venerdì, dicembre 25, 2009

Un mondo d'amore!



Benedetto XVI dopo la aggressionedi una psicolabile:
«Rinunciamo alla violenza, e usiamo solo le armi della verità e dell'amore»

Berlusconi: «Dopo l'aggressione di uno psicolabile a Piazza Duomo
clima cambiato, ora c'è più amore»

Ci manca solo una pedata in culo a Bersani per costruire "un'amorevole" italia!

martedì, dicembre 15, 2009

Fredda/Mente

Tutti d'accordo che il gesto è deprecabile,assurdo,anche se eseguito da uno psicolabile.
Bene chiarito che,nonstante l'avversario mi stia particolarmente antipatico,sono rimasto,umanamente,colpito dalla violenza delle immagini,come penso tutti gli italiani,non ho gioito del dolore del mio avversario politico anzi mi hanno dato una forte sofferenza.
Passiamo all'oggi:la destra,ovviamente,cavalca la situazione a suo vantaggio,le proposte dei suoi ministri mi sembra chiariscono benissimo le vere intenzioni di questo governo, inasprimento delle leggi sulla possibilità di esprimere dissenso sia nelle piazze che in rete,crimanilizzazione delle opposizioni e della sua stampa come mandanti morali dell'insano gesto e via di seguito.Queste persone irrispettose praticamente di tutto ciò che noi amiamo nella democrazia , propense a un governo autoritario
che imbavagli tutti i dissensi,gente che da 15 anni offende pesantemente sia le opposizioni che le più alte cariche istituzionali se non si piegano ai loro interessi più o meno personali sembra non aspettassero altro che un gesto eclatante di violenza per poter ancora di più chiudere gli spazi democratici nel nostro paese.Parlano di gesto terroristico......ma questa gente dove cavolo era quando il terrorismo di vari colori,quello vero, faceva almeno un morto al giorno,quando le piazze contestavano non con offese più o meno pesanti ma con spranghe e molotov se non di peggio,non so' loro ma io allora c'ero nelle piazze respiravo violenza tutti i giorni io ricordo e mi pare proprio che questa gentaglia voglia,speri, proprio che si ritorni a quei tempi per poter portare a termine il loro progetto.Bene oggi io odio la violenza, anche quella verbale, che ha portato a questa situazione perchè qui non si tratta più di duro scontro verbale,normale nella politica democratica,
ma qui' siamo ad una deriva autoritaria conclamata.Ora io spero che tutti vengano a più miti consigli, si possa tornare ad un sano confronto politico dove gli opposti schieramenti si scontrino,anche duramente,ma si rispettinino e rispettino le istituzioni democratiche,vi ricordate della DC e del PCI,perchè la"gente" ha bisogno di governi che la aiutino ad avere un lavoro,una istruzione decente,una sanità che fuzioni,una legge che garantisca tutti e non solo i potenti deve poter vivere con un minimo di tranquillità,per finire la propria vita lavorativa con una pensione che le permetta di vivere dignitosamente: chiedo troppo,sono un sognatore,un comunista?
Eppure tutto ciò dovrebbe essere il minimo garantito da una buona democrazia.

domenica, dicembre 13, 2009

Grandi uomini grandi attentati,piccoli uomini piccolo attentati

Non c'è niente da fare non riesce ad essere un grande neppure negli attentati.
Ricordiamo tutti che la storia è piena di statisti,capi di stato,presidenti,dittatori,Papi(la maiuscola non è un caso) passati alla storia anche per aver subito attentati a volte riusciti a volte,purtroppo,non riusciti.Di loro molti ricordano i nomi e quelli dei loro attentatori e persino se l'attentato venne eseguito con una pistola,un coltello,una bomba,un fucile,ma come si fa' a passare alla storia per aver subito un"attentato terroristico"(ma bossi si rende conto di quello che dice?)per essere stato colpito da un souvenir!

Ps:è comunque una brutta cosa vedere un uomo sanguinare sopratutto se anziano.

venerdì, dicembre 11, 2009

12 Dicembre 1969 La strage è di stato.

La minaccia Spatuzza:fantacomplottando!


