sabato, maggio 31, 2008

Istigazione all'odio razziale


Vorrei che non fosse vero ma temo che non sia uno scherzo.

Vicenza, 29/05/2008
Senza parole...
di Francesco Casale
Giro per conoscenza...
Riceviamo dalla CGIL di Treviso e doverosamente denunciamo
Cisnismo iper-xenofobo nella regione più cattolica d'Italia
Sonno profondo della ragione nella "marca donde il cervel secede". Treviso
al centro dell'ennesimo scandalo xenofobo per un volantino affisso nella bacheca di una fabbrica a Pieve di Soligo (TV). 
Se il clima politico-sociale fosse migliore, potremmo parlare di una volgare goliardata. Si tratta, invece, di istigazione all'odio razziale. Che dicono i magistrati e le autorità civili nonché religiose del trevigiano? Non dovrebbero tutelare la dignità delle persone? In fondo i loro stipendi vengono pagati dalle tasse
dei contribuenti, con l'apporto determinante di lavoratrici e lavoratori stranieri trattati qui alla stregua di "selvaggina"? Ecco il delirante testo.Le regioni italiane comunicano l'apertura della caccia (tutto l'anno) per la seguente selvaggina migratoria: rumeni,albanesi, kosovari, talebani, afghani, zingari ed extracomunitari in genere.
E' sospesa da questo momento la caccia ai comunisti in quanto entrati a far
parte delle specie in via di estinzione, restando salva la possibilità di cacciarli nelle zone di ripopolamentoquali case del popolo, coop, centri sociali. In tal caso è consentito, vista la pelle coriacea della sopraccitataselvaggina, l'uso di armi quali fucili di ogni genere (possibilmente ad anima liscia) a più di 5 colpi, carabine di precisione e pistole di grosso calibro.
In presenza di stormi numerosi è ammesso anche l'uso di bombe a mano, obici, mitragliatori automatici e gasvelenosi.
Si possono cacciare di giorno e di notte, senza limiti di orario. E' tollerato l'uso di visori notturni, reti,tagliole e cani da ricerca e da attacco quali pitbull, rottwailer. E' stato introdotto l'uso di richiami "vivi" e zibellini vari.
Non esiste limite giornaliero di capi da abbattere. Si consiglia l'abbattimento di capi giovani per estinguere più rapidamente le razze. Ogni 1.000 capi abbattuti verrà attribuito un viaggio-premio di una settimana per tutta la famiglia gentilmente offerto dal ministro austriaco Jorg Haider. Al raggiungimento del numero di 2.000 capiabbattuti, è conferita la cittadinanza onoraria austriaca".Quello sopra riportato è il testo delirante di un volantino affisso nella bacheca di una grande fabbrica a Pieve di Soligo (TV) e diffuso nel cosiddetteo "nordest".

http://www.retescuole.net/stampabile?id=20080529212632
Tratto da:http://www.fisicamente.net/portale/modules/news2/article.php?storyid=326

giovedì, maggio 29, 2008

Se non li conoscete 2

Ringrazio il blog:
http://enricocerquiglini.splinder.com/post/17290909/Se+non+li+conoscete
per averci ricordato la bella canzone antifascista di Fausto Amodei.Di seguito un video con la canzone.

Xenofobi di sinistra ?


