sabato, aprile 28, 2007

Toghe Rosse assolvono berlusconi


Ebbene si anche berlusconi può essere innocente,lo so' che può parere strano ma dopo essere stato applaudito all'Ultimo Congresso dei fu DS,l'assoluzione per non aver commesso il fatto, attendiamo con rispettoso raccoglimento la richiesta della sua beatificazione.

Da un ricordo d'infanzia di mio padre:mio nonno'in un'antica Sardegna che non esiste più,incontrò mio padre a zonzo per il paese e nonstante mio padre si giustificasee dicendo che la la scuola era chiusa fu riaccompagnato a casa a calcioni nel sedere.Quando mio nonno imparò che la scuola era realmente chiusa rivolgendosi a mio padre disse che le pedate erano per tutte le volte che non l'aveva beccato in giro quando la scuola era aperta.Chi vuole intendere intenda!

martedì, aprile 24, 2007

25 Aprile2007,la Resistenza non è ancora finita



Prefazione a:AA. VV., La prima volta che ho visto i fascisti.

............- Ah, ma continuate a occuparvi di cose di sessant'anni fa, quando passerà questo passato di ideologie, quando lascerete vivere in pace questa nazione?Al contrario, noi ci occupiamo del presente. Dell'assalto alla costituzione formale per portare a termine l'arrembaggio a quella materiale, ai diritti civili e collettivi, all'eredità positiva di lotte sociali e sindacali che l'antifascismo l'avevano nella carne e nei nervi. Negli ultimi trent'anni si è andato creando e imponendo un nuovo senso comune "anti-antifascista", nutrito di banalizzazioni, minimizzazioni, luoghi comuni, riscritture storiche, clichés reiterati prima in nicchie di discorso e poi sul piano generale. E' in corso una riabilitazione del fascismo che va oltre la contingenza, oltre l'immediata attualità, oltre la sopravvivenza di questa o quella compagine di governo. E' un'operazione partita molto prima di B********, e proseguirà anche dopo. Certo, solo nel periodo 2001-2005 la RAI poteva mandare in onda la cerimonia di consegna del premio Almirante. Solo un governo come quello di B******** poteva pensare di tagliare i fondi all'ANPI in vista del Sessantennale della Liberazione e, al contempo, proporre la pensione di guerra a repubblichini e reduci italiani delle SS. Solo B******** poteva equiparare il confino degli antifascisti a una "villeggiatura". Solo nel clima posteriore allo "sdoganamento" del neofascismo si potevano definire "incidente di percorso" le leggi razziali del '38, e arrivare a dire che "Almirante salvava gli ebrei". Solo l'ansia revanscista degli "sdoganati" poteva intitolare vie e piazze di diverse città a gerarchi e capimanipolo. Solo nel paesaggio mediale deturpato dagli ecomostri di sottogoverno potevano affacciarsi sceneggiati televisivi in cui il nazifascismo scompare del tutto lasciando il posto a generici "italiani".Tuttavia, questo non è che l'apice di un processo iniziato fin dal Dopoguerra, movimento che prima di confluire nel grande fiume democristiano ebbe come prima, rudimentale espressione politica l'Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini, dopodiché prese forma su certi rotocalchi popolari a larghissima tiratura, pregni di languori monarchici e nostalgia piccolo-borghese, laboratori ideologici di un'Italietta che presto si sarebbe definita "maggioranza silenziosa", ostile al movimento operaio, al conflitto, al pluralismo, al "culturame" (celebre neologismo scelbiano), alla stessa Costituzione. Una parte d'Italia mai stata antifascista, che consumava le opere di divulgazione pseudo-storica di autori come Montanelli, Cervi, Gervaso, Petacco, e pian piano creava mito revanscista sulle foibe, sull'esodo istriano-dalmata, sui regolamenti di conti dell'immediato Dopoguerra, in attesa di tornare a esprimersi senza pudori né ipocrisie, fuori dal ghetto del neofascismo (chi c'era rimasto) e fuori dalla - mai accettata - cultura della mediazione, dalla gabbia di ferro dei linguaggi "dorotei", "morotei", delle "convergenze parallele" etc. Insomma, siamo molto oltre il "revisionismo storico", di fronte a un'operazione ideologica a vasto raggio, pluridecennale, vero e proprio "rastrellamento del pensiero". Questa non è stata soltanto la lunga premessa culturale alla situazione che stiamo vivendo, bensì la sua base strutturale, il reale presupposto di tutta la propaganda a seguire. I partigiani? Tutti comunisti pronti all'insurrezione, e tutti assassini. Nel '45 hanno preso il potere e lo hanno mantenuto fino alla rivoluzione democratica del 2001, quando B******** e i suoi alleati han vinto le elezioni, con l'intento di cambiare la Costituzione "bolscevica" ("che limita la libertà d'impresa", ipse dixit). Quest'offensiva non cesserà con l'inevitabile caduta di B*******. Peccheremmo di "autonomia del politico" se lo credessimo. Il blocco socio-culturale che ha mandato al potere questi impiastri continuerà a lottare con la forza di stereotipi e tormentoni. Purtroppo, nemmeno i "nostri" ambienti (chiamiamoli "radicali", "di movimento", "di sinistra", you-name-it) sono impermeabili alle riscritture e banalizzazioni della storia: l'ideologia di cui sopra si fa strada anche tramite la condanna retroattiva e indiscriminata di ogni uso della forza. Da questo punto di vista, nel movimento c'è un grande banco di pesci pronto ad abboccare su questioni come le foibe etc. etc. Nella notte in cui tutti i combattenti sono vacche e tutte le vacche sono nere, un attore d'avanspettacolo qualunquistico, fresco reduce dei "fasti" d'uno sceneggiato televisivo cripto-fascista, può essere invitato al congresso di un partito della sinistra a leggere lettere dei condannati a morte della Resistenza. Accostamento osceno, ma tout se tient, e tutto fa brodazza."In Italia più ancora che altrove, un'idea penitenziale del Novecento ha espunto dal discorso pubblico sul secolo scorso ogni considerazione valoriale, facendo tutto rientrare dentro il buco nero della nozione di carneficina [...] Per una sorta di malintesa ricompensa postuma, i più vari profili di morti ammazzati del Novecento... sono stati riuniti in un unico, smisurato, pletorico limbo di vittime: milioni di uomini e di donne colpevoli soltanto del peccato originale di essere nati in un secolo di ferro" (Sergio Luzzatto, La crisi dell'antifascismo, Einaudi, Torino 2004).
Wu Ming, 24 aprile 2005

