Tra le ballate della fine degli anni 60 che ancora ricordo per l'impatto che ebbero su di me c'è sicuramente "Chiesa Chiesa" di Giovanna Marini la folk singer,termine sicuramente riduttivo,romana che allora faceva parte del Nuovo canzoniere italiano assieme a Ivan Della Mea, Gualtiero Bertelli, Paolo Pietrangeli e a tanti altri interpreti della canzone popolare,sociale e politica.I contenuti di questa lunga ballata non hanno perso il loro valore,anzi sembrano scritti oggi e non nel 1967.
Chiesa Chiesa
(Testo e musica: Giovanna Marini)da Chiesa Chiesa, 1967
Chiesa, Chiesam’hai creato e m’hai distruttoma Dio io non l’ho raggiunto piazzata tra me e lui come una pietra tombale mi tratti da mortaper potermi un giorno resuscitare.
Sono nata cattolica e cattolica credente,ho solo un pensiero fisso nella mente distruggere la Chiesa andavo a scuola, a scuola dalle suore e a Messa portavo al posto del messale le piccole edizioni foderate uguale con Ippolito Nievo Pirandello, Pavese,gli amanti di Lady Chatterley scritto in inglese per non accettare tranquilla di fare quello che vuole la Chiesa nostra madre non per Dio, non per noi, ma per la propria sopravvivenza.
Chiesa, Chiesa m’hai creato e m’hai distrutto ma Dio io non l’ho raggiunto piazzata tra me e lui come una pietra tombale mi tratti da morta per potermi un giorno resuscitare.
Non si scappa dalla Chiesa corri forte come il vento ma la trovi lì in attesa indulgentissima ventosa scoprirai che non c’è offesa che la possa disarmare sempre pronta a contrattare perdonare riassorbire.Dici:«ecco, guarda ho peccato e non mi importa stando alle tue regole l’anima mia è morta lasciamela in pace come con una defunta»,ma ci sarà il prete illuminato dice: «hai fatto bene a peccare se hai peccato»e ti ritrovi con questo Cristo risorto ma non era meglio se restava morto.
Fingi di non vedere le infinite vie d’uscita che non sono compromesso anzi, ti spiegano,grandezza della Chiesa:sono le chiavi per aprire le porte che ti accolgono cattolico fino alla morte fingi di non vederle fai l’ottuso, il cristallino esigi pane per il pane vino per il vino dopodiché t’accorgi che così sei piùcattolico di prima anzi, il meglio, il fior fiore, la crema cattolico di prima anzi, il meglio, il fior fiore, la crema.
Chiesa, Chiesa m’hai creato e m’hai distrutto ma Dio io non l’ho raggiunto piazzata tra me e lui come una pietra tombale mi tratti da morta per potermi un giorno resuscitare.
Guardi ai cattolici con scherno e disprezzo quelli San Vincenzo e dieta il Venerdì che leggono l’Osservatore Romano e rubano senza che gli tremi la mano fanno la comunione ostentatamente sentendosi gli eletti tra tutta la gente gridano allo scandalo se due innamorati fanno l’amore senza essere sposati associano il concetto di peccato e di offesa solo con quello di carne lesa usano a sangue freddo un sacramento pur di avere un appalto o una poltrona in parlamento gridi «farisei, impostori»poi ti accorgi che questo lo gridava anche Cristo morto e risorto per ritrovarsisolo cattolico di sinistra.Ma allora,come ne usciremo noi come faremo a distruggere la tomba che sapientemente la Chiesa dopo secoli di governo ha imparato a forza di dogmi a costruirci attorno.
Poi, ho conosciuto lui, l’abate,un povero vecchio prete da tutti scartato come un appestato perché era un prete spretato.È venuta persino la polizia a chiedere perché lo ospitavo a casa mia lui che era un prete spretato.Papa Pacelli lo aveva esiliato Papa Giovanni lo aveva richiamato e lui tra papa e papa sballottato sperava, cercava,soffriva.Così mi ha insegnato,il prete spretato a amare di essere viva e con la vita la verità cercarla senza viltà.Mi spiava con un sorriso curioso stupiva che credessi all’Inferno«Se ami Dio non puoi accettare che viva il suo vuoto in eterno».«Se ami Dio non puoi accettare che viva il suo vuoto in eterno».
Prete spretato da quando ti ho incontrato sento così vivo il mio corpo forte come se avesse vinto persino la morte.