Facciamo un po' d'ordine.Ho letto l'intervista su repubblica sul presunto scatenatore delle violenze
razziste di Roma, sarebbe di sinistra,c'ho il Che Guevara tatuato sul braccio,di famiglia antifascista,con alle spalle una vita da piccolo delinquente sottoproletario,però in questo caso la politica non c'entra un cazzo,dice lui,fatti personali di rispetto per il territorio,il quartiere,le vecchie regole di un vecchio quartiere romano.Fino quà,potrei dire, niente di strano,doveva finire con un regolamento di conti a cazzotti tra lui e lo straniero di turno che era uscito dalle regole locali.Ma gli altri 15 che "lui nemmeno conosceva"erano lì per caso?E chi c'era sotto i mascheramenti?Altri "compagni" malati di sottoprolteteria xenofobia? Al TG di stasera ho sentito ripetere: la politica e il colore della pelle non c'entrano un cazzo,non mi sono mai interessato di politica...zoommata sul Che tatuato.La destra insorge contro le strumentalizzazioni della sinistra, ha già dimentichato il morto di Verona, l'aggressione fascista alla Sapienza,di Cristian Floris, 24enne conduttore del portale DeeGay.it, e quella al ballerino rumeno.IPOCRITI e in malafede.
Dopo che da anni istigano la gente contro l'immigrato,non solo il delinquente immigrato ma contro il diverso in generale,dopo aver manipolato per anni le notizie con il completo controllo dell'informazione,instillando una paura sproporzionata rispetto alla realtà ,oggi si aggrappano ad un episodio dai contorni non ancora ben chiari per sputare il loro odio sull'antifascismo.
Del resto gli Italiani li hanno votati a maggioranza ed ora balleranno con i nuovi direttori d'orchestra.

mercoledì, maggio 28, 2008

Altre aggressioni razziste e fasciste


Dopo la vigliacca aggressione fascista di ieri alla Sapienza si Roma oggi c'è stata un altra agressione razzista,sempre casualmente a Roma,contro il ballerino albanese Kledi.
Immediata la condanna di Gianni Alemanno,classico di chi tira la pietra e poi nasconde la mano.

Roma: aggressione al ballerino Kledi

28 mag 21:26 Cronache

ROMA - Aggredito nella sua scuola di ballo sulla via Appia, in zona Colli Albani, il ballerino Kledi Kadiu. "Stavo facendo - ha raccontato l'ex star di Amici al Tg5 - il mio discorso di fine anno ai genitori degli allievi. Ho visto due, tre persone che stavano registrando con telecamere, li ho fermati. Due sono scappati, mentre l'altro mi ha stretto una mano al collo sbattendomi sul tavolo della direzione e rivolgendomi frasi sulla mia origine albanese". Immediata la condanna del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. (Agr)

http://www.corriere.it/ultima_ora/notizie.jsp?id={3BCD8DB8-AF88-4F8A-A753-2119A1AB5887}

lunedì, maggio 26, 2008

Ancora azioni squadristiche


Tutto questo sgolarsi da parte della destra di governo che l'assassinio di Verona e la recente azione squadristica di Roma non siano da collegarsi ad una matrice politica,casualmente fascista,rende ancora più greve e pesante questo dopo elezioni.Queste azioni sono fasciste sia nei metodi che nei contenuti,non importa avere in tasca la tessera di un partito di destra per comportarsi da fascisti, è la mentalità ed il modus operandi che li fa' tali.Gli stessi obbiettivi sono classici dei fascisti,il diverso,lo straniero, diventano i nemici indicati loro dalla grancassa
mediatica berlusconiana/finiana/leghista.Il bisogno di sicurezza,localmente e relativamente reale,diventa mediaticamente il principale problema degli italiani.Il problema sicurezza è sicuramente reale,ma siamo proprio certi che la microcriminalità sia più pericolosa della macrocriminalità organizzata nelle varie mafie e dai loro collegamenti politici?
Questo spostare l'attenzione del paese dai grandi problemi verso altri problemi che non siano quelli creati dalla politica liberista e conservatrice,in questo mi pare che i vari governi non differiscano di molto,regge sempre il gioco dei poteri forti e delle varie caste al potere.La targa stradale in ricordo del fascista almirante che il neo sindaco di Roma alemanno vorrebbe mettere in una via della capitale la dice lunga sull'aria che si respira in'Italia.Le nuove proposte di legge antiimmigrati e antirom hanno molto il sapore di leggi speciali di mussoliniana memoria.Oltre ciò la sinistra,dopo la batosta elettorale,mi sembra disperdersi nelle classiche diatribe settarie e
gruppuscolari così care alle varie correnti ideologiche comuniste,tanto che a volte rimpiango il centralismo democratico.Alla fine non resta che cercarci,ritrovarci,organizzarci,far sentire la nostra voce di dissenso anche se i tempi saranno,nuovamente,lunghi dobbiamo ricreare la nostra identità di popolo della sinstra poichè"Sappiamo ciò che non siamo,ciò che saremo dobbiamo inventarlo".

