domenica, febbraio 24, 2008

Obiettiamo agli obiettori

OBIETTIAMO AGLI OBIETTORI!!!
Appello proposto da Maistat@zitt@:

Di fronte agli attacchi sempre più pesanti all'autodeterminazione delle donne non si può più rispondere semplicemente invocando la difesa della 194.

Le scellerate dichiarazioni degli antiabortisti in queste ultime settimane rendono ancor più evidente il potere sulla sfera della riproduzione (e, più in generale, su quella della salute) che la classe medica può esercitare, coadiuvata anche dall'articolo 9 della legge 194 che prevede per il personale sanitario la possibilità dell'obiezione di coscienza ­ possibilità contemplata unicamente rispetto all'interruzione di gravidanza: in nessun altro ambito medico né in altra professione vale questa opzione.

Per riaffermare con efficacia il nostro diritto di autodeterminazione dovremmo, quindi, ripartire proprio dal nodo dell'obiezione di coscienza, da questa "opzione", riconosciuta per legge, secondo cui alle scelte e ai problemi di sofferenza delle donne (perché abortire è una scelta sofferta) il personale medico-sanitario può anteporre i suoi "problemi di coscienza", la sua visione della vita ­ in poche parole, in nome della propria "coscienza" può opprimere il soggetto a cui deve assistenza.

Gli effetti di ciò sono sotto gli occhi di tutte: oggi abortire è diventato quasi impossibile e le donne stanno ritornando a pratiche clandestine per l'interruzione di gravidanza; l'arroganza degli obiettori è immensa, e nei reparti il personale che non vuole adeguarsi ai diktat dei primari obiettori ha vita dura; perfino l'accesso alle scuole di specializzazione in ostetricia e ginecologia è sempre più vincolato all'"atto di fede" dell'obiezione di coscienza. Chi si adegua ha una strada privilegiata per far carriera; chi invece non obietta è costretta/o a impiegare la maggior parte del proprio tempo a praticare aborti per sopperire alla scarsità di personale non obiettore. Per non parlare, poi, della cospicua fetta di finanziamenti pubblici destinata agli ospedali cattolici in cui non è riconosciuta la possibilità dell'interruzione di gravidanza.

Se una cattiva legge permette, attraverso l'obiezione, di calpestare i diritti individuali, anche le/i cittadine/i hanno diritto di sapere chi sono coloro che le/i curano e di scegliere da chi farsi curare: che fiducia si può avere in quel/la ginecologo/a che costringe a inutili sofferenze in nome delle proprie convinzioni morali, pensando di aver dei diritti sul corpo dell'altra?

Crediamo sia arrivato il momento non solo di rivendicare dei diritti ma anche di praticarli.

"Obiettiamo gli obiettori" significa che esercitiamo il diritto di scegliere da chi farci curare, pretendendo un rapporto di fiducia, trasparenza e assunzione di responsabilità con la persona a cui affidiamo la nostra salute. Significa, quindi, pretendere dalle Asl, dai Consultori e dagli Ospedali l'elenco del personale medico-sanitario che pratica l'obiezione di coscienza. Alle donne che intendono difendere e affermare il diritto all'autodeterminazione proponiamo di:

costituirci come soggetti politici che esigono la pubblicizzazione e l'affissione pubblica negli ospedali e nei consultori delle liste del personale sanitario che fa obiezione;

cominciare a raccogliere città per città, ospedale per ospedale, consultorio per consultorio tutte le informazioni che già si hanno, facendo una prima lista dei nominativi che si posseggono

promuovere il boicottaggio in toto di tutti i reparti e di tutte le prestazioni (analisi del sangue, visite, ecc) degli ospedali in cui ci sono più obiettori;

creare un sito dedicato a questo dove raccogliere informazioni.

Sappiamo bene che in nome di "sacri principi" vengono compiuti i più grandi crimini della storia, la violazione dei più elementari diritti umani. Hannah Arendt ci ha insegnato che "Il male appare banale e proprio per questo ancora più terribile: perché i suoi più o meno consapevoli servitori, altro non sono che dei piccoli, grigi burocrati, simili in tutto e per tutto al nostro vicino di casa".