Essere diffidenti è un peccato ma molte volte si ha ragione.Andreotti

Le dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza sono state smentite stamane dai boss mafiosi Filippo Graviano e Cosimo Lo Nigro di fronte ai giudici della Corte d'appello di Palermo chiamati a pronunciarsi sulla sentenza di condanna a 9 anni per associazione mafiosa comminata nel 2004 al senatore del Pdl Marcello Dell'Utri. da Repubblica
"In pratica Filippo Graviano e Cosimo Lo Nigro negano tutto ciò che era stato affermato da Spatuzza con grande gioia di Dell'Utri&B.Volendo essere un po' complottisti sembra che Spatuzza sia stato usato come minaccia del tipo...volendo potremmo affermare che tutto ciò che dice il pentito è vero ma se ne può parlare,ci si può mettere d'accordo,insomma una mano lava l'altra e tutte 2 lavano le fedine penali.
"Il senatore Pdl Marcello Dell'Utri, imputato al processo d'appello dopo la condanna di primo grado, ha pronunciato parole di stima per Filippo Graviano, definendolo "un vero pentito, cioè una persona che sa di dover espiare e vuole espiare le proprie colpe. Mi sembra una persona seria''. Mentre il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che insieme a Dell'Utri era stato chiamato in causa da Spatuzza come 'referente' della mafia a Palermo, ha ironizzato sulle aspettative che hanno preceduto la deposizione odierna: "Ma qui siamo alle comiche, ma come si fa!". E, di seguito, ha chiesto ai giornalisti: "Che vi aspettavate? Sono tutte chiacchiere, tutte falsità''da Repubblica
Insomma sembra quasi che il complotto,sempre viaggiando con la fantasia,sia stato ordito non dai "magistrati toghe rosse,giustizialisti&C"ma dai mafiosi stessi per pararsi,usando un francesismo,un po' il culo.

domenica, dicembre 06, 2009

lunedì, novembre 16, 2009

E voilà...come per magia riappare il terrorismo.


Aria di crisi di governo?Di caduta del governo?Lezioni anticipate?I ministri dell'ordine(sic) ci avvertono di una possibile riapparire del terrorismo nostrano e udite udite legami tra questi brigatisti atei e comunisti e le cellule degli ipercredenti gruppi islamisti.Sentite puzza di bruciato?Pure io.Non sono un complottista per mia forma mentis ma quando le poltrone cominciano a scivolare da sotto il culo,non essendo il culo ne' di destra nè di sinistra,perlomeno quello che occupa le poltrone del potere,si può assistere a governi dove opposizione e governo, per il bene e la sicurezza nazionale,si uniscono e sfornano leggi speciali,caccia alle streghe e quant'altro mantenga le sudette poltrone ben incollate sotto i sudetti culi.Spero di sbagliare ma mi sa' che ci aspettino tempi,come dire,esplosivi.


Br, volantino con minacce ai giornalisti
inviato a Rai, Mediaset, l'Unità e Il giornale.........

"Siamo di fronte a una situazione straordinaria che esige un'azione straordinaria" si legge nel documento giunto nelle redazioni milanesi e consegnato alla Digos. "Per questo, in ogni Regione, in ogni città, in ogni territorio, occorre un'opposizione dura, all'occorenza anche violenta, che colpisca capillarmente il regime".
Da:La Repubblica

giovedì, novembre 12, 2009

Ascanio Celestini La casa del ladro

La casa del ladro, a Gaetano Bresci


Così entro di nascosto come un ladro nella casa del ladro
Mi guardo intorno nella casa del ladro: è tutto rubato
Pure l'aria che adesso respiro con il fiato corto
è frutto di un furto.

Quando un ladro trova un ladro dentro casa non è mica contento
E difatti quel ladro mi vede e mi dice: "stai attento"
Lui mi dice: "guardami bene, io non sono ladro soltanto.
Io sono il padrone."

Non sappia l'occhio destro quel che guarda il sinistro
Taccia la bocca memore di quel che ha visto
Che io mi muovo adesso, prima che sia mattino
Nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino.

Ma io dico che suonare un sonaglio davanti un serpente
Io dico che pure il serpente, pure quello, si pente
E capisce che sputare veleno per tutta una vita
non è servito a niente.

Ma il padrone è una cosa diversa, è uno strano serpente
Il padrone è una cosa diversa, è una bestia curiosa
Lui comincia succhiando il latte da quando è bambino
Ma poi succhia ogni cosa.

Non sappia l'occhio destro quel che guarda il sinistro
Taccia la bocca memore di quel che ha visto
Che io mi muovo adesso, prima che sia mattino
Nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino.

E difatti alla fine il padrone è una specie di ladro
Solo che quando ruba il padrone non è mica reato
E anche quando che viene arrestato il suo alibi regge
Perchè lui è la Legge.

Così entro di nascosto come un ladro nella casa del ladro
E quel ladro mi dice che lui non è un ladro soltanto
Ma neanch'io sono un ladro gli dico e così mi avvicino.
Io sono un assassino.

E così sotto il cielo turchino c'è un padrone di meno.

Emanuele Filiberto di Savoia ha recentemente dichiarato che "L'Italia è un paese pronto per una monarchia costituzionale". In considerazione di questa dichiarazione del principe, volevamo dedicare questa canzone a Gaetano Bresci, tessitore, anarchico e uccisore di re.

Non sappia l'occhio destro quel che guarda il sinistro
Taccia la bocca memore di quel che ha visto
Che io mi muovo adesso, prima che sia mattino
Nessuno spia il mio passo sotto il cielo turchino

Ascanio Celestini

lunedì, novembre 09, 2009

Il comunismo è morto..viva il comunismo !