sabato, maggio 17, 2008

Stefano Rosso: Bologna77

La nostalgia dei" bei tempi andati" a volte arriva
anche riascoltando vecchi brani musicali e non so'
se sia per la gioventù già passata da un pezzo o
perchè non vedo in questa Italia la voglia radicale
di cambiare di un tempo.Ricordare, come banalmente
molti fanno,solo gli errori/orrori non allevia di certo
questa assenza che in me amplifica solo i ricordi più belli.
La canzone di Stefano Rosso ricorda la morte di Giorgiana Masi
assassinata dalla polizia a Roma durante una manifestazione
ed anche il 77 bolognese.


Bologna 77
Stefano Rosso

L’inverno passava qualcuno di lì
Il nastro girava, suonava “Lilly”,
Girava il pallone, lo stadio impazzì
La voce tremava, l’inverno finì.

E poi primavera, e qualcosa cambiò
Qualcuno moriva, e su un ponte lasciò
Lasciò i suoi vent’anni e qualcosa di più
E dentro i miei panni, la rabbia che tu

Da sempre mi dai, parlando per me
Scavando nei pensieri miei,
Guardandomi poi dall’alto all’ingiù
E forse io valgo di più.

L’estate moriva, Bologna, tremò,
La dalia fioriva e la gente pensò
Dei tanti domani vestiti di jeans
Chiamandoli “strani”, ma non fu così

E quando m’incontri, se pensi di me
Tu sappi che il sole che splende per te
E il grano che nasce, e l’acqua che va
E’ un dono di tutti, padroni non ha
E’ un dono di tutti, padroni non ha.


domenica, maggio 11, 2008

Fini ricorda Almirante,ricordiamolo anche noi.


Buon sangue non mente dietro al doppo petto grigio,come allora, si intravede la camicia nera.Oggi fini a roma ricorda il fascista almirante,ricordiamolo anche noi a chi non ricorda chi era costui.

Firmatario nel 1938 del Manifesto della razza, dal 1938 al 1942 collaborò alla rivista La difesa della razza come segretario di redazione.
Su questa rivista si occupò di far penetrare in Italia le tesi razziste provenienti dalla Germania nazista, che già avevano portato all'approvazione nel 1938 delle leggi razziali fasciste, e che faticavano ad imporsi nella società italiana, dov'erano percepite come un elemento estraneo alla cultura nazionale. All'accusa che il regime si stesse appiattendo sempre più sulle posizioni naziste, Almirante, nell'ottobre del 1938, rispondeva che:
« il razzismo è il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l'Italia abbia mai tentato. Chi teme ancor oggiche si tratti di un'imitazione straniera non si accorge di ragionare per assurdo: perché è veramente assurdo sospettare che il movimento inteso a dare agli italiani una coscienza di razza […] possa servire ad un asservimento ad una potenza straniera »

(Giorgio Almirante,1938)

« Noi vogliamo essere, e ci vantiamo di essere, cattolici e buoni cattolici. Ma la nostra intransigenza non tolleraconfusioni di sorta […] Nel nostro operare di italiani, di cittadini, di combattenti – nel nostro credere, obbedire, combattere – noi siamo esclusivamente e gelosamente fascisti. Esclusivamente e gelosamente fascisti noi siamo nella teoria e
nella pratica del razzismo »
(Giorgio Almirante,1942)
Tratto da Wikipedia

Il testo del Manifesto della Razza (5 agosto 1938)
« Il ministro segretario del partito ha ricevuto, il 26 luglio XVI, un gruppo di studiosi fascisti, docenti nelle università italiane, che hanno, sotto l’egida del Ministero della Cultura Popolare, redatto o aderito, alle proposizioni che fissano le basi del razzismo fascista.

