giovedì, luglio 31, 2008

Ciao Pina

Stanotte se ne andata la mia mamma,si è addormentata e ci ha lasciato.L'avevo sentita ieri sera,come tutti i giorni,dal suo rifugio a Casteldaiano dove passava le calde giornate estive di luglio ed agosto.Lascio queste due righe sul mio blog perchè dicono che tutto ciò che viene scritto in rete resterà per sempre in qualche angolo digitale di internet,una specie di immortalità virtuale.
Ciao Mamma ti terrò per sempre nel mio cuore assieme a Papà.

domenica, luglio 27, 2008

Comunista individualista


Due termini in antitesi ma che in questo momento penso rispecchino il sentire di molti di noi.Ancora legati a quello che c'era di buono nell'ideale comunista e dal quale abbiamo dovuto e voluto eliminare tutto quello che la reltà dei fallimenti ci ha mostrato come abberrante, umanamente e storicamente errato.Ora guardo/guardiamo i Ferrero/Vendola che si scannano a suon di mozioni ed insulti in nome di un'idea che avrebbe bisogno una vera rifondazione legata a questo nuovo mondo,a questo modo diverso delle persone di guardare e di lottare per la propria vita.Compagni il mondo è cambiato in peggio, la nostra storia è stata fallimentare ed è lei stessa che ce lo insegna,i cambiamenti previsti dalla nostra teoria politica/economica non si sono avverati,anzi si è avverato il contrario.Che fare?Buttare il bambino con l'acqua sporca?Io sinceramente non sono per nulla affezionato ne' ai simboli ne' alle bandiere,forse perchè vengo da una tradizione anarchica ma a me sinceramente della falce e martello e della bandiera rossa non me ne importa nulla,mi interessa molto di più il poterci organizzare,il poter lottare assieme e non certo fare i duri e puri rimanendo all'angolo delle minoranze ininfluenti.Dopo la batosta elettorale avevo previsto in un mio post che all'interno della sinistra ci sarebbero state,come da tradizione,le più feroci lotte intestine a suon di correnti e divisioni,purtroppo tutto si è svolto come previsto,non si è riusciti a condividere quello che ci poteva unire ma unicamente ciò che ci divide.Auguri a tutti i futuri partiti comunisti.Io continuerò,da qui' il titolo del post,nel mio essere comunista tutti i giorni nella mia vita cercando con il mio piccolo esistere di essere coerente con quello che tanti compagni sbandierano ma non applicano.

giovedì, luglio 24, 2008

E...se berlusconi si denunciasse da se'?


Anche questa è fatta,caso telecinco, fininvest assolta perchè il fatto non sussiste.A questo punto mi viene il dubbio che testa d'asfalto,in accordo con" i comunisti della rossa magistratura",si faccia denunciare creando false accuse su di se per poter gridare alla persecuzione ed essere alla fine assolto.APPROPOSITO di comunisti stalinisti rimuginando tra me e me mentre lavoravo,dopo 38 anni di mestiere le mani vanno per conto loro,stavo pensando che chi possiede in toto l'informazione, possiede e controlla in vari modi i mezzi di produzione,ha il controllo delle forze di polizia e delle forze armate,ha il controllo del parlamento,riduce a niente i poteri della magistratura e quando non può si costruisce leggi per se' su cui i magistrati non possono
intervenire,ti crea nemici,sempre stranieri mi raccomando,da temere anche se la loro esistenza in realtà è ben piccola cosa e ti rincoglionisce con programmi televisivi a base di culi e tette(anatomicamente non disprezzabili peraltro)bene a questo punto non ha più bisogno di gulag,tranne che per i terribili nemici esterni che voglion distruggere le nostre millenarie tradizioni, anzi ti lascia pure la libertà di parola tanta non conti più un cazzo e nessuno ti può ascoltare.
Insomma come diceva il Marchese del Grillo "Io son Io e tu non sei un cazzo"

domenica, luglio 20, 2008

Carlo Giuliani 14 marzo 1978 – Genova 20 luglio 2001


Io non credo che si possa ancora aggiungere qualcosa per ricordare la morte di Carlo perchè l'unica giustizia che ci sarà per la sua morte sarà quella che ci porteremo nei nostri cuori e nella nostra memoria,lui assieme a tutti i compagni morti per un mondo più giusto lotterranno ancora assieme a noi ed ai compagni di domani.

martedì, luglio 08, 2008

Fausto Amodei:Per i morti di Reggio Emilia


Per i morti di Reggio Emilia
Autore: F. Amodei Anno 1961

Compagno cittadino, fratello partigiano,
teniamoci per mano in questi giorni tristi:
di nuovo a Reggio Emilia, di nuovo là in Sicilia
son morti dei dei compagni per mano dei fascisti.

Di nuovo, come un tempo,sopra l'Italia intera
urla il vento e soffia la bufera.

A diciannove anni è morto Ovidio Franchi
per quelli che son stanchi o sono ancora incerti.
Lauro Farioli è morto per riparare al torto
di chi si è già scordato di Duccio Galimberti.

Son morti sui vent'anni, per il nostro domani:
son morti come vecchi partigiani.

