domenica, settembre 26, 2010

Ciao Mauro!


Mauro Rostagno
Torino, 6 marzo 1942 – Valderice (TP), 26 settembre 1988

Ciao Mauro!
Mi viene alla mente un aforisma di Foulkes, che diceva: “Da bambini ci
davano oggetti di carta finemente piegati, dai colori vivaci, che a
malapena si differenziavano l’uno dall’altro, li chiamavamo ‘fiori
giapponesi ’ . Per vedere che cosa fossero, per fare assumere loro la forma
completa, bisognava immergerli nell’acqua dove si aprivano a formare
magnifici fiori, foglie e steli. Questo fatto che mi affascinava da bambino, mi è
poi servito spesso per fare dei paragoni. L’individuo fuori dal gruppo, isolato,
è come un fiore giapponese prima di essere posto nell’acqua: bisogna
immergerlo nel gruppo perché manifesti la sua vera natura.”
E proprio un “fiore” come Mauro Rostagno hanno cercato di tenerlo fuori
dall’acqua, di non farlo più immergere nel gruppo di tutte le persone oneste
che gli stavano accanto. Ma non ci sono riusciti. Il “Fiore Mauro” sboccia
continuamente tra tutti coloro che voglio riunirsi per affermare il pensiero di
libertà contro un sistema abietto figlio dell’ abnegazione dell’emancipazione.
Hanno voluto reciderlo, ma come una talea, radica e vive in tutti i terreni
dall’humus vivifico ed incorrotto.
Leo Gullotta