1. LE RAZZE UMANE ESISTONO. La esistenza delle razze umane non è già una astrazione del nostro spirito, ma corrisponde a una realtà fenomenica, materiale, percepibile con i nostri sensi. Questa realtà è rappresentata da masse, quasi sempre imponenti di milioni di uomini simili per caratteri fisici e psicologici che furono ereditati e che continuano ad ereditarsi.
Dire che esistono le razze umane non vuol dire a priori che esistono razze umane superiori o inferiori, ma soltanto che esistono razze umane differenti.
2. ESISTONO GRANDI RAZZE E PICCOLE RAZZE. Non bisogna soltanto ammettere che esistano i gruppi sistematici maggiori, checomunemente sono chiamati razze e che sono individualizzati solo da alcuni caratteri, ma bisogna anche ammettere che esistano
gruppi sistematici minori (come per es. i nordici, i mediterranei, ecc.) individualizzati da un maggior numero di caratteri comuni. Questi gruppi costituiscono dal punto di vista biologico le vere razze, la esistenza delle quali è una verità evidente.
3. IL CONCETTO DI RAZZA È CONCETTO PURAMENTE BIOLOGICO. Esso quindi è basato su altre considerazioni che non i concetti di popolo e di nazione, fondati essenzialmente su considerazioni storiche, linguistiche, religiose. Però alla base delle differenze di popolo e di nazione stanno delle differenze di razza. Se gli Italiani sono differenti dai Francesi, dai
Tedeschi, dai Turchi, dai Greci, ecc., non è solo perché essi hanno una lingua diversa e una storia diversa, ma perché la costituzione razziale di questi popoli è diversa. Sono state proporzioni diverse di razze differenti, che da tempo molto antico costituiscono i diversi popoli, sia che una razza abbia il dominio assoluto sulle altre, sia che tutte risultino fuse armonicamente, sia, infine, che persistano ancora inassimilate una alle altre le diverse razze.
4. LA POPOLAZIONE DELL'ITALIA ATTUALE È NELLA MAGGIORANZA DI ORIGINE ARIANA E LA SUA CIVILTÀ ARIANA. Questa popolazione a civiltà ariana abita da diversi millenni la nostra penisola; ben poco è rimasto della civiltà delle genti preariane.
L'origine degli Italiani attuali parte essenzialmente da elementi di quelle stesse razze che costituiscono e costituirono il tessuto perennemente vivo dell'Europa.
5. È UNA LEGGENDA L'APPORTO DI MASSE INGENTI DI UOMINI IN TEMPI STORICI. Dopo l'invasione dei Longobardi non ci sono stati in Italia altri notevoli movimenti di popoli capaci di influenzare la fisionomia razziale della nazione. Da ciò deriva che, mentre per altre nazioni europee la composizione razziale è variata notevolmente in tempi anche moderni, per l'Italia, nelle sue grandi linee, la composizione razziale di oggi è la stessa di quella che era mille anni fa: i quarantaquattro milioni d'Italiani di oggi rimontano quindi nella assoluta maggioranza a famiglie che abitano l'Italia da almeno un millennio.
6. ESISTE ORMAI UNA PURA "RAZZA ITALIANA". Questo enunciato non è basato sulla confusione del concetto biologico di razza con il concetto storico-linguistico di popolo e di nazione ma sulla purissima parentela di sangue che unisce gli Italiani di oggi alle generazioni che da millenni popolano l'Italia. Questa antica purezza di sangue è il più grande titolo di nobiltà
della Nazione italiana.
7. È TEMPO CHE GLI ITALIANI SI PROCLAMINO FRANCAMENTE RAZZISTI. Tutta l'opera che finora ha fatto il Regime in Italia è in fondo del razzismo. Frequentissimo è stato sempre nei discorsi del Capo il richiamo ai concetti di razza. La questione del razzismo in Italia deve essere trattata da un punto di vista puramente biologico, senza intenzioni filosofiche o religiose.
La concezione del razzismo in Italia deve essere essenzialmente italiana e l'indirizzo ariano-nordico. Questo non vuole dire però introdurre in Italia le teorie del razzismo tedesco come sono o affermare che gli Italiani e gli Scandinavi sono la stessa cosa. Ma vuole soltanto additare agli Italiani un modello fisico e soprattutto psicologico di razza umana che per i
suoi caratteri puramente europei si stacca completamente da tutte le razze extra-europee, questo vuol dire elevare l'italiano ad un ideale di superiore coscienza di se stesso e di maggiore responsabilità.
8. È NECESSARIO FARE UNA NETTA DISTINZIONE FRA I MEDITERRANEI D'EUROPA (OCCIDENTALI) DA UNA PARTE E GLI ORIENTALI E GLI

