mercoledì, marzo 18, 2009

Festival Sociale delle Culture Antifasciste


Dal 29 maggio al 2 giugno – Parco delle Caserme Rosse - 

Bologna
“L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, 
stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, 
conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a 
questa marcescenza è, ora, il fascismo”. (Pier Paolo Pasolini, 1962)
Sono tempi difficili, e lo scenario odierno è assai peggiore 
di quello descritto da Pasolini. Ora che, con la crisi 
economica, il benessere va scemando, resta solo la 
stupidità, l’incultura, il perbenismo, l’arroganza, il grigiore 
di violenze e soprusi quotidiani. La marea dello “sviluppo” 
si ritira e lascia solo scorie e detriti.
In questo quadro, il neofascismo si manifesta con nuove 
forme, alcune evidenti, altre molto più subdole e 
mascherate, tutte aggressive e violente. Cerca di 
ricostruirsi una legittimità sociale, utilizzando immaginari 
e slogan dell’ideologia politico-istituzionale della 
“sicurezza” che semplifica, nasconde, mistifica, 
propaganda miti razzisti e istiga all’odio sociale.
L’incredibile aumento degli episodi di violenza in Italia nei 
confronti di attivisti politici, gay, lesbiche, trans, migranti, 
rom e sinti, senzatetto, mendicanti e di quanti appaiano 
“non allineati” sono solo la punta dell’iceberg di una diffusa 
cultura dell’intolleranza. Questi episodi trovano terreno 
fertile nel cortocircuito tra politica e società che fa 
dell’egoismo, dell’arroganza e della sopraffazione i nuovi 
valori culturali della “modernità”.
La reazione della società civile diventa più difficile e 
complessa e, certamente, molte delle forme note 
dell’attivismo e della contestazione antifascista risultano 
superate dall’evolversi del panorama sociale.
Diventa forte il bisogno di confrontare percorsi e 
condividere risorse e saperi con tutti coloro che sentono la 
necessita di opporsi ad una delle peggiori derive razziste, 
xenofobe e sessiste della politica e della società italiana. 
Portiamo nel cuore e nella mente l’impegno e il sacrificio 
di ieri dei nostri partigiani, i valori di giustizia sociale, di 
libertà ed eguaglianza che hanno animato la loro resistenza.
Da qui il desiderio di rispondere, con le armi della cultura e 
della critica, alla violenza predicata e praticata con le
parole, le leggi, i cancelli dei CIE, con i bastoni delle ronde 
e con le sempre più frequenti aggressioni ad opera di 
gruppi neofascisti.
Sentiamo forte la necessità di non rimanere in silenzio in 
un clima generale di smobilitazione dei valori della 
Resistenza, dei diritti fondamentali dell’uomo e delle stesse 

basi della convivenza civile. Vogliamo ri-affermare nella 
società che la casa, la salute, la cultura, l’ambiente, la 
dignità nel lavoro, sono diritti di TUTTI e di TUTTE 
senza distinzioni di sesso, di religione o di nazionalità.
Pensiamo che delegare il progresso politico, sociale e 
culturale della nostra realtà sia un grossolano errore. 
L’autodeterminazione rappresenta per noi uno strumento 
privilegiato da cui partire per ricostruire una sensibilità 
comune forte, capace di indignarsi di fronte alla
prepotenza, l'esclusione, l'ingiustizia.
Per questo, invitiamo fin da ora singoli, gruppi,
associazioni e movimenti a collaborare alla costruzione di 
questo festival sociale. Un grande momento di
condivisione per socializzare percorsi, condividere e 
confrontare idee, proposte e risorse; l’occasione per 
sperimentare nuovi linguaggi e ridisegnare immaginari 
collettivi; per stimolare la nascita di nuove relazioni e 
dotarci di una “scatola degli attrezzi” per analizzare e agire 
nei confronti del fascismo che minaccia il nostro tempo.
I 5 gg del festival saranno attraversati da tavoli di 
discussione tematici, seminari, workshop tecnici, 
presentazioni di libri, video, progetti, concerti e spettacoli 
teatrali, rassegne di fumetti e mostre fotografiche, e 
quant’altro riusciremo a costruire grazie agli stimoli e alla 
disponibilità di coloro i quali vorranno contribuire alla sua 
realizzazione. Vogliamo sperimentare un metodo nuovo 
già nella costruzione dell’evento, decentrato e partecipato, 
aperto ai contributi di quanti si riconoscono nella cultura e 
nei valori dell’Antifascismo.
La centralità dell’iniziativa sarà data ai diversi contenuti, 
espressione di una cultura che amiamo definire 
antifascista, che affonda le sue radici nei concetti di 
giustizia, eguaglianza e solidarietà.

Per contatti e adesioni: info@fest-antifa.net
Da:  http://www.fest-antifa.net/

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