domenica, luglio 01, 2007

L’avvenire di un popolo è anche nella sua memoria.


Vorrei segnalare un sito,incontrato casualmente,molto interessante,vale la pena girarselo in tutte le sue parti:http://perso.orange.fr/arts.sombres/polar/3_tribune_memoire_it.htm

Di seguito un breve brano tratto dal sito.


Abbasso la storia, viva la pubblicità!ovvero La lobotomia popolareSettembre 2005
Etienne Borgers, critico e sceneggiatoreTrad.: Giovanni Zucca


L’avvenire degli eroi è nella memoria dei popoli.Se questa frase lapidaria racchiude il fermento della giusta celebrità, le manca il suo indispensabile corollario: l’avvenire di un popolo
è anche nella sua memoria.I poteri di ogni sorta lo sanno fin troppo bene, e l’occultamento dei fatti del passato è moneta corrente per i politici che vogliono
controllare il popolo senza essere infastiditi dalla luce crudele gettata dal passato recente, che spesso fa da guastafeste.Il passato è lobotomizzato, senza permesso di soggiorno o travestito da clown, a seconda degli umori di quelli che dirigono i loro
concittadini. Con l’eccezione del passato ufficiale, per il quale viene ripetuta sempre la stessa solfa e che viene costantemente esibito
con i suoi simboli e il suo cerimoniale, questo passato inscatolato che occupa la scena e impedisce che le frange scomode del passato reale
ostacolino le manovre di travestimento del quotidiano e delle sue verità minacciose.
Rassicuratevi, quando parlo di politici, non mi riferisco solo agli apparatchik e agli altri arrivisti che si fanno eleggere « per vie
legali » promettendo alle masse di risolvere falsi problemi. È l’intera classe di coloro che reggono lo Stato che è presa di mira.Si potrebbe affermare, d’altro canto, che una amministrazione è tanto più pervertita, menzognera e corrotta quanto più nega gli eventi del
passato, sia che li occulti o che li ignori. E non lasciamoci trarre in inganno, l’occultamento e l’ignoranza programmati sono più
pericolosi della negazione: essi soffocano qualunque dibattito, con grande sollievo degli strangolatori ufficiali della verità.L’occultamento della memoria di un popolo è generalmente proporzionale al grado di volontà di negazione della democrazia da parte dei
detentori del potere, ufficiale o parallelo... In democrazia, e altrove. Nei governi e nelle elite loro complici, in tutti i corpi
costituiti, dall’esercito alla polizia, passando per le Chiese e i tecnocrati di ogni genere... e presso gli amici di questi poteri. È una
gara a chi dimenticherà di più, il più presto possibile.
Il 21° secolo occidentale si è dimostrato maestro nel condizionamento sociale, mascherando con frenesia l’appartenenza del cittadino a una
classe o a una cricca. Tutti consumatori! gestiti grazie all’alibi democratico. Tutti sottomessi alle leggi di mercato, leggi i cui gran
sacerdoti difendono con ferocia l’accesso alla loro casta e ai privilegi che comporta. Ad ogni costo. Prezzo che, sia esso umano o
pecuniario, è pagato, come è giusto che sia, dagli altri. Mentre la casta è fortemente aiutata dall’oblio ufficiale imposto, dalla
sepoltura della memoria dei fatti essenziali, recenti o remoti.I poteri non vogliono giustificare la loro esistenza. Né i loro abusi. Né le loro manovre sottobanco, antidemocratiche. Ancora meno coloro
che li esercitano.L’oblio organizzato è l’essenza della loro irresponsabilità, irresponsabilità che vogliono totale e senza appello. Nel presente e di fronte
all’avvenire. La verità appartiene solo al vincitore...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

E' il ritratto di questa nostra italia, purtroppo