AFRICANI DALL'ALTRA. Sono perciò da considerarsi pericolose le teorie che sostengono l'origine africana di alcuni popoli europei e comprendono in una comune razza mediterranea anche le popolazioni semitiche e camitiche stabilendo relazioni e simpatie ideologiche assolutamente inammissibili.
9. GLI EBREI NON APPARTENGONO ALLA RAZZA ITALIANA. Dei semiti che nel corso dei secoli sono approdati sul sacro suolo della nostra Patria nulla in generale è rimasto. Anche l'occupazione araba della Sicilia nulla ha lasciato all'infuori del ricordo di qualche nome; e del resto il processo di assimilazione fu sempre rapidissimo in Italia. Gli ebrei rappresentano l'unica popolazione che non si è mai assimilata in Italia perché essa è costituita da elementi razziali non europei, diversi in modo assoluto dagli elementi che hanno dato origine agli Italiani.
10. I CARATTERI FISICI E PSICOLOGICI PURAMENTE EUROPEI DEGLI ITALIANI NON DEVONO ESSERE ALTERATI IN NESSUN MODO. L'unione è ammissibile solo nell'ambito delle razze europee, nel quale caso non si deve parlare di vero e proprio ibridismo, dato che queste razze appartengono ad un ceppo comune e differiscono solo per alcuni caratteri, mentre sono uguali per moltissimi altri. Il carattere puramente europeo degli Italiani viene alterato dall'incrocio con qualsiasi razza extra-europea e portatrice di una civiltà diversa dalla millenaria civiltà degli ariani. »

martedì, maggio 06, 2008

Esempio di cultura di destra


Giuro che non è uno scherzo,io capisco qualche refuso nello scrivere ma qui siamo allo sbando completo.La perla del commento: la vittima poi non era"ne frocio, ne negro, ne terrone" perchè in quel caso.....
Leggere per credere:

nei paesi di nababbi ricchi e gnoranti
la genia di questi diossini
che sono goli energumeni
cianno l'aipod
le cose trendifescion,
Testa anche un po' scema, da quel che so la vittima non era ne frocio, ne negro, ne terrone. La testa vuota o piena di idee deleterie ti porta pura alla violenza di saprati nei coglioni, come hanno fatto questi, di fatto.
Ci sono i rossi, i neri, noi siamo neri, gli altri se la fanno con froci, ebrei e negri, me mi stanno sul culo, appena finito di lavorare 12 ore nei campi che erano dei miei nonni, o in fonderia, a pochi euri, vorrei che sparissero.
Da un commento postato su:http://antikomunista.splinder.com/post/16999395#comment

lunedì, maggio 05, 2008

Non è un'omicidio casuale.


