lunedì, aprile 30, 2012

                                                                 1 Maggio 2012

martedì, aprile 24, 2012







“Ragazzo.
Non voglio che tu sia lo zimbello del mondo
Ti lascio il sole che mio padre lasciò a me…
le stelle brilleranno uguali
e uguali ti indurranno le notti a dolce sogno.
il mare ti empirà di sogni…
Ti lascio il mio sorriso amareggiato
Fanne scialo ma non tradirmi.
Il mondo è povero oggi…
Si è tanto insanguinato questo mondo
Ed è rimasto povero…
Diventa ricco tu, guadagnando l’amore del Mondo…
Ti lascio la mia lotta incompiuta e
L’arma della pace arroventata.
Non l’appendere al muro, il mondo ne ha bisogno.
Ti lascio il mio cordoglio…
Tanta pena vinta nelle battaglie del mio tempo
E ricorda
Quest’ordine ti lascio…
Ricordare vuol dire non morire.
Non dire mai che sono stato indegno
Che disperazione mi ha trattenuto e
Sono rimasto indietro al di qua della trincea
Ho gridato
Gridato
Mille volte NO!
Ma soffiava un gran vento
E pioggia, e grandine hanno sepolto la mia voce…
Ti lascio la mia storia
Vergata con la mano di una qualche speranza,
a te finirla…
Ti lascio i simulacri degli eroi con le mani mozzate
Ragazzi che non fecero tempo ad assumere
Austera forma d’uomo
Madri vestite a bruno
fanciulle violentate
Ti lascio la memoria di Belsen e Auschwitz
Fa presto a farti grande nutri bene il tuo gracile cuore
Con la carne della Pace del Mondo
…ragazzo.
Ragazzo
Impara che milioni di fratelli innocenti
Svanirono ad un tratto nelle nevi gelate
In una tomba comune e spregiata…
Già…si chiamano nemici
i nemici dell’odio.
Ti lascio l’indirizzo della tomba
perchè tu vada a leggere l’epigrafe
Ti lascio accampamenti con tanti prigionieri
Dicono sempre sì
ma dentro loro mugghia l’imprigionato No! dell’uomo libero
Così è stato il mio tempo.
Gira l’occhio dolce al nostro crepuscolo amaro
Il pane si è fatto pietra, l’acqua fango…
la verità un uccello che non canta.
Non dire che tutto questo non ti interessa
Un giorno
Tutto questo potrebbe riproporsi…
E’ questo che ti lascio
io conquistai il coraggio di essere fiero.
Sforzati di vivere
salta il fosso da solo e fatti libero…
Così è stato il mio tempo, è questo che ti lascio…
Attendo nuove…
A te contemplare i miei sogni di libertà…”
- Il testamento del nonno partigiano. Libertà nella vita - Anpi sezione di Chieri

lunedì, aprile 02, 2012

Charles Bukowski


Sii gentile
Ci viene sempre chiesto
di comprendere l'altrui
punto di vista
non importa quanto sia
antiquato
stupido o
disgustoso.

Uno dovrebbe
guardare
agli errori degli altri
e alle loro vite sprecate
con
gentilezza,
specialmente se si tratta di
anziani.

Ma l'età è la somma
delle nostre azioni.
Sono invecchiati
malamente
perché hanno
vissuto
senza mettere mai a fuoco,
hanno rifiutato di
vedere.

Non è colpa loro?
Di chi è la colpa?
Mia?

A me si chiede di mascherare
il mio punto di vista
agli altri
per paura della loro
paura.

L'età non è un crimine
ma l'infamia
di un'esistenza
deliberatamente
sprecata
in mezzo a tante
esistenze
deliberatamente
sprecate lo è.
Charles Bukowski