Difendere la nostra autodeterminazione dai "burocrati del male" significa diventare protagoniste nell'esercizio e la difesa dei nostri diritti. Smantellare il sistema che si è creato intorno all'obiezione di coscienza, significa smantellare un sistema che alimenta e legittima gran parte degli attacchi contro l'autodeterminazione dei nostri corpi e delle nostre vite. Sta a noi donne determinare un grande risveglio prendendo coscienza della vastità dell'abuso subito e impedire che si ripeta, rimpadronendoci di un sapere e di pratiche che ci mettano in grado di opporci agli abusi e di chiederne conto.

http://incidenze.blogspot.com///

Roberto Vecchioni:Sogna ragazzo sogna

Sogna, ragazzo sogna

(Vecchioni)
E ti diranno parole 
rosse come il sangue, nere come la notte
ma non è vero, ragazzo,
che la ragione sta sempre col più forte;
io conosco poeti
che spostano i fiumi con il pensiero, 
e naviganti infiniti 
che sanno parlare con il cielo.

Chiudi gli occhi, ragazzo, 
e credi solo a quel che vedi dentro 
stringi i pugni, ragazzo,
non lasciargliela vinta neanche un momento
copri l'amore, ragazzo,
ma non nasconderlo sotto il mantello;
a volte passa qualcuno,
a volte c'è qualcuno che deve vederlo.

Sogna, ragazzo, sogna
quando sale il vento nelle vie del cuore,
quando un uomo vive per le sue parole
o non vive più.

Sogna, ragazzo, sogna,
non lassciarlo solo contro questo mondo,
non lasciarlo andare, sogna fino in fondo,
fallo pure tu!

Sogna, ragazzo, sogna 
quando cala il vento ma non è finita,
quando muore un uomo per la stessa vita
che sognavi tu.

Sogna, ragazzo, sogna,
non cambiare un verso della tua canzone,
non lasciare un treno fermo alla stazione, 
non fermarti tu!

Lasciali dire che al mondo
quelli come te perderanno sempre,
perché hai già vinto, lo giuro,
e non ti possono fare più niente.
Passa ogni tanto la mano
su un viso di donna, passaci le dita;
nessun regno è più grande
di questa piccola cosa che è la vita.

E la vita è così forte
che attraversa i muri senza farsi vedere;
la vita è così vera
che sembra impossibile doverla lasciare;
la vita è così grande
che "quando sarai sul punto di morire, 
pianterai un ulivo, 
convinto ancora di vederlo fiorire".

Sogna, ragazzo sogna, 
quando lei si volta, quando lei non torna,
quando il solo passo che fermava il cuore
non lo senti più.

Sogna, ragazzo, sogna, 
passeranno i giorni, passerrà l'amore,
passeran le notti, finirà il dolore,
sarai sempre tu ...

Sogna, ragazzo sogna,
piccolo ragazzo nella mia memoria,
tante volte tanti dentro questa storia:
non vi conto più.

Sogna, ragazzo, sogna,
ti ho lasciato un foglio sulla scrivania, 
manca solo un verso a quella poesia,
puoi finirla tu.