L'assassinio di Nicola Tommasoli da parte dei neofascisti veronesi non è un caso, nasce dalla mentalità violenta che è insita
e propria del pensiero fascista e di destra.Annichilire il nemico,che esso sia un omosessuale,un comunista,uno zingaro o uno semplicemente diverso, per questa accozzaglia di criminali nazifascisti è l'unico modo di far valere il vuoto umano ed ideale che è dentro di loro.Questi epigoni della violenza delle brigate nere repubblichine e della destra degli anni
70,quella proveniente dal MSI che ci ha regalato i fini e gli alemanno ora al governo ed anche marcello de angelis condannato per associazione sovversiva e banda armata, latitante e poi in carcere per tre anni, dal 1989 al 1992 eletto nelle Elezioni Politiche del 2008 tra i capilista del PDL nella lista della Camera dei Deputati in Abruzzo,ora si muovono tranquillamente nel tessuto urbano delle nostre città con l'appoggio,di fatto,di sindaci leghisti e di forze dell'ordine assenti o quantomeno dissattente.La mia brutta previsione,abbastanza ovvia,è che questi atti di violenza
avranno,prima o poi,una risposta dello stesso tenore per la gioia di tutti coloro che inneggieranno nuovamente agli opposti estremismi,al rischio del ritorno delle BR,dei gruppi di violenti della sinistra più radicale ecc ecc.
Faccio una proposta provocatoria:e se fosse proprio la sinistra più radicale a proporre delle ronde ... antifasciste,cosa leggeremmo sui giornali di tutti questi solidali benpensanti che sempre deprecano e condannano ma poi se ne lavano le mani?
Di seguito le violenze fasciste degli ultimi 3 anni,quelle conosciute,che dimostrano la ricerca continuata da parte dell'estrema destra dello scontro e dell'aggressione ai compagni ed alle istituzioni democratiche.

aggressioni fasciste nel 2007 ·
18 attacchi a sedi di centri sociali/sedi militanti
28 aggressioni a compagni, militanti, antifascisti, frequentatori di centri sociali, studenti
24 altre aggressioni (immigrati, omosessuali, testimoni di geova, ragazzi, ...)
44 Atti vandalici nazifascisti/danneggiamenti/scritte e minacce

aggressioni fasciste nel 2006 ·
29 attacchi a sedi di centri sociali/sedi militanti
35 aggressioni a compagni, militanti, antifascisti, frequentatori di centri sociali
24 altre aggressioni (immigrati, omosessuali, testimoni di geova, studenti, ragazzi, ...)
31 Atti vandalici nazifascisti/danneggiamenti/scritte e minacce
7 attacchi a sedi di partiti (6 del Prc, 1 dei socialisti)
1 attacco alla festa dell’Unità
1 aggressioni, minacce e vandalismi contro politici

aggressioni fasciste nel 2005 ·
19 attacchi a sedi di centri sociali/sedi militanti
30 aggressioni a compagni, militanti, antifascisti, frequentatori di centri sociali
7 attacchi a sedi di partiti/sindacati/ANPI
4 aggressioni, minacce e vandalismi contro politici e giornalisti
11 altre aggressioni (immigrati, omosessuali, testimoni di geova, ragazzini, ...)
3 atti vandalici
1 bomba in una moschea
1 incendio ad un campo nomadi
1 attentato ad una macelleria islamica
1 attacco ad una pizzeria albanese
1 devastazione sede arcigay
1 incendio ad una sede (cinema) di un’iniziativa antifascista

Gli elenchi sono tratti da:http://isole.ecn.org/antifa/

domenica, maggio 04, 2008

I fascisti colpiscono di nuovo.


VERONA
Un ragazzo,Nicola Tommasoli, in coma per i calci in testa sferratigli da un neofascista.
Sara' avviato domani il periodo di osservazione per Nicola Tommasoli, il giovane ridotto in coma a Verona da una violenta aggressione. Dopo sei ore verra' dichiarata, in assenza di novita', la morte cerebrale. (Agr)Andate a leggere il mio post del 21 aprile e non sono io che porto sfiga è sufficiente osservare,neanche tanto attentamente,la realtà di questa Italia allevata da un'informazione terroristica che vuole tenere tutti nella paura del diverso,nell'allarme sicurezza che criminalizza chiunque non sia omologato.E' ovvio che in una situazione del genere il neofascismo rialzi la testa nell'unico modo che conosce la violenza vigliacca del branco .Oltre ciò mi sembra che questa sinistra sia diventata troppo buonista,che non dia più quelle risposte che facciano tornare i topi nelle loro fogne.Io non voglio di certo tornare alla violenza degli anni 70,ma una risposta che faccia capire a questa gentaglia che l'antifascismo è ancora ben presente nei nostri cuori,nelle nostre voci ed,eventualmente,anche nelle nostre braccia è certamente un'urgenza di tutti i democratici.
Ora e sempre RESISTENZA