Noi comunisti senza comunismo,noi che eravamo in piazza nei giorni di Praga contro i tank russi
perchè credavamo già che un altro mondo di solidarietà e di egualianza fosse possibile.Noi,oggi non vogliamo festeggiare nulla con voi perchè per quel muro che abbiamo abbattuto voi ne avete costruiti altri mille,nei quartieri,nelle città,tra gli stati, dalle vostre coscienze avete rimosso persino
la pietà che il vostro dio dalla sua croce di morte vi aveva insegnato.Allora se il comunismo è morto,
viva il comunismo unica idea di eguaglianza e fratellanza che ancora resiste nelle coscienze di chi spera in un mondo nuovo.

domenica, ottobre 25, 2009

La Merda


La merda


Lei così tenera e pulita,
La base della nostra vita.
Lei che solleva dalle pene,
Lei che ci vuole tanto bene.
E tra ogni cosa, in fondo in fondo,
La più pacifica del mondo.
E tra ogni cosa, in fondo in fondo,
La più pacifica del mondo.

Il nome suo lo appiccichiamo
Al grande capo americano,
E a tutti i grandi mascalzoni
Che costruiscono cannoni.
Ma non è giusto, francamente,
Trattarla tanto indegnamente,
Ma non è giusto, francamente,
Trattarla tanto indegnamente.

Povera merda disgraziata,
Sempre svilita e disprezzata
Quando schifati ne parliamo
E il nome suo vituperiamo.
Mentre sappiamo che è innocente
E non ha colpa mai di niente,
Mentre sappiamo che è innocente
E non ha colpa mai di niente.

Non la si deve maltrattare,
Non la si deve confrontare
Con quegli squallidi drappelli
Che usano elmetti e manganelli.
E non si faccia mai la svista,
Di dire che è capitalista,
E non si faccia mai la svista
Di dire che è capitalista.

Sempre pazienti la aspettiamo
Ed ogni giorno la creiamo,
Mite, umilissima, garbata,
Utile, onesta e riservata.
Non la dovremmo tirar fuori
Per definir gli sfruttatori,
Non la dovremmo tirar fuori
Per definir gli sfruttatori.

Se per un po’ rifletterete
Onestamente converrete
Che perde presto consistenza
E ha una brevissima esistenza.
Mentre chi “merda” vien chiamato
Muore soltanto se ammazzato,
Mentre chi “merda” vien chiamato
Muore soltanto se ammazzato.

Anton Virgilio Savona

venerdì, ottobre 09, 2009

Federico Aicardi:la rumba del musicista farmacista

Nuova canzone di Federico "Fede" Aicardi cantautore bolognese, che di lavoro fa' il farmacista ma che di mestiere fa' il musicista, e nuova anche l'aria che si respira negli arrangiamenti e nelle atmosfere di questo suo nuovo brano musicale.Allora spaziamo con la memoria e la 
fantasia per capire bene perchè questa canzone ti mette addosso  quella triste allegria,che tutti conosciamo,per quei "dopo"in cui si inciampa nella vita.Siamo fuori dalle classiche atmosfere del cantautorato bolognese,qui l'aria che si respira è più internazionale,i ritmi, tutti latini,mi riportano alle "cantine"di Capossela e del Pat Garret di Bob Dylan ma nonostante ciò ritorna una gucciniana via Petroni e l'ombra di vecchie osterie ormai solo da narrare e perchè no quel disordine nella casa vuota tanto amato da Mogol/Battisti.Ed è proprio questo amalgamarsi di già,anche nostro, vissuto che fa' di questa canzone di Fede una novità nel panorama musicale non solo bolognese.
La versione parziale contenuta nel video è una prova di studio cantata da Roberto Costa che ne è anche l'arrangiatore,a presto la versione originala cantata da Fede. 

RUMBA DELLA RAMBLA


    LUCI DELL'ALBA IO NON SO PERCHE' TI PARLO
    CANI RANDAGI IN VIA PETRONI E UMORI DI BIRRA...
    E ALLA SPAGNOLA DELL' ERASMUS RACCONTI DI BOLOGNA
    E A UNA PERONI E A UNA CHITARRA S'AGGIUNGE UN NUOVO AMOR.

    CHE SBOCCIA TENERO E SPONTANEO COME UN FIORE
    CHE TI APPASSISCE IN MANO E PERDE OGNI SUO COLOR
    RICORDI OGNI CANZONE OGNI SORRISO NON C'E' NIENTE CHE E' DECISO
    NON VOGLIO PIU' MA IO RIPENSERO' AL TUO VISO

    CICA, TE GUSTA QUESTA RUMBA?
    L' HO FATTA DA ME, LA SUONO PER TE, CON CHITARRA FLAMENCA.
    GIRO IN UN'ALTRA RAMBLA
    NON E' VERO PERCHE' IO NON PENSAVO A TE
    MA NON LASCIARMI COSI

    PILE DI PIATTI BOTTIGLIE VUOTE NELLA CUCINA
    LA CASA E' VUOTA E PRIVA DELLA SUA REGINA
    NON C'E' NESSUNO IL DISORDINE MI CONSOLA
    E PIANGO E RIDO E MI DOMANDO SE SEI SOLA.

    E TI RIMPROVERO DI AVERMI AMATO FINO ALLA NOIA
    TU INVECE DI AVERE INARIDITO OGNI TUA GIOIA
    RICORDI DI QUEL GIORNO RITORNERANNO SEMPRE
    ANCHE QUEL BELGA CHE E' CON TE CREDO LO SENTA. 

