Ancora in piazza per la libertà di manifestazione
Questo volantino è stato distribuito sabato 14 Marzo in piazza Maggiore.
Una direttiva ministeriale liberticida vieta le manifestazioni politiche.
Un Prefetto e un sindaco zelanti danno esecuzione immediata alla direttiva ministeriale.
Cinque manifestanti denunciati.
Un pericolo per la democrazia.
A Bologna diciassettemila lavoratori sono in cassa integrazione.
La grande recessione, prodotta da venti anni di politiche liberiste, riduzione del costo del lavoro, aumento dello sfruttamento, sta per abbattersi come un’onda limacciosa contro la nostra vita quotidiana.
Coloro che in questi venti anni hanno aumentato enormemente i loro profitti riducendo il salario a aumentando lo sfruttamento, coloro che ci hanno spinto a indebitarci illimitatamente per rincorrere modelli pubblicitari – sono i responsabili di questa catastrofe.
E ora cosa sanno fare di fronte alla recessione che le loro politiche idiote hanno provocato?
Sanno soltanto agitare le manette davanti ai nostri occhi. Sanno minacciarci e prometterci galera.
Questo sanno fare coloro che hanno preparato la peggiore catastrofe che la
nostra generazione abbia visto.
Si preparano a colpire duro contro coloro che oggi alzano la testa e che domani scenderanno in strada a migliaia a centinaia di migliaia?
Preparano forse la guerra contro i lavoratori coloro che oggi ci vietano di
manifestare?
Minacciano leggi speciali contro gli sfruttati?
LIBERTA’ DI MANIFESTAZIONE
LIBERTA’ DI SCIOPERO E DI ORGANIZZAZIONE PER I LAVORATORI
Articolo 17 DELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA
I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi.Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.
Da: http://www.bolognacittalibera.org/
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