venerdì, giugno 22, 2007

Attenzione


Attenzione io so che questa casa aperta a tutti è sempre piena di compagni, i fiori che dipinge la tua mano sono belli e tanto colorati. Però ci si affeziona anche alla propria fantasia alla propria confusione al proprio essere persi in mezzo al mare, e le vele e le reti e le prigioni sono calde e danno sicurezza proprio come dei santi incorniciati. Attenzione che non ci si risvegli una mattina con qualche cosa da salvare.
Attenzione non è vero che son morte le sirene che le navi vanno avanti, Attenzione trasformatevi in ragni se solamente avete voglia di scappare, Attenzione che non ci ritroviamo con la testa di un serpente incapace di strisciare, tra i fori ancora aperti di un'idea. Attenzione a non lasciarsi per la strada i gesti le parole necessarie per parlare Attenzione a non svegliarsi una mattina senza la voglia di cambiare.
Attenzione lo so che il mantello di quel vecchio partigiano è sempre in prima fila lì sull'attaccapanni, e poi che la pazienza è una virtù e che il sole nascerà con l'acqua e con la neve di chissà tra quanti anni, Attenzione lo so che il fucile è lì nascosto in quel libro di racconti, però che non diventino ricordi o fantasie, che non sia caricato solamente a sogni. Attenzione che non ci troviamo una mattina per le strade, a raccontarci le nostre storie di bambini nati morti e magari, magari anche con soddisfazione. Attenzione che non ci ritroviamo tra le mani la paura calda immensa e vera dentro il corpo nella testa, tra le mani la paura calda immensa e vera della rivoluzione. Claudio Lolli

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