    CICA, ¡NON SIAMO A BARCELLONA!
    SIAMO RIMASTI IN DUE SOTTO UN PORTICO BUIO DI BOLOGNA.
    MI SVEGLIO IN UN' ALTRA RAMBLA
    NON RICORDO SERRAT, POSSO FAR DALLA, SI',
    MA NON LASCIARMI COSI'.

    CICA, TE GUSTA QUESTA RUMBA?
    L' HO FATTA DA ME, LA SUONO PER TE, CON CHITARRA FLAMENCA.
    MI PERDO IN UN' ALTRA RAMBLA
    NON E' VERO PERCHE' IO NON PENSAVO A TE
    MA NON LASCIARMI COSI'.
   
    Federico Aicardi


Un simpatico post su Fede lo trovate quì:

http://franzblog2.wordpress.com/2009/09/28/il-cantautore/



giovedì, ottobre 08, 2009

Siete solo chiacchere e distintivo!

Sarà banale ma la prima scena che ho collegato alle "esternazioni" dell' unto dal signore alla notizia dell'incostituzionalità del lodo alfano è stata questa scena dal film" Il padrino".
Quando l'ho sentito dire" viva l'Italia,viva berlusconi" e noi(plurale maiestatis?)andiamo avanti ho capito che dopo aver toccato il fondo invece di risalire lui ha cominciato a scavare. 

mercoledì, ottobre 07, 2009

E mo il nano che fa senza il lodo alfano?


Io lo so' che probabilmente finirà tutto a tarallucci e vino ma un'attimo di sana soddisfazione democraticamente vendicativa mi sarà concesso o no?Dobbiamo aspettarci l'orda cornuta,nel senso di portatori di elmi cornuti,dei leghisti che uscendo dalle loro botteghe estenderanno il potere padano in tutta l'Italia a colpi di cotolette alla milanese,o un vero golpe in pure stile cileno guidato dal generalissimo la russa?Per ora GODIAM GODIAM GODIAMO!

martedì, settembre 22, 2009

Il tempo, con passo di lupo, ci ha rubato le nostre canzoni




Il tempo, con passo di lupo, ci ha rubato le nostre canzoni. Non erano tante: un pugno di versi, spesso rabbiosi e tristi, ironici e disperati, un'isola da difendere a voce nuda contro il gran mare lagnoso della "musica leggera" e dei megawatt elettronici sempre pronto a sommergerla. E non erano neppure tanto belle, ammettiamolo: forse il vaglio estetico più severo non ne salverebbe che un dieci, un cinque per cento. Ma erano nostre: dicevano le cose che noi volevamo dire, parlavano con la voce che noi volevamo sentire, cantavano la nostra speranza e la nostra giovinezza.
Poi, come sempre accade, "le cose" sono cambiate; sono cambiati i nomi, gli aggettivi, gli avverbi; sono cambiati i ruoli e le persone. Le bandiere più nobili si sono spiegazzate, afflosciate, sono cadute a terra; è caduto il "vento rosso" che le gonfiava. I nostri figli, i nostri nipoti, non ne vogliono più sapere, non le capiscono neppure: hanno altro per la testa, nelle orecchie, nelle cuffie - le considerano impossibili. Allora, vuol dire che tutto è perduto? Può darsi: ma quando tutto è perduto, come si suol dire, è anche la volta che tutto ricomincia, riprende significato e dimensione.
Queste nostre canzoni, a dire il vero, non ebbero mai un grande successo: stavano troppo fuori della norma di mercato. Come vogliamo chiamarle: magari le "everreds", le semprerosse? Lasciamole senza nome e dedichiamole anche a chi non le volle mai nemmeno ascoltare, o le osteggiò con durezza implacabile perché le sentiva "diverse". E infatti lo erano, diverse: non cercavano di vendersi al miglior offerente, ma (addirittura!) di cambiare la nostra vita e la faccia del mondo. E accaduto invece (anche questo è già stato detto) che la vita ha cambiato noi: ma forse, non tanto da impedirci di provare, voltandoci indietro, qualcosa come un vago rimorso.

Michele Straniero, Cento canti politici & sociali, Gammalibri, Milano 1984

sabato, settembre 19, 2009

mercoledì, settembre 16, 2009

Alice


Alice
Tom Waits

Fa un tempo da sogno
Agitavi la tua mazza curva
Sulle rive di un laghetto ghiacciato con una luna gelida
Ho visto un omicidio in un profilo di corvi
E le lacrime sul mio viso
e i pattini sul laghetto
scandiscono "Alice"

Svanisco nel tuo nome
Ma devi aspettarmi
Da qualche parte, oltre il mare
c'è il relitto di una nave
I tuoi capelli sono come erba di prato sulla corrente
e le gocce di pioggia sulla mia finestra
e il ghiaccio nel mio drink
Baby tutto quello a cui riesco a pensare è Alice