Marino Serri è morto, è morto Afro Tondelli,
ma gli occhi dei fratelli si son tenuti asciutti.
Compagni, sia ben chiaro che questo sangue amaro
versato a Reggio Emilia, è sangue di noi tutti

Sangue del nostro sangue, nervi dei nostri nervi,
come fu quello dei fratelli Cervi.

Il solo vero amico che abbiamo al fianco adesso
è sempre quello stesso che fu con noi in montagna,
ed il nemico attuale è sempre e ancora eguale
a quel che combattemmo sui nostri monti e in Spagna

Uguale è la canzone che abbiamo da cantare:
Scarpe rotte eppur bisogna andare.

Compagno Ovidio Franchi, compagno Afro Tondelli,
e voi, Marino Serri, Reverberi e Farioli,
dovremo tutti quanti aver, d'ora in avanti,
voialtri al nostro fianco, per non sentirci soli.

Morti di Reggio Emilia, uscite dalla fossa,
fuori a cantar con noi Bandiera rossa,
fuori a cantar con noi Bandiera rossa!

I morti di Reggio Emilia - I morti del luglio 1960
Scheda a cura di Girolamo De Michele

Il 7 luglio 1960, nel corso di una manifestazione sindacale, cinque operai reggiani, tutti iscritti al PCI, sono uccisi dalle forze dell'ordine. I loro nomi, immortalati dalla celebre canzone di Fausto Amodei "Per i morti di Reggio Emilia": Lauro Ferioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri, Afro Tondelli. I morti di Reggio Emilia sono l'apice - non la conclusione - di due settimane di scontri con la polizia, alla quale il capo del governo Tambroni ha dato libertà di aprire il fuoco in "situazioni di emergenza": alla fine si conteranno undici morti e centinaia di feriti. Questi morti costringeranno alle dimissioni il governo Tambroni, monocolore democristiano con il determinante appoggio esterno dei fascisti del M.S.I. e dei monarchici, e apriranno la strada ai futuri governi di centro-sinistra. Ma soprattutto, contrassegneranno in modo repentino un radicale mutamento di clima politico nel paese: l'avvento della generazione dei "ragazzi con le magliette a righe". Sino a quel momento i giovani erano considerati come spoliticizzati, distanti dalla generazione dei partigiani e orientati al mito delle "tre M" (macchina, moglie, mestiere): la giovane età di tre delle cinque vittime testimonia invece la presa di coscienza, in forme ancor più radicali della generazione che aveva resistito negli anni Cinquanta, di un nuovo proletariato giovanile. Di questo mutamento di clima - dalla disperata tristezza per il revanchismo fascista alla rinascita della speranza dopo i fatti di luglio - sono testimonianza la poesia di Pasolini "La croce uncinata" (aprile 1960) e l'articolo "Le radici del luglio" (Vie nuove, 29 ottobre 1960).
http://www.reti-invisibili.net/reggioemilia/

lunedì, luglio 07, 2008

Un altro compagno accoltellato da un naziskin


Riporto dal Resto del Carlino:
Ancona, 7 luglio 2008 - L'episodio di Franco Tomassoni, lo studente anconetano della sinistra universitaria di Bologna accoltellato su un treno da un naziskin, ha scosso tutti. Dura condanna del gesto da ogni parte politica. L'Anpi di Ancona ha indetto per venerdì 11 luglio una manifestazione per condannare l'aggressione, lo studente è iscritto all'Anpi.
http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/bologna/2008/07/07/102891-studente_accoltellato_naziskin.shtml

sabato, luglio 05, 2008

Pane e Coraggio

Non c'è nulla da aggiungere.



Pane E Coraggio
Ivano Fossati da:
Ho Sognato Una Strada (2006)

Proprio sul filo della frontiera
il commissario ci fa fermare
su quella barca troppo piena
non ci potrò più rimandare
su quella barca troppo piena
non ci possiamo ritornare.

E sì che l'Italia sembrava un sogno
steso per lungo ad asciugare
sembrava una donna fin troppo bella
che stesse là per farsi amare
sembrava a tutti fin troppo bello
che stesse là a farsi toccare.

E noi cambiavamo molto in fretta
il nostro sogno in illusione
incoraggiati dalla bellezza
vista per televisione
disorientati dalla miseria
e da un po' di televisione.

Pane e coraggio ci vogliono ancora
che questo mondo non è cambiato
pane e coraggio ci vogliono ancora
sembra che il tempo non sia passato
pane e coraggio commissario
che c'hai il cappello per comandare
pane e fortuna moglie mia
che reggi l'ombrello per riparare.

Per riparare questi figli
dalle ondate del buio mare
e le figlie dagli sguardi
che dovranno sopportare
e le figlie dagli oltraggi
che dovranno sopportare.

Nina ci vogliono scarpe buone
e gambe belle Lucia
Nina ci vogliono scarpe buone
pane e fortuna e così sia
ma soprattutto ci vuole coraggio
a trascinare le nostre suole
da una terra che ci odia
ad un'altra che non ci vuole.

Proprio sul filo della frontiera
commissario ci fai fermare
ma su quella barca troppo piena
non ci potrai più rimandare
su quella barca troppo piena
non ci potremo mai più ritornare.