lunedì, luglio 30, 2007

Giovanni Pesce ci ha lasciato


Per ricordare Giovanni Pesce non servono molte parole,un compagno,un'antifascista militante,combattente nelle Brigate Internazionali in
Spagna,e partigiano nei Gap.Il resto della sua vita sempre a fianco dei compagni per un mondo migliore. Ciao compagno Pesce resterai per
sempre nei nostri cuori. Ora e sempre Resistenza.

PS. Per chi volesse scaricarsiil suo libro"Senza Tregua" qui di seguito l'indirizzo:http://www.bibliotecamarxista.org/autori/pesce%20giovanni.htm

venerdì, luglio 13, 2007

Emma Goldman


Perche' la bandiera nera? Il
nero e' il colore della
negazione. La bandiera nera e'
la negazione di tutte le
bandiere. È la negazione
dell'idea di nazione che mette
la razza umana contro se stessa
e nega l'unita' di tutta
l'umanita'. Il colore nero e'
il colore del sentimento di
rabbia e indignazione nei
confronti di tutti i crimini
compiuti nel nome
dell'appartenenza allo stato. È
la rabbia e l'indignazione
contro l'insulto
all'intelligenza umana insito
nelle pretese, ipocrisie e
bassi sotterfugi dei governi…
Il nero e' anche il colore del
lutto; la bandiera nera che
cancella le nazioni e' anche
simbolo di lutto per le loro
vittime, i milioni assassinati
nelle guerre, esterne ed
interne, a maggior gloria e
stabilita' di qualche maledetto
stato. È a lutto per quei
milioni il cui lavoro e'
derubato (tassato) per pagare
le stragi e l'oppressione di
altri esseri umani. È a lutto
non solo per la morte del
corpo, ma anche per
l'annullamento dello spirito
sotto sistemi autoritari e
gerarchici. È a lutto per i
milioni di cellule grigie
spente senza dar loro la
possibilita' di illuminare il
mondo. È il colore di una
tristezza inconsolabile…
Ma il nero e' anche
meraviglioso. È il colore della
determinazione, della
risoluzione, della forza, un
colore che definisce e
chiarifica tutti gli altri. Il
colore nero e' il mistero che
circonda la germinazione, la
fertilita', il suolo fertile
che nutre nuova vita che
continuamente si evolve,
rinnova, rinfresca, e si
riproduce nel buio. Il seme
nascosto nella terra, lo strano
viaggio dello sperma, la
crescita segreta dell'embrione
nel grembo materno - il colore
nero circonda e protegge tutte
queste cose…
Cosi' il colore nero e'
negazione, rabbia,
indignazione, lutto, bellezza,
speranza, e' il nutrimento e il
riparo per nuove forme di vita
e di relazioni sulla e con la
terra. La bandiera nera
significa tutte queste cose.
Noi siamo orgogliosi di
portarla, addolorati di doverlo
fare, e speriamo nel giorno nel
quale questo simbolo non sara'
piu' necessario.
Emma Goldman

L’analfabeta politico


Il peggior analfabeta è l’analfabeta politicoEgli non sente, non parla, né s’interessa degli avvenimenti politici.
Egli non sa che il costo della vita,il prezzo dei fagiolidel pesce, della farina, dell’affittodelle scarpe e delle medicinedipendono dalle decisioni politiche.L’analfabeta politico è così somaro che si vanta e si gonfia il pettodicendo che odia la politica.Non sa l’imbecille che dalla sua ignoranza politica nasce la prostituta,il bambino abbandonato, l’assaltantee il peggiore di tutti i banditiche è il politico imbroglione,il mafioso, il corrotto,il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali.
Bertoldt Brecht

giovedì, luglio 12, 2007

Peccato e delitto


Tutti in Italia sembrano aver dimenticato che la libertà non è la mia libertà, ma è la libertà di chi non la pensa come me. Un clericale non capirà mai questo punto, né in Italia, né in nessun altro Paese del mondo. Il clericale non arriverà mai a capire la distinzione fra peccato e delitto, fra quello che lui crede peccato e quello che la legge secolare ha il dovere di condannare come delitto. Punisce il peccato come se fosse delitto, e perdona il delitto come se fosse peccato. Non è mai uscito dall'atmosfera dei 10 comandamenti, nei quali il rubare e l'uccidere (delitti) sono messi sullo stesso livello del desiderare la donna d'altri (peccato). Perciò è necessario tenere lontani i clericali dai governi dei paesi civili.

Gaetano Salvemini

venerdì, luglio 06, 2007

Tanto uno già va beh e gli altri... 1-0 per noi... yeah!