mercoledì, febbraio 20, 2008

CANZONENOZNAC

CANZONENOZNAC(Vecchioni)
Il leader della parte scuradietro
una barba quasi nera diceva cose alla sua gente
a voce bassa come sempre
e ricordava cose anticheproibite
ma pur sempre vive
come il martini con le olive
dal millenovecentottantaanno di grazia e di alleanza
felice e immobile la gente viveva solo del presente
ma lui a quei pochi che riunivacome una nenia ripeteva
quel suo programma che chiedeva
Fosse permesso ricordare
fosse permesso ricordare
poi ricordò che era vietato
nel mondo nuovo anche il passato
Il leader della parte chiara con quella cicatrice amara
sul mento a forma di radice gridava: "Abbasso questa pace"
Coi pochi giovani insultavala polizia che costringeva
soltando ad essere felici
ed abbatteva e rifaceva palazzi d'arte e di culturae
delle bibite e del niente sì, ma soltanto con la mente
e all'occorrenza le prendeva
davanti ai giudici abiuravama appena uscito risognava
Fosse possibile cambiare fosse possibile sperare
ma la speranza era un difetto nel mondo ormai così perfetto
E il leader con la cicatrice credeva l'altro più felice
e l'altro quello con la barba di lui diceva : "E' pieno d'erba"
Si sospettavano a vicenda di fare solamente scena
d'essere schiavi del sistema e l'uno l'altro beffeggiavae l'altro
l'uno ricambiava pur descrivendo alla rinfusa
due volti di una stessa accusa
che era impossibile cambiare tornare indietro, andare avanti
avere voglia di sbagliare
Come ad esempio ricordare come ad esempio ricordare
questo ricordo era un difetto nel mondo ormai così perfetto
né si poteva più cambiare
né si poteva più sperare
questa speranza era un difetto nel mondo ormai così perfetto
E il leader della parte chiarapianse di rabbia quella sera
seduto sopra la sua vita perduta come una partita
ma il servofreno dentro il cuore che scatta al minimo segnale
gli eliminò tutto il dolore
e il leader della parte scura contando i passi e la paura
si avvicinò alle parti estreme dove correva un giorno il fiume
ricostruendo da un declivio l'ultima chiesa un vecchio bivio
l'acqua e l'amore che non c'era
Si sentì stanco e in quel momento
tolse la barba e sopra il mento apparve a forma di radice
quella sua vecchia cicatrice

50 anni fa' la chiusura dei casini

20 febbraio 1958 50 anni fa' la
chiusura dei casini

Oggi cade il cinquantenario della
chiusura dei casini o case chiuse,
me lo rammenta un simpatico articolo
del Resto del Carlino Bologna,oggi
non ho trovato il Manifesto e al bar
si legge quello che c'è.Nell'articolo
un'anonimo puttaniere di allora
ricorda con nostalgia le case di
tolleranza ed i vari personaggi
femminili dalle tenutarie alle
ragazze dai nomi più o meno esotici,i
vari tipi di bordelli,da quelli più a
buon mercato a quelli più signorili,
un'inno alla memoria della propria
gioventù e della propria
virilità.Insomma un po' di ricordi
polverosi ma simpaticamente
felliniani.

domenica, febbraio 17, 2008

Te recuerdo Amanda

Te recuerdo Amanda
la calle mojada
corriendo a la fábrica
donde trabajaba Manuel.

La sonrisa ancha
la lluvia en el pelo
no importaba nada
ibas a encontrarte con él
con él, con él, con él
son cinco minutos
la vida es eterna
en cinco minutos
suena la sirena
de vuelta al trabajo
y tu caminando
lo iluminas todo
los cinco minutos
te hacen florecer.

Te recuerdo Amanda
la calle mojada
corriendo a la fabrica
donde trabajaba Manuel.
La sonrisa ancha
la lluvia en el pelo
no importaba nada
ibas a encontrarte con él
con él, con él, con él

que partió a la sierra
que nunca hizo daño
que partió a la sierra
y en cinco minutos
quedó destrozado
suena la sirena
de vuelta al trabajo
muchos no volvieron
tampoco Manuel.

Te recuerdo Amanda
la calle mojada
corriendo a la fábrica
donde trabajaba Manuel.

Victor Jara

Ti ricordo, Amanda, nella strada bagnata

mentre correvi alla fabbrica dove lavorava Manuel.

Col tuo largo sorriso, della pioggia nei capelli non t'importava, correvi incontro a lui.

Solo 5 minuti, passa una vita eterna in 5 minuti,

suona la sirena, di nuovo al lavoro,

e tu camminando, illumini la strada, quei 5 minuti ti hanno fatto fiorire.

Ti ricordo, Amanda, nella strada bagnata,

che correvi alla fabbrica dove lavorava Manuel.

Col tuo largo sorriso, la pioggia nei capelli... Non t'importava niente

correvi incontro a lui, a lui, a lui.

Che parti per la guerra, che non fece male a nessuno, che parti per la guerra e in 5 minuti fu trucidato...

Suona la sirena, di nuovo al lavoro. Molti non tornarono, come Manuel.

Ti ricordo, amanda, nella strada bagnata, che correvi alla fabbrica dove lavorava Manuel.

Ti ricordo, Amanda....

L'ultimo tuffo di Ferrara nel suo mare preferito.