Perché dovrei tremare perché aver paura quando siamo tanti da un solo blocco solo cresciuti, perfezionati mai morti e mai nati.Sarebbe bello sapere su quale strada andare sicura sin da prima invece di cercare giorno dopo giorno e scegliere magari quella che pare a tutti la peggiore.Vorrei sentirmi dire in quella casa è Dios enza ogni volta trovare un io più grande del mio.Perché dovrei tremare perché aver paura quando siamo tanti da un solo blocco solo cresciuti, perfezionati mai morti e mai nati.È meglio non sapere su quale strada andare sicuri sin da prima è meglio cercare giorno dopo giorno e scegliere magari quella che pare a tutti la peggiore.Perché dovrei tremare perché aver paura quando siamo tanti da un solo blocco solo cresciuti, perfezionati mai morti e mai nati.
Prete spretato da quando ti ho incontrato sento così vivo il mio corpo forte come se avesse vinto persino la morte.
Certamente conosciamo il cattolico romano quello col naso aquilino e le lunghe bianche ossa quello con l’assicurazione ereditaria alla vita eternaer editaria come le tare della sua famiglia nera quello che della salvezza è certo, non spera ben sapendo che gli spetta per rango e per onore quello che disprezza chi vive sempre sull’orlo di perdere l’anima e sta aggrappato alla sua e non sa che lui l’anima non ce l’ha.Quello che dice che pratica la carità cristiana e che grida all’infamia se un povero disoccupato si è comprato un bel vestito o rifiuta un pacco dono quello che vicino a sé non ha proprio nessuno circondato come è da uno spessore di due metri almeno tutto pieno di virtù dogmi, crismi e catechismi.Quello che dice che Cristo era il primo socialista che si accosta alla Samaritana e una sera si è chinato e ha lavato i piedi a Pietro.
Ma Cristo è la Samaritana, è Pietro, è te, è me, è solo vita, è noi che siamo nati eterni e andiamo a morire Cristo è Antigone, è Giocasta, è Bruto, è Caligola,è il bandito Giulianoè Leonardo Cimino.
Chiesa, Chiesa m’hai creato e m’hai distrutto ma Dio io non l’ho raggiunto piazzata tra me e lui come una pietra tombale mi tratti da morta per potermi un giorno resuscitare.
Chiesa, Chiesa come hai potuto cambiare l’amore in colonne di potere.I tuoi progressi da alunno intelligente tutto sommato non mi dicono niente.Spero che un giorno tu voglia capirese vuoi salvare Dio devi scomparire se vuoi salvare Dio devi scomparire se vuoi salvare Dio devi scomparire.
(Testo e musica: Giovanna Marini)da Chiesa Chiesa, 1967
Chiesa, Chiesam’hai creato e m’hai distruttoma Dio io non l’ho raggiunto piazzata tra me e lui come una pietra tombale mi tratti da mortaper potermi un giorno resuscitare.
Sono nata cattolica e cattolica credente,ho solo un pensiero fisso nella mente distruggere la Chiesa andavo a scuola, a scuola dalle suore e a Messa portavo al posto del messale le piccole edizioni foderate uguale con Ippolito Nievo Pirandello, Pavese,gli amanti di Lady Chatterley scritto in inglese per non accettare tranquilla di fare quello che vuole la Chiesa nostra madre non per Dio, non per noi, ma per la propria sopravvivenza.
Chiesa, Chiesa m’hai creato e m’hai distrutto ma Dio io non l’ho raggiunto piazzata tra me e lui come una pietra tombale mi tratti da morta per potermi un giorno resuscitare.
Non si scappa dalla Chiesa corri forte come il vento ma la trovi lì in attesa indulgentissima ventosa scoprirai che non c’è offesa che la possa disarmare sempre pronta a contrattare perdonare riassorbire.Dici:«ecco, guarda ho peccato e non mi importa stando alle tue regole l’anima mia è morta lasciamela in pace come con una defunta»,ma ci sarà il prete illuminato dice: «hai fatto bene a peccare se hai peccato»e ti ritrovi con questo Cristo risorto ma non era meglio se restava morto.
Fingi di non vedere le infinite vie d’uscita che non sono compromesso anzi, ti spiegano,grandezza della Chiesa:sono le chiavi per aprire le porte che ti accolgono cattolico fino alla morte fingi di non vederle fai l’ottuso, il cristallino esigi pane per il pane vino per il vino dopodiché t’accorgi che così sei piùcattolico di prima anzi, il meglio, il fior fiore, la crema cattolico di prima anzi, il meglio, il fior fiore, la crema.