Ascolta le voci dei tutori dell'ordine democratico al G8 di Genova



Grazie per l'indirizzo a http://guerrillaradio.iobloggo.com/

Disoccupate Le Strade Dai Sogni


Incubo Numero Zero
Il giorno di solito comincia sporco come l'inchiostro del nostro giornale scritto sui bianchi muri delle prigioni della repubblica federale. Che giorno per giorno avanzando tranquille son quasi davanti alla tua finestra con un corteo di stesse e scintille e i tamburini la banda l'orchestra. Spegnete la luce pensava Ulriche che la foresta più nera è vicina, ma oggi la luna ha una faccia da strega e il sole ha lasciato i suoi raggi in cantina. Spegnete la luce pensava Ulriche che la foresta più nera è vicina, ma un jumbojet scrive "viva il lavoro" col sangue, nel cielo di questa mattina.
Con un megafono su un autobus rosso un Cristo uscito dal Circo Togni comincia un comizio con queste parole "disoccupate le strade, dai sogni, disoccupate le strade dai sogni sono ingombranti, inutili, vivi i topi e i rifiuti siano tratti in arresto decentreremo il formaggio e gli archivi. Disoccupate le strade dai sogni, per contenerli in un modo migliore, possiamo fornirvi fotocopie d'assegno, un portamonete, un falso diploma, una ventiquattrore. Disoccupate le strade dai sogni, ed arruolatevi nella polizia, ci sarà bisogno di partecipare ed è questo il modo al nostro progetto di democrazia. Disoccupate le strade dai sogni e continuate a pagare l'affitto ed ogni carogna che abbia altri bisogni dalla mia immensa bontà sia trafitto. Da oggi è vietata la masturbazione lambro e lambrusco vestiti di nero apriranno le liste di disoccupazione chiudendo poi quelle del cimitero, e poi, e poi, poi costruiremo dei grandi ospedali, i carabinieri saranno più buoni, l'assistenza forzata e gratuita per tutta la vita e un vitto migliore nelle nostre prigioni. Disoccupate le strade dai sogni e regalateci le vostre parole, che non vi si scopra nascosti a fare l'amore i criminali siano illuminati dal sole. Disoccupate le strade dai sogni, disoccupate, disoccupate. Disoccupate le strade dai sogni, disoccupate, disoccupate. Disoccupate le strade dai sogni, disoccupate, disoccupate. Disoccupate le strade dai sogni, disoccupate, disoccupate ... "
A questo punto arriva un trombone cammina col culo però sembra alto intona commosso una strana canzone il Cristo la canta e mi è addosso, in un salto. "Disoccupate le strade dai sogni non ci sarà posto per la fantasia nel paradiso pulito operoso della nostra nuova socialdemocrazia."
A questo punto mi butto dal cielo mi butto dal letto e do un bacio in bocca a un orribile orco e lecco l'inchiostro, lecco l'inchiostro, del nostro giornale.
E' vero che il giorno sapeva di sporco E' vero che il giorno sapeva di sporco E' vero che il giorno sapeva di sporco E' vero che il giorno sapeva di sporco
Claudio Lolli

domenica, luglio 01, 2007

L’avvenire di un popolo è anche nella sua memoria.


Vorrei segnalare un sito,incontrato casualmente,molto interessante,vale la pena girarselo in tutte le sue parti:http://perso.orange.fr/arts.sombres/polar/3_tribune_memoire_it.htm

Di seguito un breve brano tratto dal sito.


Abbasso la storia, viva la pubblicità!ovvero La lobotomia popolareSettembre 2005
Etienne Borgers, critico e sceneggiatoreTrad.: Giovanni Zucca


L’avvenire degli eroi è nella memoria dei popoli.Se questa frase lapidaria racchiude il fermento della giusta celebrità, le manca il suo indispensabile corollario: l’avvenire di un popolo
è anche nella sua memoria.I poteri di ogni sorta lo sanno fin troppo bene, e l’occultamento dei fatti del passato è moneta corrente per i politici che vogliono
controllare il popolo senza essere infastiditi dalla luce crudele gettata dal passato recente, che spesso fa da guastafeste.Il passato è lobotomizzato, senza permesso di soggiorno o travestito da clown, a seconda degli umori di quelli che dirigono i loro
concittadini. Con l’eccezione del passato ufficiale, per il quale viene ripetuta sempre la stessa solfa e che viene costantemente esibito
con i suoi simboli e il suo cerimoniale, questo passato inscatolato che occupa la scena e impedisce che le frange scomode del passato reale
ostacolino le manovre di travestimento del quotidiano e delle sue verità minacciose.
Rassicuratevi, quando parlo di politici, non mi riferisco solo agli apparatchik e agli altri arrivisti che si fanno eleggere « per vie
legali » promettendo alle masse di risolvere falsi problemi. È l’intera classe di coloro che reggono lo Stato che è presa di mira.Si potrebbe affermare, d’altro canto, che una amministrazione è tanto più pervertita, menzognera e corrotta quanto più nega gli eventi del
passato, sia che li occulti o che li ignori. E non lasciamoci trarre in inganno, l’occultamento e l’ignoranza programmati sono più
pericolosi della negazione: essi soffocano qualunque dibattito, con grande sollievo degli strangolatori ufficiali della verità.L’occultamento della memoria di un popolo è generalmente proporzionale al grado di volontà di negazione della democrazia da parte dei
detentori del potere, ufficiale o parallelo... In democrazia, e altrove. Nei governi e nelle elite loro complici, in tutti i corpi
costituiti, dall’esercito alla polizia, passando per le Chiese e i tecnocrati di ogni genere... e presso gli amici di questi poteri. È una
gara a chi dimenticherà di più, il più presto possibile.
Il 21° secolo occidentale si è dimostrato maestro nel condizionamento sociale, mascherando con frenesia l’appartenenza del cittadino a una
classe o a una cricca. Tutti consumatori! gestiti grazie all’alibi democratico. Tutti sottomessi alle leggi di mercato, leggi i cui gran
sacerdoti difendono con ferocia l’accesso alla loro casta e ai privilegi che comporta. Ad ogni costo. Prezzo che, sia esso umano o
pecuniario, è pagato, come è giusto che sia, dagli altri. Mentre la casta è fortemente aiutata dall’oblio ufficiale imposto, dalla
sepoltura della memoria dei fatti essenziali, recenti o remoti.I poteri non vogliono giustificare la loro esistenza. Né i loro abusi. Né le loro manovre sottobanco, antidemocratiche. Ancora meno coloro
che li esercitano.L’oblio organizzato è l’essenza della loro irresponsabilità, irresponsabilità che vogliono totale e senza appello. Nel presente e di fronte
all’avvenire. La verità appartiene solo al vincitore...