sabato, maggio 03, 2008

Mond lader


Grande Roberto Vecchioni,dall'ultimo Cd "Di rabbia e di stelle"un brano in dialetto milanese,metto anche,più o meno,la traduzione ed il video.Storia di un'incazzato vecchio operaio dell'Alfa Romeo.

Mond lader

Son chì, son là che cunti nient
e che ghe vègna on accident
ai cervellon, ai lazzaron del parlament.
Son chì che gh’hoo duu coeugg de matt
e son inii a ciappà i ratt
me borlen giò anca i ball e i sentiment.

Mi voraria savè quèll’òstia,
quel gran figlio di una bèstia
che on bèll dì m’ha saraa sù l’Alfa Romeo.
Sarò anche il figlio di on terron
ma rièssi nò a vèss on coion
e intant me brusa el bus del cuu... e marameo.

Mond lader
quèlla brutta loeuggia d’on mond lader
quèlla brutta tròia d’un mond lader
el cantava indeperlù mè pader.
Mondo ladro pieno di padroni
di cattivi che son tutti buoni
di sbarbati senza più i maroni.
Mond lader, mond lader.

E gh’hoo duu fioeu che parlen minga
hinn domà bon de cicciarà de cicciarà
al telefonin
la tosa con l’anèllo al naso
anca incoeu l’è tatuada
in bel bamborin
la mia mise la vosa in cà
la vosa che la par uno strasciee
el mè padron el comunista
a fin del mes el me da nò i danee.

Mond lader
mì ‘l so nò se gh’hoo de fà mond lader
mì ‘l soo nò se pòdi fà mond lader
voraria savè doe el va domani
cosa ne sarà di me domani
che c’ho solo merda nelle mani.
Mond lader, domani.

Ieri rincorrevo il tempo
il tempo mi correva dietro
erano gli anni della fantasia
oggi son qui che guardo il cielo
con le sue rondini in volo
e son minga bon de scappà via.

Gh’è più i tosan quèi d’ona vòlta
che la davn dree a ona pòrta
e la scighera l’era poesia
e te see denter in di oeugg
me trèma ancamò i genoeugg
la prima vòlta che sei stata mia.

Mond lader
mì te voeuri pròppi ben, mond lader
e son chì col coeur in man, mond lader
ti vorrei dare di più, mond lader
ma puttana tròia d’un mond lader
son staa minga bon de vèss on lader
cosa ne sarà di me domani
che c’ho solo merda nelle mani.
Mond lader, domani
Mond lader, domani
Mond lader, domani.

Traduzione

Sono qui, sono la e non conto niente
E che gli venga un accidente
Ai cervelloni, ai lazzaroni del parlamento
Son qui che ho due coeugg? da matti
E sono qui a prendere itopi (andare affanculo)
E mi cadono le palle e i sentimenti

Vorrei sapere quell’ostia
Quel gran figlio di una bestia
Che un bel giorno mi ha chiuso l’Alfa Romeo
Sarò anche figlio di un terrone
Ma non riesco ad essere un coglione
E intanto mi brucia il culo e marameo

Mondo ladro…..
Quella brutta figa d’un mondo ladro
Quella brutta troia di un mondo ladro
Cantava tra se e se mio padre
Mondo ladro pieno di padroni
di cattivi che son tutti buoni
di sbarbati senza più i maroni.
Mondo ladro mondo ladro

Ho due figli che non parlano mai
Ma sono buoni giusto a parlare al telefonino
La ragazza con l’anello al naso
Anche li è tatuata
Nel bell’ombelico
Mia moglie urla in casa cosi tanto che mi pare una straccivendola
Il mio padrone è comunista
E a fine mese non mi da i soldi

