascisti e i tedeschi che, con l’appoggio di un carro armato e di un’autoblinda, dalle 11 scaricavano gragnole di colpi contro le finestre del secondo piano di un edificio di via San Bernardino. Dalla casa, ogni tanto, partivano brevi, precise raffiche di mitra e qualche lancio di bombe a mano. Ad un certo punto una carica di tritolo bloccò anche il carro armato. Poi i colpi che arrivavano dalla casa si fecero sempre più radi e ad un tratto ad un balcone apparve la figura di un uomo; il giovane si avvicinò vacillando alla ringhiera, levò in alto il pugno chiuso in un ultimo gesto di sfida e si lasciò cadere nel vuoto. Così morì Dante di Nanni, che già pochi giorni dopo fu proclamato "Eroe nazionale" dal Comitato militare del CLN regionale piemontese. Il ragazzo era figlio d’immigrati pugliesi. A 15 anni era entrato in fabbrica, ma aveva continuato a studiare in una scuola serale. A 17 si era arruolato in Aeronautica e nell’agosto del 1943 era motorista al I Nucleo addestramento caccia di Udine. L’8 settembre del 1943 non segnò il ritorno a casa ma, con l’amico Francesco Valentino, poi impiccato dai fascisti in corso Vinzaglio a Torino, l'inizio della lotta contro i nazifascisti in una piccola banda nelle vicinanze di Boves. Dispersa la formazione, Di Nanni, sempre con Valentino, alla fine di dicembre riuscì a riparare nella sua abitazione torinese. L’inattività durò poco. Alla fine di gennaio, i due ragazzi erano già entrati nei G.A.P. comandati da Giovanni Pesce. La notte del 17 maggio Pesce, Di Nanni, Bravin e Valentino attaccano una stazione radio sulla Stura; prima di farla saltare in aria disarmano i nove militi che la presidiavano e, sulla promessa che non avrebbero dato l’allarme, salvano loro la vita. I gappisti, invece, vengono traditi e sono sorpresi da un intero reparto nemico. Nello scontro, i quattro rimangono tutti feriti, ma riescono a sganciarsi. Il più grave è Di Nanni, raggiunto da sette proiettili al ventre, alla testa e alle gambe. Pesce, ferito ad una gamba, riesce a trascinare Dante in una cascina e, all’alba, a farlo trasportare nella base di borgo San Paolo. Qui un medico antifascista vede il ferito, ne ordina l’immediato ricovero in ospedale e Pesce lascia Di Nanni per organizzarne il trasporto. Quando ritorna, i fascisti, avvertiti da una spia, stanno già sparando contro la casa di via San Bernardino.

http://freeweb.supereva.com/gcddn.freeweb/dante%20di%20nanni.html?pDurante un assalto ad una stazione radio che disturbava le frequenze di Radio Londra, Dante rimase ferito da sette colpi. Subito venne trasportato in una casa-rifugio, dove ricevette i primi soccorsi. Nonostante le cure del medico, le condizioni di Dante restarono gravi. Dovette attendere l'arrivo di un ambulanza, che lo avrebbe portato in ospedale. Purtroppo giunsero prima i fascisti e i tedeschi. Barricatosi in casa, una volta circondato lo stabile, respinse diversi attacchi e decimò i nazifascisti. Finite le munizioni, ferito e stanco, decise di uccidersi gettandosi dal balcone a pugno chiuso, piuttosto che farsi prendere vivo dai nazifascisti...
"[...] si dirige strisciando verso la ringhiera del balcone, con uno sforzo disperato si alza in piedi: non sente più il dolore. S'affaccia. Come d'incanto gli spari cessano all'improvviso. Quell'apparizione sorprende gli assalitori: quel ragazzo seminudo, coperto di cerotti e di sangue che saluta a pugno chiuso li lascia sgomenti e attoniti. In quell'attimo il ragazzo si poggia in avanti, preme col ventre, preme sempre di più, abbandona la testa in giù: -Mamma-, urla. Il corpo scivola nel vuoto, cade sul selciato. Eccolo. Il corpo del 'piccolo' è sul cemento, immobile: un povero fagotto di stracci, di sangue e di capelli neri. Accorre un milite fascista col mitra puntato. Sta per sparargli. Sopraggiunge un tedesco, e lo spinge via in modo brutale. Al padre, due giorni dopo,qualcuno racconterà la pietosa bugia: che i tedeschi hanno reso al morto l'onore delle armi. Nessuno ha visto. Ma certo hanno avuto più rispetto dei fascisti.
Era il 18 Maggio del 1944, anno del signore. Il 'piccolo' non se ne era andato nell'aldilà da solo. Nove tra tedeschi e fascisti uccisi. Diciassette i feriti."