Rimetto le mani sull'orologio
Come fa l'oceano a cullare la barca?
Come fa il rasoio a trovare la mia gola?
Le uniche corde che mi tengono qui
sono legate intorno al pontile

E così un bacio segreto
porta pazzia e beatitudine
e penserò a questo
da morto nella mia tomba
mandami alla deriva e mi perdo laggiù
E devo essere pazzo
a pattinare sul tuo nome
e ricalcandolo due volte
cado tra il ghiaccio
di Alice

E così un bacio segreto
porta pazzia e beatitudine
e penserò a questo
da morto nella mia tomba
mandami alla deriva e mi perdo laggiù
E devo essere pazzo
a pattinare sul tuo nome
e ricalcandolo due volte
cado tra il ghiaccio
di Alice
C'è solo Alice

giovedì, settembre 10, 2009

Un giorno balleremo sulle loro tombe


Un giorno balleremo sulle loro tombe
un giorno canteremo la nostra libertà
un giorno rideremo di gioia
e balleremo
un giorno balleremo sulle loro tombe
un giorno canteremo la nostra libertà
un giorno rideremo di gioia
e balleremo

da "Nada como el sol"
ELLAS DANZAN SOLAS
Sting


Gli spot di Anno Zero



Da mail ricevuta riporto con piacere:

Cari amici, sono Michele Santoro e ho bisogno del vostro aiuto. Mancano pochi giorni alla partenza e la televisione continua a non informare il ...pubblico sulla data d'inizio di Annozero. Perciò vi chiedo di inviare a tutti i vostri amici e contatti su Internet gli spot che abbiamo preparato a questo scopo e che non vengono trasmessi.Qui trovate i nostri spot

Su Youtube:

Primo spot: http://www.youtube.com/watch?v=8e-HvwOhmjE

Secondo spot: http://www.youtube.com/watch?v=_kJRHdrLfWI

Su Rai.tv:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-616d28e5-f635-4e1f-a3d9-e153752d2e91.html?p=0

E come sempre il nostro sito

http://www.annozero.rai.it/

martedì, agosto 18, 2009

Se ne è andata anche Fernanda Pivano


Se ne andato un altro dei miei miti giovanili la "Nanda" è morta a 92 anni nella clinica dove era ricoverata.Che dire, è una grande perdita per tutta cultura e non solo.Una donna che aveva conosciuto praticamente tutti i grandi della letteratura americana del secolo scorso le traduzioni dei loro testi restano tuttora una pietra miliare.Pavese fu il suo insegnante e mentore poi Heminguay,Gregory Corso,Ferlinghetti,Kerouak,Allen Ginsberg ,Bob Dylan,la sua vita un'avventura vissuta praticamente fino agli ultimi mesi di vita.Io personalmente l'ho conosciuta alcuni anni orsono durante una serata musicale organizzata dal suo caro amico Federico Aicardi noto cantautore bolognese per cui ha curato,se non erro,anche il testo di una canzone. Ciao Nanda spero di rincontrarti ancora da qualche altra parte in un altro tempo dove magari potremo parlare
ancora di nuvole e pianure infinite.

lunedì, giugno 15, 2009

La croce uncinata


La croce uncinata
Pier Paolo Pasolini

Da molte notti, ogni notte,
passo sotto questo tempio, tardi,
nel silenzio dell'aria
del Tevere, tra rovine scomposte.
Non c'è più intorno nessuno, allo scirocco
che spira e cade, fioco tra le pietre:
forse ancora una donna, laggiù, e dietro
il bar di Ponte Garibaldi, due tre poveri
ladri, in cerca di dormire, chissà dove.

Ma qui, nessuno: passo veloce,
rotto da una notte tutta ansia e amore:
non ho più niente nel cuore
e non ho più sguardo negli occhi.
Eppure, quest'immagine, col passare delle notti,
si fa sempre più grande, più vicina:
ecco lo spigolo, liberty, contro la turchina
distesa del Tevere: ed ecco i poliziotti
che piantonano il tempio, tozzi e assorti.
Li vedo appena, coi loro cappotti
grigiastri, contro un albero secco,
contro i bui scorci del ghetto:
e colgo una breve luce, negli occhi
umiliati dal loro goffo sonno di giovinotti:
una accecata stanchezza che vede nemici
in ognuno, un veleno di dolori antichi,
un odio di servi: restano indietro,
soli come lo scirocco che vortica tra le pietre.

Una vergogna, triste come la notte
che regna su Roma, regna sul mondo.
Il cuore non vi resiste: risponde
con una lacrima, che subito ringhiotte.
Troppe lacrime, ancora non piante, lottano,
oltre questi umilianti quindici anni,
dentro le nostre dimentiche anime:
il dolore è ormai troppo simile al rancore,
neanche la sua purezza ci consola.

Troppe lacrime: a coloro che verranno
al mondo, per molto tempo ancora
questa vergogna farà arido il cuore.

Aprile 1960

domenica, giugno 14, 2009

Ciao Ivan

Apprendo dal TG3 che Ivan della Mea ci ha lasciato,se ne va un altro dei grandi della musica sociale e politica italiana che tanto hanno influenzato la canzone militante dagli anni 60 ad oggi.
Ciao Ivan ti terremo per sempre nel nostro rosso cuore.