Chiesa, Chiesa m’hai creato e m’hai distrutto ma Dio io non l’ho raggiunto piazzata tra me e lui come una pietra tombale mi tratti da morta per potermi un giorno resuscitare.
Guardi ai cattolici con scherno e disprezzo quelli San Vincenzo e dieta il Venerdì che leggono l’Osservatore Romano e rubano senza che gli tremi la mano fanno la comunione ostentatamente sentendosi gli eletti tra tutta la gente gridano allo scandalo se due innamorati fanno l’amore senza essere sposati associano il concetto di peccato e di offesa solo con quello di carne lesa usano a sangue freddo un sacramento pur di avere un appalto o una poltrona in parlamento gridi «farisei, impostori»poi ti accorgi che questo lo gridava anche Cristo morto e risorto per ritrovarsisolo cattolico di sinistra.Ma allora,come ne usciremo noi come faremo a distruggere la tomba che sapientemente la Chiesa dopo secoli di governo ha imparato a forza di dogmi a costruirci attorno.
Poi, ho conosciuto lui, l’abate,un povero vecchio prete da tutti scartato come un appestato perché era un prete spretato.È venuta persino la polizia a chiedere perché lo ospitavo a casa mia lui che era un prete spretato.Papa Pacelli lo aveva esiliato Papa Giovanni lo aveva richiamato e lui tra papa e papa sballottato sperava, cercava,soffriva.Così mi ha insegnato,il prete spretato a amare di essere viva e con la vita la verità cercarla senza viltà.Mi spiava con un sorriso curioso stupiva che credessi all’Inferno«Se ami Dio non puoi accettare che viva il suo vuoto in eterno».«Se ami Dio non puoi accettare che viva il suo vuoto in eterno».
Prete spretato da quando ti ho incontrato sento così vivo il mio corpo forte come se avesse vinto persino la morte.
Perché dovrei tremare perché aver paura quando siamo tanti da un solo blocco solo cresciuti, perfezionati mai morti e mai nati.Sarebbe bello sapere su quale strada andare sicura sin da prima invece di cercare giorno dopo giorno e scegliere magari quella che pare a tutti la peggiore.Vorrei sentirmi dire in quella casa è Dios enza ogni volta trovare un io più grande del mio.Perché dovrei tremare perché aver paura quando siamo tanti da un solo blocco solo cresciuti, perfezionati mai morti e mai nati.È meglio non sapere su quale strada andare sicuri sin da prima è meglio cercare giorno dopo giorno e scegliere magari quella che pare a tutti la peggiore.Perché dovrei tremare perché aver paura quando siamo tanti da un solo blocco solo cresciuti, perfezionati mai morti e mai nati.
Prete spretato da quando ti ho incontrato sento così vivo il mio corpo forte come se avesse vinto persino la morte.
Certamente conosciamo il cattolico romano quello col naso aquilino e le lunghe bianche ossa quello con l’assicurazione ereditaria alla vita eternaer editaria come le tare della sua famiglia nera quello che della salvezza è certo, non spera ben sapendo che gli spetta per rango e per onore quello che disprezza chi vive sempre sull’orlo di perdere l’anima e sta aggrappato alla sua e non sa che lui l’anima non ce l’ha.Quello che dice che pratica la carità cristiana e che grida all’infamia se un povero disoccupato si è comprato un bel vestito o rifiuta un pacco dono quello che vicino a sé non ha proprio nessuno circondato come è da uno spessore di due metri almeno tutto pieno di virtù dogmi, crismi e catechismi.Quello che dice che Cristo era il primo socialista che si accosta alla Samaritana e una sera si è chinato e ha lavato i piedi a Pietro.
Ma Cristo è la Samaritana, è Pietro, è te, è me, è solo vita, è noi che siamo nati eterni e andiamo a morire Cristo è Antigone, è Giocasta, è Bruto, è Caligola,è il bandito Giulianoè Leonardo Cimino.
Chiesa, Chiesa m’hai creato e m’hai distrutto ma Dio io non l’ho raggiunto piazzata tra me e lui come una pietra tombale mi tratti da morta per potermi un giorno resuscitare.
Chiesa, Chiesa come hai potuto cambiare l’amore in colonne di potere.I tuoi progressi da alunno intelligente tutto sommato non mi dicono niente.Spero che un giorno tu voglia capirese vuoi salvare Dio devi scomparire se vuoi salvare Dio devi scomparire se vuoi salvare Dio devi scomparire.
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