domenica, settembre 30, 2007

Walter Rossi 30/09/1977 assassinato dai fascisti.


Walter Rossi 30 settembre1977 - Roma
Dei missini aggrediscono verso le ore 19 un militante di sinistra. Un gruppo di suoi compagni risale la strada parallela a
quella della sezione missina della Balduina. Lanciano slogan e diffondono volantini per invitare la popolazione a una
manifestazione antifascista. I missini sparano. Il gruppo si disperde ma viene colpito al cervello Walter Rossi, militante di
Lotta continua, che muore. Ci sono episodi poco chiari negli avvenimenti di quella sera: un blindato della celere che,
secondo alcuni testimoni, avanzava a fari spenti e dietro al quale si nascondevano i neofascisti armati... [si veda
digilander.libero.it/asswalterrossi/processo.htm]da:http://www.piazzacarlogiuliani.org/carlo/pernoncarli/02.php

sabato, settembre 15, 2007

Comuni.....taristi.


Una volta,non tanto tempo fa',se davi del comunista stalinista ad un fascista rimediavi,come minimo, un sacco di botte ma poi a far polverone arrivarono i nazi/maoisti di pino rauti e simili

ed oggi su quella falsariga trovate i comunaristi con il simbolo della falce e martello abbinato al fascio littorio.Niente di nuovo sotto il sole ma sentir tessere le lodi di stalin dai neofascisti/nazisti a me fa' un brutto effetto,anche perchè non avendo mai avuto un minimo di simpatia per baffone figuriamoci sentirne parlar bene da chi ammira anche hitler ed il nazismo,insomma una bella compagnia.Vi lascio un'indirizzo se volete sbizzarirvi nella ricerca degli"opposti estremismi" .


Mi raccomando vigilanza ANTIFASCISTA sempre e comunque.

domenica, settembre 09, 2007

Della sinistra o del senso di appartenenza


Anche stasera discussione(1 volta su 10 gli do' soddisfazione e mi lascio provocare),un po' seria un po faceta,con i soliti amici di centro
destra,ovviamente sul governo,su Bologna che di questo sindaco comunista non ne possiamo più,dei sindacati che hanno rovinato l'Italia e
non lasciano licenziare quella massa di fannuloni,ovviamente comunisti e giù fino al comunismo sovietico,ai danni che ha fatto nel mondo e
che Stalin era una bestia,Pol Pot,Castro,Mao, ma ora in Cina non sono più comunisti hanno capito la proprietà privata e via dicendo
banalità ed ovvietà.Io che per cultura politica sono sempre stato libertario,capiamoci provengo da una cultura politica Anarchica o
comunista libertaria non vorrei essere confuso con i Radicali di Pannella,potrei anche convenire con loro sui danni dell'autoritarismofattidal comunismo statalista ma ben me ne guardo di prestare il fianco,perchè mi sentirei dire,vedi che abbiamo ragione ecc ecc...per cui
con notevoli salti mortali cerco anche un minimo appiglio per difendere quel po' che c'è stato,se c'è stato,del socialismo reale.Quando
faccio notare che nel 1969 all'invasione di Praga da parte dei sovietici io ero in piazza a manifestare per la libertà della
Cecoslovacchia,prendendomi pure degli insulti dai militanti del pci,loro probabilmente erano andati a ballare mi sento dire che ero un
estremista.Insomma il dialogo è impossibile sia sui temi attuali che sulla storia.Lo so' che è tempo perso,ma un po' sono "bastian
contrario",un po' quel senso di appartenenza alla sinistra tutta che abbiamo,a volte più di cuore e di sentimenti che di ragione,non mi
permette di venire a compromessi.Non è per fare il duro e puro,ho 57 anni e nella vita mi sono dovuto adattare più di una volta,ma ho
sempre cercato di rispettare quelli che erano e sono i fondamenti della mia idea di comunismo.Ecco,secondo me,il senso di appartenenza alla
sinistra è quello di cercare di far collimare il fine con i mezzi,vivere da comunista libertario ora,con se stesso e con gli altri.

giovedì, settembre 06, 2007

Camillo Berneri


Camillo Berneri, anarchico. Morto nella guerra di Spagna nel ‘37, ucciso da agenti stalinisti. Anarchico ma grande ammiratore di chi anarchico non era ma antifascista, repubblicano e democratico sì come il suo maestro Gaetano Salvemini e i fratelli Rosselli, morti anche loro nel ‘37, uccisi da un’organizzazione di ultradestra francese su richiesta di Mussolini. Camillo Berneri, anarchico colto e disilluso. Che sa che i profeti non possono governare, i politici non sanno essere profetici e soltanto i guitti, i commedianti sanno prendere il potere per non saper fare altro che mantenerlo.
Camillo Berneri, anarchico che ama gli ebrei e soffre di non esserlo, che usa Freud per capire qualcosa della psiche di masse e uomini di potere. Camillo Berneri, anarchico rispettoso e di buone maniere sconfitto in partenza perché sa che l’utopista, come Socrate, lavora per l’umanità e per creare modelli che non si realizzeranno. Camillo Berneri, che ammira Errico Malatesta ma sa che la scena sarà rubata da Mussolini perché il suo Paese, l’Italia, lo conosce bene e sa che non esistono mali che vengono da fuori, ma che, scrive citando Carlo Rosselli, “il fascismo si radica nel sottosuolo italiano, esprime i vizi profondi, le debolezze latenti, le miserie del nostro popolo, del nostro intero popolo”.