Ringrazio per il video:http://www.youtube.com/user/maddalenarobin

lunedì, giugno 08, 2009

Non sono bastati 15 anni ........


No non sono bastati 15 anni di strisciante salivoso potere berlusconiano aiutato dalla voglia di distruggere la Sinistra da parte dagli ex dc e gli ex,ex,ex pci per annientarci.Non siamo nei 
parlamenti made in italy&europe ma siamo ancora vivi.Anzi nell'insieme,se fossimo assieme,le forze della SX tornerebbero,un po',a ricrescere.Pensiamoci,cari compagne/i,perchè la resistenza non è morta se fischia il vento del nord noi facciamogli riascoltare come "fischia il vento"quello con le scarpe rotte,quello degli ultimi,quello che fecero sentire i nostri padri,i nostri nonni alle brigate nere ed ai nazisti.UNITA' delle sinistre,dei movimenti,di tutto quel mondo che esiste alla sinistra del PD,lasciamo perdere i problemi di simboli&C noi abbiamo una ricchezza tale di ideali e tradizioni che ci possono unire che vanno ben al di la' delle menate dei piccoli boss/dirigenti che continuano a non ascoltere la base.Lo so' che sono discorsi un po' retorici ma servono a me come a tanti compagne/i  per tenere accesa quelle speranze che ancora vivono dentro di noi.

venerdì, giugno 05, 2009

Scritte fasciste al sacrario della Resistenza a Bologna


E' successo nella notte
Profanato il sacrario della Resistenza
Infami scritte inneggianti al duce e a Licio Gelli sono 
state apposte nottetempo sul Sacrario dei Caduti della 
Resistenza in Piazza Nettuno, la teca che contiene le 
oltre duemila foto dei resistenti emiliani. Prontamente si 
è provveduto a sostituire il vetro imbrattato da mani 
fasciste. Dura la condanna dell'Anpi, "un miserabile gesto 
oltraggioso ai danni del patrimonio civile e democratico", 
che ha voluto ricordare la recente profanazione del cippo 
della staffetta Tosca e della Croce del Biacco.
5 giugno 2009
http://www.zic.it/zic/articles/art_4746.html
Foto da:http://incidenze.blogspot.com/

sabato, maggio 30, 2009

Joseph Pulitzer


"Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che 
non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del 
giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli 
occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà 
via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente,
ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli 
altri".
Joseph Pulitzer (1847-1911)

martedì, maggio 26, 2009

E se la "carriera"del nanetto fosse nelle mani di Noemi?


Un pensiero,un sogno,una speranza: ma se a Noemi  venisse in mente di raccontare 
una storia si sesso droga e rock&roll tra lei e testa d'asfalto,magari inventata non do' nulla per scontato,immaginate l'ulteriore canea di voci,smentite e contro smentite,accuse cattocomuniste,sputtanamenti nazionali ed internazionali insomma una meravigliosa sarabanda,una ciclopica ondata di merda che si innalza a travolgere il "malato".Poi a seguire altre 10/100/1000 lolita che,per avere l'onore delle cronache,"infangano il suo nome"in un susseguirsi di accuse sempre più pesanti............sarebbe meraviglioso ma tutto ciò fa' parte dei sogni di molti di noi ed è impossibile che si avveri...o no? 

lunedì, maggio 25, 2009

Odio gli Indifferenti


L'avevo già pubblicato,molti lo conoscono ed io non voglio dimenticarlo.

Antonio Gramsci - Indifferenti

Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere 
partigiani. Chi vive veramente non può non essere 
cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è 
parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli 
indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza 
opera potentemente nella storia. Opera passivamente, 
ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è 
ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani 
meglio costruiti; è la materia bruta che strozza 
l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su 
tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla 
sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta 
potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi 
solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra 
l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non
sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita 
collettiva, e la massa ignora, perché non se ne 
preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere 
tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un 
enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto 
del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non 
ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato 
attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano 
pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma 
nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il 
mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia 
volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà 
fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo 
conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che 
la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che 
ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di 
poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia 
pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia 
parte già pulsare l’attività della città futura che la mia 
parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa 
su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al 
caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. 
Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare 
mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono 
partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli 
indifferenti”.

11 febbraio 1917

 


martedì, maggio 19, 2009

Ehila' nanetto brutto il mese di Maggio ehhhh....