C'è chi ama tuffarsi nelle azzurre acque dei nostri mari ,chi,potendo, in quelle esotiche dei mari Maldiviani ma c'è anche chi insiste a tuffarsi in un mare di merda,del resto tutta la sua vita dimostra che il ciccione per gallegiare ha bisogno di muovere grandi onde dei maleodoranti liquidi!

venerdì, febbraio 15, 2008

Col tempo sai

Col tempo sai

Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
non ricordi più il viso
non ricordi la voce
quando il cuore ormai tace
a che serve cercare ti lasci andare
e forse è meglio così
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
l'altro che adoravi che cercavi nel buio
l'altro che indovinavi in un batter di ciglia
tra le frasi e le righe e il fondotinta
di promesse agghindate per uscire a ballare
col tempo sai tutto scompare.
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
ogni cosa appassisce io mi scopro a frugare
in vetrine di morte quando il sabato sera
la tenerezza rimane senza compagnia.
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
l'altro a cui tu credevi anche a un colpo di tosse
l'altro che ricoprivi di gioielli e di vento
ed avresti impegnato anche l'anima al monte
per cui ti trascinavi alla pari di un cane
Col tempo sai tutto va bene.
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
non ricordi più il fuoco
non ricordi le voci della gente da poco
e il loro sussurrare
non ritardare copriti col freddo che fa.
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
e ti senti il biancore di un cavallo sfiancato
in un letto straniero ti senti gelato
solitario ma in fondo in pace col mondo
e ti senti tradito dagli anni perduti
allora tu col tempo sai non ami più.
http://it.youtube.com/watch?v=leP7AhdiTMM

Avec le temps

Léo Ferré

Key: Em Bm Cm C#m Dm D#m Em Fm F#m Gm G#m Am A#m Bm


Avec le temps...
Avec le temps, va, tout s'en va
On oublie le visage et l'on oublie la voix
Le c?ur, quand ça bat plus, c'est pas la peine d'aller
Chercher plus loin, faut laisser faire et c'est très bien
Avec le temps...
Avec le temps, va, tout s'en va
L'autre qu'on adorait, qu'on cherchait sous la pluie
L'autre qu'on devinait au détour d'un regard
Entre les mots, entre les lignes et sous le fard
D?un serment maquillé qui s'en va faire sa nuit
Avec le temps tout s'évanouit
Avec le temps...
Avec le temps, va, tout s'en va
Mêm' les plus chouett's souv'nirs ça t'as un' de ces gueules
À la gal'rie j'farfouille dans les rayons d'la mort
Le samedi soir quand la tendresse s'en va tout' seule
Avec le temps...
Avec le temps, va, tout s'en va
L?autre à qui l'on croyait pour un rhume, pour un rien
L?autre à qui l'on donnait du vent et des bijoux
Pour qui l'on eût vendu son âme pour quelques sous
Devant quoi l'on s'traînait comme traînent les chiens
Avec le temps, va, tout va bien
Avec le temps...
Avec le temps, va, tout s'en va
On oublie les passions et l'on oublie les voix
Qui vous disaient tout bas les mots des pauvres gens
Ne rentre pas trop tard, surtout ne prends pas froid
Avec le temps...
Avec le temps, va, tout s'en va
Et l'on se sent blanchi comme un cheval fourbu
Et l'on se sent glacé dans un lit de hasard
Et l'on se sent tout seul peut-être mais peinard
Et l'on se sent floué par les années perdues- alors vraiment
Avec le temps on n'aime plus
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Leo Ferrè---------------------------------------------------------------

Attenzione


Attenzione io so che questa casa aperta a tutti è sempre piena di compagni,
i fiori che dipinge la tua mano sono belli e tanto colorati.
Però ci si affeziona anche alla propria fantasia alla propria confusione al proprio essere persi in mezzo al mare,
e le vele e le reti e le prigioni sono calde e danno sicurezza proprio come dei santi incorniciati.
Attenzione che non ci si risvegli una mattina con qualche cosa da salvare.

Attenzione non è vero che son morte le sirene che le navi vanno avanti,
Attenzione trasformatevi in ragni se solamente avete voglia di scappare,
Attenzione che non ci ritroviamo con la testa di un serpente incapace di strisciare,
tra i fori ancora aperti di un'idea.
Attenzione a non lasciarsi per la strada i gesti le parole necessarie per parlare
Attenzione a non svegliarsi una mattina senza la voglia di cambiare.

