mercoledì, giugno 20, 2007

Anni 70 nati dal fracasso.


Anni 70 nati dal fracasso.La frase del post è tratta da una canzone di Paolo Pietrangeli e nel suo contenuto già risponde ad una domanda che mi è stata posta da mia
figlia sia su com'era la Bologna che mi/ci manca sia su come erano i miei anni giovanili,appunto dalla fine degli anni 60 fino ai primi
anni 80,corrispondenti oggi alla sua età.E' una domanda,nella sua scarna semplicità,terribilmente complessa perchè riuscire a spiegare il
passaggio che porta da Rita Pavone agli scontri di piazza pretenderebbe molto più di un post anzi non basta un blog dedicato unicamente a
quegli anni.Eliminando la lettura dei libri e dei siti dedicati a quel periodo della "nostra" storia rimangono solo i ricordi,le esperienze
e le emozioni personali e già non è poco.Allora cominciamo con lo strettamente personale,anno 1965 l'incontro con 2 persone che avrebbero
cambiato completamente la mia visione della musica,della letteratura e della politica.Augusto e Sonia,incontrati durante un campeggio
estivo nelle mie vacanze agostane e romagnole;lui alto,magrissimo con un profilo da pellerossa e dei capelli,per allora,lunghissimi,lei con
profondi occhi scuri ed il magnetismo e la bellezza delle donne mediteranee.Con loro scoprii Bob Dylan,Woody Guthrie,Peter Seeger e tutta
la nuova canzone americana,Alen Ginsberg,Gregory Corso,Jack Kerouac,Lawrence Ferlinghett, WILLIAM BURROUGHS ,insomma tutta la beat
generation americana.Augusto si dichiarava anarchico,termine che io riuscivo a collegare unicamente e scolasticamente a Gaetano Bresci,e mi
spiegò i primi rudimenti del comunismo libertario che mi fecero intravedere un modo di vivere la vita completamente differente dal
mio.Tornato a Bologna passavo le mie giornate tra la biblioteca comunale e l'ascoltare tutta questa nuova musica.Per i risultati scolastici
fu un massacro,sia perchè non studiavo sia perchè cominciai a rompere i coglioni ai prof.con argomenti,allora,non proprio conformi alla
scolasticità.Cominciai a leggere anche i classici del movimento anarchico ed il loro giornale Umanità Nova,quando lo trovavo lo compravo in
alternativa era nella bacheca dei giornali all'esterno della Camera del Lavoro assieme all'Avanti ed a L'Unità.In quel periodo uscivo con un gruppo di amici che frequentavano scuola d'arte ed il liceo artistico e già si avvertivano i primi sussulti di una nuova arte che
rompesse con gli schemi di quella tradizionale,un'occhio alle eperienze USA e l altro ai movimenti rivoluzionari.Siamo,più o meno al 1967.Continua.

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