Per testa d'asfalto un mese che comincia con le piazze piene di bandiere rosse è già fonte di forte disagio perchè se fosse per lui il Primo Maggio sarebbe lutto nazionale.Si prosegue con le 
accuse di frequentare minorenni fattegli dalla moglie con richiesta di divorzio e la storia della "appena diciottenne" che lo chiama papi con tutti i risvolti,anche boccacceschi, che ne sono 
seguiti,poi la morte del laido pretazzo cofondatore d forza italia e ultima,per ora,la condanna di David Mills come corroto......corrotto da chi? ma proprio dal nostro imperatore nostrano
(se l'altezza o la bassezza vi ricorda   altri imperatori del nostro paese non è casuale)Che resta da dire, domani è il mio compleanno e se il sudetto come regalo si togliesse dai coglioni giuro che lo ricorderei tutti i compleanni che mi restano con infinita gratitudine,lo so' che è più facile vincere al superenalotto ma,si sà,la speranza è l'ultima a morire. 
Ps:si sussurra,si dice,pare, che non gli funzioni più neanche col viagra e che usufruisca di miracolose punture....... fuori il nome bastardo:-)

venerdì, maggio 15, 2009

Mughini impara la lezione di Pansa e di Telese ?


Leggo sul Corriere che l'ex lottatore continuo Piero Mughini manderà in libreria,ovviamente per mondadori,un libro sul caso Sofri e l'omicidio Calabresi titolo"L’omicidio Calabresi e la tragedia di una generazione".Ci risiamo,dai suoi commenti, con gli stessi comunisti assassini di Pansa nei vari libri sui"vinti"e di quello di Telese sui "poveri cuori neri"assassinati dagli estremisti di sinistra negli anni 70.Ovviamente è presto per parlarne non avendolo ancora potuto leggere ma dall'intervista di Mughini rilasciata al Corriere mi sembra che l'aria che si respira è quella,un libro destinato ai "lettori" di destra e considerando il bacino elettorale dell'anticomunismo berlusconianiano e leghista certamente un buon "busines".Dico la verità  Mughini mi è sempre stato sulle palle,per il suo comportamento ambiguo del so' ma non voglio dire,per quella puzza sotto al naso che deve essergli rimasta proprio dagli anni 70 quando intelettuale faceva tanto figo ed anche per un fatto puramente epidermico lo guardo e penso"mi stai proprio sui coglioni" non ci posso fare niente ma è così.Che lui sappia molto cose su LC non lo metto in dubbio ma allora perchè ha praticamente taciuto o detto e non detto fino ad ora?Aspettava il momente propizio preparato ad arte proprio dai suoi mezzi silenzi?Scrupoli di coscienza verso i suoi ex compagni,svaniti improvvisamente.....mah, io,essendo molto malizioso,propendo per la scelta del portafoglio. Lotta Continua era violenta,come praticamente tutti i "gruppi" di allora e non è certo una novità,che l'omicidio Calabresi possa,uso il dubitativo perchè io non ne sono molto convinto,essere nato nell'area di LC è probabile ma che l'ordine sia partito direttamente da Sofri continua a sembrarmi 
impossibile.La campagna contro il commissario Calabresi la ricordo benessimo, allora militavo in un gruppo Anarchico, non fu certo mandata avanti solo dal giornale di LC,anche se era 
certamente il giornale più letto dalla sinistra extraparlamentare, anzi era sentimento comune di tutti i compagni che il comissario fosse l'assassino di Pino Pinelli.E' facile oggi raccontare della violenza di quegli anni facendola apparire a chi non era presente una pazzia ma vi garantisco che l'aria che si respirava allora non può essere descritta da nessun libro pro o contro che sia, noi  avevamo grandi sogni,troppo grandi,obbiettivi che ci sembravano raggiungibili per quanto utopistici e lontani ed uno dei mezzi,inutile negarlo,contemplava l'abbattimento del Sistema Stato e della sua violenza con una risposta violenta e di massa.
Oggi sappiamo a cosa hanno portato politicamente e storicamente le nostre speranze ed i nostri sogni e col senno di poi non rifaremmo gli stessi errori e mi pare che i giovani impegnati nella sinistra radicale odierna ne stiano tenendo conto.Tornando a Mughini io, infine, non credo per niente nella sua buonafede il tutto ha molto più l'aria unicamente di un'operazione mediatico/finanziaria,se leggendo il libro dovessimi ricredermi farò pubblica ammenda. 

lunedì, maggio 11, 2009

Exodus


Exodus (il cui nome completo era Exodus 1947) è il nome di una nave diventata tristemente famosa per gli avvenimenti del 1947.
La Exodus, salpata dal porto italiano della Spezia, trasportava di 4.515 profughi ebrei scampati ai campi di concentramento che tentarono di sbarcare in Palestina e trovare rifugio nella comunità ebraica. Tuttavia l'esercito inglese bloccò la nave e le impedì di sbarcare i profughi. Il governo inglese infatti era intenzionato a bloccare l'immigrazioe ebraica in seguito ai disordini in atto fra arabi ed ebrei.
La nave fu persino speronata nelle acque davanti Haifa dai cacciatorpediniere inglesi, che causò delle vittime a bordo. L'Exodus dopo un lungo giro nel Mediterraneo fu costretta a tornare in Germania, ad Amburgo dove i profughi furono rinchiusi in un ex-lager nazista convertito in un campo di prigionia per ebrei.Da Wikipedia.
Vi ricorda qualcosa di più attuale?Passeremo anche noi alla storia per aver rimandato in qualche campo di concentramento dei poveri disgraziati in fuga dall'inferno della guerra e della fame?Italiani "brava gente", un vero popolo di eroi,io mi VERGOGNO di essere italiano: 