Padrini


La copertina dell'Indipendent"Fine della storia per il padrino" segue un catenaccio finale sull'arresto di Provenzano....come diceva Jack Folla: INTERESSA!

martedì, aprile 11, 2006

Rumori


Sono i nostri i rumori che sentite,sono suoni leggeri,parole di chi ha vinto ma non stravinto,di bandiere arcobaleno orgogliose ma quasi timide esposte alle finestre di una Bologna come stupita
della sua diversità da tanta parte di questo paese.In giro le facce non sono gioiose,noi conosciamo
la durezza di questa lotta che dura da quasi 60 anni,della fatica che costa lottare per l'egualianza,per la giustizia sociale, anche quando non ne avresti più voglia e ti chiedi se ne vale davvero la pena.Eccoci qua' una sinistra piena di diversità,di antagonismi piccoli e grandi che ce la dovrà mettere tutta per stare unita ,dove ognuna delle sue anime per farlo dovrà cedere un po' delle sue peculiarità,delle sue identità,perchè la posta in gioco è grande e si chiama Democrazia e non quella di facciata che abbiamo vissuto in questi ultimi 5 anni,ma una Democrazia vera dove si tenga sempre conto dei cittadini più deboli, dei giovani senza un futuro,degli anziani,insomma un paese gestito più per gli interessi di chi lo abita e non per chi lo comanda.

domenica, aprile 09, 2006

Silenzio


Finalmente un po' di giorni di silenzio,che meraviglia!Io sinceramente non ne potevo più di gallinacei strepiti,insulti e cazzate sparate dai nostri politici,ormai guardavo solo cortometraggi sugli animali,sono più intelligenti.Adesso aspettiamo lunedì sera per ricominciare,godetevi queste poche ore di tranquillità.

sabato, aprile 08, 2006

Sognatori


Risposta di un compagno all'accusa di essere sognatore trovata in un sito fascista.

Può essere che noi siamo sognatori,ma il vostro sogno ,come disse Paietta ad un missino negli anni 60,è finito a piazzale Loreto.Il nostro sogno ha una storia lunga molto lunga,noi oggi non ci portiamo certo la foto di Stalin nel portafoglio mentre voi ci portate ancora quella del duce o di hitler,e dire che avreste dovuto capire che il mondo è un po' cambiato da allora.Ma il capire è una dote non richiesta a chi deve credere obbedire e combattere,il pensare liberamente non fa' parte della vostre possibilità mentali.Si è vero siamo sognatori,il sogno fa' parte dell'uomo,perchè senza sogni non si progredisce, noi sogniamo un mondo migliore dove gli uomini e le donne le nazioni con i propri popoli possano vivere nell'eguaglianza e con il miglior benessere sociale possibile,dove le idee,le fedi,le differenze possano liberamente coesistere nella pace.Se questo vuol dire assere comunisti,sognatori,libertari o coglioni,bene io sono uno di questi e come tanti altri continuerò a combattere perchè questo sogno non muoia.

martedì, aprile 04, 2006

Coglioni di tutto il mondo unitevi!


Dalle parole dell'omuncolo nasce un nuovo movimento: Il movimento dei coglioni.
Questo blog aderisce alla grande idea appena nata :partecipate.
http://sonouncoglione.splinder.com/

lunedì, aprile 03, 2006