Attenzione lo so che il mantello di quel vecchio partigiano è sempre in prima fila lì sull'attaccapanni,
e poi che la pazienza è una virtù e che il sole nascerà con l'acqua e con la neve di chissà tra quanti anni,
Attenzione lo so che il fucile è lì nascosto in quel libro di racconti,
però che non diventino ricordi o fantasie, che non sia caricato solamente a sogni.
Attenzione che non ci troviamo una mattina per le strade,
a raccontarci le nostre storie di bambini nati morti
e magari, magari anche con soddisfazione.
Attenzione che non ci ritroviamo tra le mani la paura calda immensa e vera dentro il corpo nella testa,
tra le mani la paura calda immensa e vera della rivoluzione.

Claudio Lolli

Tempo perso




Sulla porta dell'officina
d'improvviso si ferma l'operaio
la bella giornata l'ha tirato per la giacca
e non appena volta lo sguardo
per osservare il sole
tutto rosso tutto tondo
sorridente nel suo cielo di piombo
fa l'occhiolino
familiarmente
Dimmi dunque compagno Sole
davvero non ti sembra
che sia un po' da coglione
regalare una giornata come questa
ad un padrone

Jacques Prevert -

Un altro proiettile "deviato"

Riporto dalla Stampa

Il proiettile che ha ucciso Sandri è stato deviato

Sandri, il tifoso ucciso nell’area di
servizio di Badia al Pino
Secondo le analisi il proiettile
avrebbe colpito la rete
dell'autostrada. Ma il legale della famiglia replica: «E' stato dimostrato il contrario»AREZZOIl proiettile che ha ucciso Gabriele
Sandri sarebbe stato deviato: queste
le conclusioni a cui è giunta la
perizia balistica depositata oggi
presso la Procura di Arezzo, secondo
uno dei legali dell’agente Luigi
Spaccarotella, l’avvocato Francesco
Molino. «Le conclusioni della perizia
- ha spiegato - dicono che c’è stata
una deviazione. Adesso leggerò
attentamente il documento, ed il 27
febbraio il mio cliente sarà
interrogato dal magistrato».
Immediata la replica della famiglia
del tifoso ucciso: «È stato
dimostrato che il proiettile esploso
dall’agente che uccise Gabriele
Sandri, non impattò sulla rete di
divisione e che non venne deviato»
dice il legale della famiglia,
l’avvocato Michele Monaco. «Non ho
letto la perizia - spiega l’avvocato
Monaco - e lo farò probabilmente
lunedì. Mi riservo quindi di prendere
visione del documento prima di
esprimere un parere».

Ricordando Carlo e tutti i compagni morti.

domenica, febbraio 03, 2008

E'morto Marcial Maciel Degollado


Sì è spento a 87 anni in un ospedale di Houston padre Marcial Maciel Degollado, il fondatore dei Legionari di Cristo, un piccolo impero del cattolicesimo oltranzista sparso in 20 paesi. Accusato di pedofilia dalle sue vittime diventate adulte, era stato sospeso. Silenzio in Vaticano.....

L'ultima volta che l'alto prelato aveva fatto notizia era stato nel maggio 2006 per la sospensione a divinis impostagli da papa Ratzinger. Si chiudeva così un processo cominciato nel 1956 e durato mezzo secolo, in cui il religioso era accusato di aver commesso abusi sessuali su bambini e adolescenti affidati alla sua tutela in un arco di più di trent'anni.

Tratto da:http://www.fisicamente.net/portale/modules/news2/article.php?storyid=19

L'Italia del Rifiuto, l'italia dei rifiuti.


Quando si parla di immondizia,non so' perchè,non mi viene in mente Napoli e dintorni con i suoi problemi,ma un'altra IMMONDIZIA che ha invaso l'Italia con i suoi miasmi,con il suo lezzo putrscente:politici mafiosi,collusi,condannati,cattolici conservatorie e reazionari,papi medievali che
influenzano profondamente questo nostro povero stato "laico",traditori prezzolati di vario genere ........