giovedì, maggio 07, 2009

Licia Pinelli sarà al Quirinale


MILANO - "Un passettino avanti verso la verità". Vive anche così, Licia Pinelli, a 81 anni, il sorprendente invito ricevuto dalla Presidenza della Repubblica per partecipare, sabato, al "giorno del ricordo delle vittime del terrorismo e delle stragi". E, come spiega lei stessa al Tgr Lombardia, rompendo il suo "silenzio marmoreo" (definizione dell'anarchico Mauro De Cortes, del milanesissimo Ponte della Ghisolfa), ha accettato: "Dopo averci pensato su un po', ho detto di sì perché stimo molto il presidente Napolitano"........ 
Dahttp://www.repubblica.it/
2009/05/sezioni/cronaca/pinelli-vedova/pinelli-vedova/pinelli-vedova.html

mercoledì, maggio 06, 2009

Sotto... sotto... strapazzato da anomala passione

Nella locandina del film, a cui partecipò una giovane Veronica Lario,  sono state apportate alcune "piccole" modifiche chi le scoprirà?

domenica, aprile 26, 2009

Risposta a Chi l'ha detto?


Lo so' che vi siete scervellati tra berlusca,fini o qualche esponente dell'attuale governo,Ladytux anche per il PD è un po' eccessivo,la risposta è..................Adolf Hitler!
Dal libro"Addio a questi mondi" di Enzo Biagi pg.129 in un'intervista a Heinz Linge.
Avete notate molte assonanze con certi discorsi fatti ai nostri giorni?No preoccupatevi è solo un'impressione,noi siamo un paese democratico o no?

sabato, aprile 25, 2009

Chi l'ha detto?Concorso senza premi.


Sono diventato un politico contro la mia volontà ma la politica è solo un mezzo per arrivare allo scopo
L'errore è molte volte preferibile all'incertezza
In ultima analisi il diritto stà sempre nella forza
Mussolini è uno statista senza pari
Rispondete e non vincete nulla ma quando vi darò la risposta resterete sorpresi,forse.


mercoledì, aprile 22, 2009

Coca nel bagaglio: arrestata segretaria Lega Nord


Questa notiziola mi era sfuggita, l'ho trovata in..... Svizzera
http://www.rsi.ch/
Evidentemente c'è chi predica bene e razzola male anche nella pura razza ariana....pardon padana!

Coca nel bagaglio: arrestata segretaria Lega Nord
Fermata all'aeroporto di Agno con otto kg. Bloccata anche un'altra persona
Aeroporto di Agno

E`una dipendente del Parlamento italiano una delle due persone arrestate, lo scorso due aprile a Lugano, con otto chili di cocaina in valigia. Insolito sequestro, quello avvenuto il 2  Si tratta, infatti, della segretaria del gruppo parlamentare della Lega Nord a Roma. Insieme a lei, lo ricordiamo, è stato arrestato anche un uomo. Entrambi provenivano dal Brasile. 

Le Guardie di confine hanno scovato lo stupefacente stipato in alcune vaschette di alimenti. Non è chiaro se la droga fosse destinata al mercato ticinese, oppure se dovesse rientrare in Italia passando per lo scalo luganese, dove forse la coppia – di 40 e 50anni – sperava in controlli meno severi. In ogni caso, i due non avrebbero mai avuto alcun legame col Ticino.
Da:http://www.rsi.ch/home/channels/informazione/ticinoegrigioni/2009/04/07/cocaina-agno.html

lunedì, aprile 20, 2009

21 Aprile 1945 la Liberazione di Bologna



































La liberazione di Bologna

All'alba entrano a Bologna le prime unità combattenti alleate: alle 6 da est i soldati del 2° Corpo Polacco dell'VIII Armata, al comando del generale Anders, alle 8 da sud i reparti avanzati della 91a e 34a divisione USA, avanguardie dei gruppi di combattimento italiani Legnano, Friuli, Folgore e parte della brigata partigiana Maiella, aggregata all'VIII Armata. I soldati italiani sono stati fermati alle porte della città per dare la precedenza ai polacchi. Gruppi partigiani hanno già preso possesso dei principali edifici pubblici e controllano le strade del centro. Il cappellano militare don R. Giovanni Grzondziel fissa sulla cima della torre Asinelli una grande bandiera con i colori della sua Polonia. La popolazione bolognese accorre e circonda festante i soldati liberatori. Nella tarda mattinata dal balcone di palazzo d'Accursio si affacciano il presidente del CLN regionale Antonio Zoccoli, il prefetto Gianguido Borghese e il nuovo sindaco designato Giuseppe Dozza. L'ex podestà fascista Mario Agnoli, intervenuto per passare le consegne alla nuova amministrazione, viene lasciato libero di allontanarsi dal palazzo comunale sotto la protezione di padre Casati e verrà ospitato per qualche tempo nel convento domenicano.


Da: http://www.bibliotecasalaborsa.it/