Mondo ladro
Non so cosa fare, mondo ladro
Vorrei sapere come sarà il domani
Cosa ne sarà di me domani
Che ho solo merda tra le mani

Ieri rincorrevo il tempo
il tempo mi correva dietro
erano gli anni della fantasia
oggi son qui che guardo il cielo
con le sue rondini in volo
E non sono capace di scappar via

Non ci son piu le ragazze di una volta
La davano dietro ad una porta
E la nebbia era poesia
E sei ancora dentro i miei occhi
E mi tremano ancora le ginocchia
La prima volta che sei stata mia

Mondo ladro
Io ti voglio troppo bene, mondo ladro
E sono qui col cuore in mano, mondo ladro
E ti vorrei dare di piu, mondo ladro
Ma puttana troia di un mondo ladro
Non sono stato capace di essere un ladro
Cosa ne sarà di me domani
Che ho solo merda nelle mani

Appello per uno stato Laico


Prima di tutto ringrazio Rudy ( http://incidenze.blogspot.com//)per la segnalazione di questa iniziativa sull Laicità che si terrà a Genova il 17/18 Maggio di seguito l'appello dal sito UAAR

Un appello per la laicità, valore costituzionale

Una recente sentenza della Corte costituzionale ha definito la laicità il principio supremo dell’ordinamento della nostra Repubblica, perché racchiude in sé tutti gli altri valori fondamentali, quali la libertà e l’uguaglianza dei cittadini , la democrazia e la solidarietà sociale.
La laicità è assunta dalla nostra Costituzione come strumento di emancipazione da qualsiasi condizionamento ideologico, morale e religioso ed è modo per affermare una propria autonoma tavola dei valori cui ispirare le regole della convivenza civile.
Questi valori rappresentano la conquista piu’ significativa perseguita nel corso della lotta di Resistenza contro la dittatura fascista e la sua pretesa totalitaria di imporre una religione di Stato, concepita come strumento di potere , di captazione e di gestione del consenso.
Contro la laicità dello Stato è oggi in atto una offensiva senza precedenti. Ne sono protagoniste tutte le forze conservatrici e reazionarie del Paese. E, purtroppo, non solo queste. Sotto attacco sono, la scuola pubblica, il diritto alla procreazione assistita, la libertà della scienza e il suo ruolo nella società, le unioni civili e, in particolare, la legge 194.
Pur di fronte all’evidenza incontestabile di una legge che è stata in grado di ridurre considerevolmente il numero degli aborti e di eliminare gli aborti clandestini, la legge 194 torna ad essere aggredita perché si tenta ancora una volta di negare il diritto all’autodeterminazione della donna e il rapporto inscindibile tra questo diritto e l’inizio della vita.
Del pari, si tenta, aggredendo la libertà della scienza, di colpire il pensiero critico e dubitativo che la modernità ci ha consegnato e sul quale si fonda la secolarizzazione della società. In questione, insomma, è l’idea stessa della libertà, premessa per lo sviluppo umano, la crescita della società, la diffusione della conoscenza e del sapere.
Alla Sinistra anzitutto compete la responsabilità storica di affermare, nel futuro Parlamento, con una azione unitaria delle forze democratiche, il valore della laicità.

Valerio Pocar, Silvia Buzzelli, Carlo Flamigni, Margherita Hack, Maria Pellegatta, Carlo Bernardini, Piergiorgio Odifreddi, Marcello Cini, Roberto Fieschi, Rina Gagliardi, Daniela Polenghi, Domenico Chiesa, Vito Francesco Polcaro, Gianni Bonazzi, Bruno Moretto, Corrado Mauceri, Piergiorgio Bergonzi, Alba Sasso, Giuseppe Musolino, Luciano Di Ienno, Jole Garuti, Irene Campari, Donatella Albini.

Per aderire inviare una email a silvia.buzzelli@unimib.it