venerdì, aprile 20, 2007

Buona fortuna, compagni.


Io non rinuncio,io non mi arrendo.Perchè io ci credo ancora,nonostante tutto.Io non voglio svendere la mia coscienza di compagno comunista,socialista,anarchico,trotzchista,ribelle, rivoluzionario e democratico.Io,noi,saremo sempre Compagni,con tutti i nostri errori alle spalle ma con sempre il nostro sogno di un mondo migliore davanti a noi,nessuno ci ha mai regalato nulla quello che siamo,è solo il frutto delle nostre lotte.Non so' se se riusciremo,come spero,a creare una Nuova Sinistra Unita in cui possano fondersi tutte le anime e le esigenze dei Compagni ,ma se ciò dovesse accadere io penso che il nostro peso sarà certamente importante per la guida del nostro paese.

mercoledì, aprile 04, 2007

Oggi i Dico, domani incesto e pedofilia


«Oggi i Dico, domani incesto e pedofilia»da La padania:http://www.lapadania.com/PadaniaOnLine/Articolo.aspx?pDesc=75852,1,1
Il titolo di questo articolo sul giornale leghista la padania mi ha spinto a fare una piccola ricerca su Google,dopo 5 minuti avevo la
nausea, come al solito il bue da' del cornuto all'asino.
Elenco dei preti pedofili in USA:
http://app.bishop-accountability.org/member/index.jspDa:
http://www.ildialogo.org/Ratzinger/pedofiliachiese.htm
Scandalo in Brasile, i diari dei preti pedofili da:http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/11_Novembre/21/preti.shtm
Padre Fedele, “le accuse della suora sono credibili”
Il francescano accusato di violenza sessuale torna agli arresti domiciliari
Cesenatico, chiesto il rinvio a giudizio per il prete pedofilo
http://www.romagnaoggi.it/showarticle.php?articleID=200904§ion=news/Prima%20pagina&storico=tutti
CESENATICO - Il pm Fabio Di Vizio ha chiesto il rinvio a giudizio per don Giuseppe Giacomoni, il sacerdote di Cesenatico arrestato lo
scorso 10 ottobre dagli agenti della Squadra Mobile di Forlì con l’accusa di pedofilia e sfruttamento della prostituzione. Il sacerdote si
trova agli arresti domiciliari dopo essere finito in carcere anche per inquinamento di prove......
Conduttore TV: sono stato vittima di abusi sessuali da parte di un prete cattolicoDa CNN:http://www.ildialogo.org/Ratzinger/pretipedofili/pedofiliacnn15032007.pdf Pedofilia clericaleIl 14 marzo 2002 il Vaticano ha rimosso dalla diocesi di Palm Beach, in Florida, il vescovo Anthony J. O’Connell, per comprovati abusi
sessuali su giovani seminaristi. Stessa sorte tocca il vescovo di Poznan, in Polonia, anche lui per molestie su una dozzina di alunni di
seminario. Questo caso segue centinaia di altri (fra cui Anthony Bevilacqua di Philadelphia, Egan di New York, il cardinale Bernard Law e
John J. Geoghan entrambi di Boston e Jean Di Falco, vescovo di Parigi) e sembra tanto più scottante perché il vescovo sotto tiro, Juliusz
Paetz, in precedenza lavorava in Vaticano nella Camera pontificia, a stretto contatto con Giovanni Paolo II. Il giudice rotale Antoni
Stankiewicz, ha raccolto un nutrito dossier di accuse, che correvano da tempo per bocca della psichiatra Wanda Poltawska, amica d’infanzia
del Papa e molto critica sui tentativi della Chiesa di insabbiare il tutto.Da:http://www.consapevolezza.it/notizie/apr-giu-2002/informatore_irriverente_2.asp
E se volete continuare :http://www.google.it/search?hl=it&q=preti+e+pedofilia&meta=